Chi scegli Palawan tra le numerose isole che è possibile visitare nelle Filippine, oltre che per visitare il fiume sotterraneo di cui vi ho parlato nell’articolo precedente, lo fa anche per scoprire il meraviglioso Arcipelago di Bacuit.
El Nido
La base per soggiornare e per organizzare le visite in barca all’interno di questa meraviglia naturale è il paese di El Nido, una cittadina nella quale, nonostante il grande sviluppo turistico conosciuto nel corso degli ultimi anni, ha mantenuto un’atmosfera tranquilla e rilassata.
El Nido dista dalle cinque alle sette ore da Puerto Princesa, a seconda del mezzo che si sceglie e dalle condizioni atmosferiche che si trovano. Noi abbiamo preso all’andata il pullman e al ritorno il van. Entrambe le soluzioni sono buone ma, a parità di prezzo, il van è più veloce e c’è maggiore disponibilità di orari.
Per lo più composta da alberghi, guesthouse, ristoranti e negozi di diverso tipo, questa cittadina non è sicuramente definibile bella anche perché il veloce sviluppo edilizio non ha certo permesso di curare l’estetica degli edifici che risultano essere un conglomerato di case che partono dalla spiaggia e che man mano si allargano in direzione dell’entroterra.
La spiaggia
La spiaggia di El Nido, sebbene abbastanza ampia, non è molto frequentata e questo lo si deve prima di tutto al fatto che la maggior parte dei turisti, quando soggiornano qui, sceglie di passare la giornata in escursione a Bacuit, ma anche al fatto che esistono alcune spiagge, nel raggio di pochi chilometri da El Nido, molto più belle e molto più grandi.
Della spiaggia di El Nido però conserverò sempre un bellissimo ricordo legato alla notte di Capodanno, serata in cui ha preso vita e a fatto da palcoscenico per i festeggiamenti fatti di musica, fuochi d’artificio e lanterne lanciate in moto speranzoso verso il cielo. Una nota informativa che potrebbe risultarvi molto utile: a El Nido non è possibile prelevare denaro per cui fatelo al vostro arrivo a Puerto Princesa.
Bacuit
Prima di raccontavi di Bacuit devo però fare una doverosa premessa: le condizioni atmosferiche possono influenzare tantissimo i vostri progetti, per cui prevedete un soggiorno a El Nido di diversi giorni perché, con il mal tempo, spesso le barche per le escursioni non partono proprio. Noi siamo stati fortunati i primi due giorni, mentre nei tre successivi nessuna delle quattro escursioni previste da tutte le agenzie, di cui il paese è cosparso, è stata effettuata.
Non ho suggerimenti particolari per l’agenzia alla quale rivolgersi visto che le barche di cui si servono sono pressapoco le stesse, uguali i prezzi e stessi orari. Insomma, a mio parere una vale l’altra!
Ora vi do qualche dritta per orientarvi tra i diversi tour in base a quella che è stata la mia esperienza e alle informazioni raccolte sul posto.
Troverete ovunque i tour suddivisi in tuor A, tour B, tour C e tour D. Il tour B e C, essendo quelli che portano a visitare la parte di Bacuit più lontana dalle coste di El Nido, sono anche i più cari. Per l’esattezza i tour A e D costano intorno ai 1200 php, mentre il tour B 1300 e il tour C 1400. Considerate che, essendo il tour C quello che raggiunge i posti in assoluto più lontani dell’Arcipelago, è anche quello che più frequentemente viene annullato.
I tour migliori, a detta di tutti, sono l’A e appunto il C, di quest’ultimo però non posso dare testimonianza diretta dal momento che il nostro secondo giorno di escursione non partiva per cui abbiamo optato per il B.
Entrambi i tour a noi sono piaciuti moltissimo perché l’Arcipelago di Bacuit è realmente di una bellezza infinita, però l’A ci ha entusiasmati di più grazie allo splendore della Small Lagoon, una bella laguna raggiungibile solo a nuoto e racchiusa tra alte pareti rocciose, e della Big Lagoon nella quali il mare acquista un colore a tratti verde rubino.
Del tour B segnalo invece la caratteristica Snake Island e la Pinagbuyutan Island dove è possibile fare snorkeling e godersi il relax in un contesto naturale da sogno.
Vivo a Torino, città che amo profondamente, ma nonostante questo mio amore, spesso, sento l’esigenza di scappare lontano da lei per scoprire altri nuovi splendidi luoghi. Credo profondamente che anche viaggiare sia una forma d’arte e che più il viaggiatore sviluppa curiosità, fantasia e originalità, più saprà creare itinerari di viaggio meravigliosi.