A Sandrigo, in provincia di Vicenza, torna l’appuntamento dedicato al baccalà alla vicentina. Dal 15 al 28 settembre la Festa del Bacalà organizzata dalla Confraternita del Bacalà e dal Comune di Sandrigo allieterà visitatori e buon gustai con un programma ricco di eventi e di prelibatezze.
Martedì 15 settembre si comincia alle 20.30 in Piazza dei Santi Filippo e Giacomo con il Gran Galà del Bacalà dedicato all’Expo di Milano.
Venerdì 18 settembre apriranno i padiglioni gastronomici, con stoccafisso in ogni sua variante, baccalà alla vicentina e polenta. Intanto in Piazza Garibaldi si terrà il laboratorio di pittura su maiolica Sbittarte (18.30-20.30) e a seguire lo Zumba Party e tanta musica con balli di gruppo.
Sabato 19 e domenica 20 ci saranno ancora degustazioni di vino e piatti tipici (oltre al fish and chips per i più giovani e piatti senza glutine per le esigenze alimentari più delicate), dimostrazioni di cucina dal vivo e la sera sempre tanta musica. Poi la festa tornerà giovedì 24 settembre con la riapertura dei padiglioni gastronomici, e proseguirà fino a lunedì 28 settembre.
Questa è la 28ma edizione della Festa del Bacalà alla Vicentina e ci si aspetta la partecipazione di circa 40.000 persone, per le quali si verranno preparati 80 quintali di baccalà. Tra le novità di quest’anno ci sarà l’elezione della Sandrina, la madrina ufficiale della festa, che verrà nominata per la prima volta durante il Gran Galà del Bacalà di martedì 15 settembre. Domenica 20, in collaborazione con Ais Veneto, a Villa Sesso Schiavo è prevista la prima edizione di Bacco e Baccalà: un banco d’assaggio con più di 100 etichette abbinate al Bacalà alla Vicentina. Completamente rinnovata anche la cerimonia di investitura dei nuovi Cavalieri del Bacalà di domenica 27 settembre, quando sarà rappresentata per la prima volta la pièce Il signore del Baccalà su testo originale di Stefano Karadjov, tratto da “Alla larga da Venezia” di Franco Giliberto e Giuliano Piovan. È prevista anche la presenza del ministro norvegese della Pesca Elisabeth Aspaker.
Come accade ogni due anni, l’edizione 2015 sarà accompagnata dalle Giornate Italo-Norvegesi, momento durante il quale una delegazione dell’isola di Røst, nell’arcipelago delle isole Lofoten, verrà a fare visita ai gemelli di Sandrigo. Pescatori e commercianti di stoccafisso, ma anche semplici abitanti dell’isola dove si pesca il merluzzo più pregiato, verranno a conoscere come il pesce dei loro mari diventa il piatto portabandiera di un’intera provincia.
Da venerdì 18 a domenica 20 e poi da giovedì 24 a lunedì 28 saranno attivi gli stand gastronomici nei quali si potrà gustare il classico Bacalà alla Vicentina con polenta oppure piatti a base di Bacalà, come i Bigoli al Torcio di Limena con il Bacalà, gli Gnocchi di Posina al Bacalà ed il Risotto al Bacalà. Novità di quest’anno la degustazione di crostini con il baccalà mantecato, fish and chips per i più piccoli e la disponibilità di piatti gluten free.
Per il programma completo e altre informazioni: www.baccalaallavicentina.it.
Ricetta del baccalà alla vicentina
Ingredienti per 12 persone:
1 kg di stoccafisso secco
- 250 gr. di cipolle
- ½ litro di olio d’oliva non fruttato
- 3 – 4 sarde sotto sale
- ½ litro di latte fresco
- poca farina
- 50 gr. di grana grattuggiato
- un ciuffo di prezzemolo
- sale e pepe
Ammollare lo stoccafisso, già ben battuto, in acqua fredda, cambiandola ogni 4 ore, per 2-3 giorni. Levare parte della pelle.
Aprire il pesce per il lungo, togliere la lisca e tutte le spine. Tagliarlo a pezzi quadrati possibilmente uguali. Affettare finemente le cipolle; rosolare in un tegamino con un bicchiere d’olio, aggiungere le sarde dissalate, diliscate e tagliate a pezzetti; per ultimo, a fuoco spento, unire il prezzemolo tritato.
Infarinare i vari pezzi di stoccafisso, irrorarli con il soffritto preparato, poi disporli uno accanto all’altro, in un tegame di cotto o di alluminio, oppure in una pirofila (sul cui fondo si sarà versata, prima, qualche cucchiaiata di soffritto); ricoprire il pesce con il resto del soffritto, aggiungendo anche il latte, il grana, il sale e il pepe. Unire l’olio fino a ricoprire tutti i pezzi, livellandoli. Cuocere a fuoco molto dolce per 4 ore e mezza circa, muovendo di tanto in tanto il recipiente senza mai mescolare.
In termine vicentino questa fase di cottura si chiama “pipare”. Solamente l’esperienza saprà definire l’esatta cottura dello stoccafisso che, da esemplare a esemplare, può differire, di consistenza. Servire ben caldo con polenta in fetta: il “Bacalà alla vicentina” è ottimo anche dopo un riposo di 12 – 14 ore.
Marco e Felicity, fondatori di questo blog e di Thinkingnomads.com – In viaggio per il mondo dal 2004 con oltre 110 nazioni visitate nei 5 continenti. Prima viaggiatori e poi travel blogger, sognatori e sempre in cerca di nuove avventure.