Cosa fare a Grado in 2 giorni

Grado oltre a essere una rinomata meta balneare è anche una stazione termale famosa ed ha anche un territorio con tanta storia da raccontare. Per questo motivo credo che possa essere un’interessante meta per diverse tipologie di turisti che vogliano vedere Grado in 2 giorni.

La prima cosa che sicuramente si nota arrivando a Grado sono i tanti cartelli con la scritta “Isola D’Oro” e questa denominazione le è dovuta sia per le spiagge magnifiche sia per la sua ottima condizione climatica.

Grado porta ancora le tracce del suo rinomato passato perché basta guardarsi un po’ in giro e gli antichi palazzi in classico stile Liberty così come gli edifici in pietra lungo le strade che portano al porto che ci ricordano la sua importanza nei secoli.

Grado, la perla del Friuli Venezia Giulia: ecco fare a Grado in 2 giorni.

Primo giorno: bagni, parco acquatico, terme e lungo mare

Bagni e spiaggia

Un bagno è quanto meno d’obbligo se vai a Grado in 2 giorni, tanto più che questa località è adatta anche a famiglie con bambini in quanto ha della sabbia finissima e fondali bassi. Si tratta di ben oltre 10 chilometri di costa.

Per visitare le spiagge, è possibile lasciare la macchina nel parcheggio della Sacca dei Moreri e da lì prendere i bus gratuiti che portano alle spiagge (non è gratuito e il costo quando ci sono stata io recentemente era di 4 euro al giorno).

Parco acquatico

Il parco acquatico si trova direttamente sulla spiaggia con le sue stupende piscine con acqua salata e trampolini. E il paradiso dei più piccoli, ma non solo. Per maggiori informazioni visita il sito del parco acquatico di Grado.

Una passeggiata sul lungomare

Dal bel lungomare nei giorni limpidi si può arrivare a vedere fino al confine con la Croazia. Ricordo che Grado è collegato alla terraferma da solo una sottile striscia di terra e questa, forse, è una delle sue particolarità.

Spiaggia di Grado

Le terme

L’ottimo clima era già apprezzato ai tempi degli Asburgo, nel 1862, quando furono emanate dall’Imperatore Francesco Giuseppe “le norme fondamentali per la regolazione dell’azienda di cura” e fu così che la cittadina venne riconosciuta ufficialmente come località termale. E il merito era, come detto sia del clima, sia delle proprietà delle acque del mare. Da allora è stata l’ambita meta di nobili ma anche personalità come Freud o Pirandello e tuttora è possibile andare alle locali terme. La particolarità di queste terme sta nel fatto che qui si usi acqua di mare ed è l’unico centro termale di questo tipo di tutto il Friuli Venezia Giulia. 

Secondo giorno: visita alla città di Grado

Grado sorse in epoca romana come scalo mercantile della vicina Acquileia e il “Catrum Romano” è ancora intuibile nelle strette vie e piccole piazze che la caratterizzano. Si gira agevolmente tra le botteghe e le case di pescatori che ricordano i campielli di Venezia con le arcate che collegano le case le une alle altre.

Questa città fu molto amata anche da Pier Paolo Pasolini e dalla di lui cara amica Maria Callas per lo meno questa cosa mi è stata detta da un signore anziano locale.

Campo dei Patriarchi alla Basilica Santa Eufemia

Proseguo la mia visita di 2 giorni a Grado e arrivo in Campo dei Patriarchi alla Basilica Santa Eufemia, paleocristiana almeno in origine, e la sua particolarità è l’ottima acustica. Appena entro quello che noto sono i tanti capitelli uno diverso dall’altro ma anche il mosaico di circa 700 metri quadrati che è per lo più coperto dalle panche. È un mosaico davvero molto particolare dato che si alterna a figure geometriche a quelle bibliche ma soprattutto si caratterizza per la decorazione a pelte vale a dire che riproduce le onde marine quando si infrangono sulla battigia. Si narra che anticamente si potesse calpestare solo a piedi nudi.

A fianco della basilica si trova il grande campanile di oltre 40 metri di altezza e sul cui culmine svetta il simbolo della città che è “l’Anzolo di San Michele” dopo dei Veneziani che indica da che parte spira il vento.

Particolare di alcune viette della città di Grado

Dalla parte opposta rispetto alla Basilica, invece, si trova il Battistero con la classica forma ottagonale e all’esterno ci sono diversi sarcofagi di epoca romana. Una particolarità sul sarcofago più imponente c’è una curiosa iscrizione che riguarda marito e moglie qui sepolti e la cui scritta recita: “coppia di coniugi che visse per molti anni senza alcune lamentela”.

Chiesa della città di grado dall’alto

Chiesa di Santa Maria delle Grazie

Poco oltre si può ammirare la Chiesa di Santa Maria delle Grazie che si trova su quella che una volta era detta “Basilica delle Donne”, si trattava di una struttura che risaliva alla prima metà del V secolo. Era denominata in questo modo sia perché era un convento di suore sia perché qui si svolgevano cerimonie dedicate alle donne. La chiesa esiste dal 401 e al suo interno ha un bel pavimento musivo.

Faccio ancora pochi passi e arrivo a quella che era la casa di Biagio Marin (poeta che nacque e mori a Grado 1891/ 1985), e una targa esterna ci ricorda che questa fu la sua dimora natale.

Per gli amanti delle due ruote

Se sei amante delle due ruote qui c’è quello che fa per te. Con la ciclovia Alpe Adria puoi girare per i dintorni di Grado davvero agevolmente. Per maggiori informazioni su Grado visita il seguente sito internet https://grado.it/it/

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