Si sa che in Germania si beve dell’ottima birra, anzi, si possono degustare un’infinità di birre diverse poiché se ne producono circa 5000 tipi. Settembre e ottobre sono mesi fantastici per andare alla scoperta del Paese, magari lasciandosi ispirare dalle sue fantastiche “bionde” e dalle feste che attraggono centinaia di migliaia di visitatori da tutto il mondo.
L’Oktoberfest, che quest’anno è giunta alla 180a edizione (dal 21 settebre al 6 ottobre), è forse l’appuntamento più noto legato alla birra, anche se nasce per festeggiare le nozze del principe ereditario Luigi, il futuro Re Luigi I, con la Principessa Therese di Sachsen-Hildburghausen, nel 1810. Anche i cittadini di Monaco furono invitati ai festeggiamenti che si svolsero su un prato (Wiese), a quei tempi alle porte della città e che da allora si chiama “Theresienwiese” in onore della sposa. A conclusione della festa, si svolse una corsa di cavalli alla quale assistette anche la famiglia reale. La corsa fu organizzata anche l’anno successivo, dando origine all’Oktoberfest.
Non tutti sanno che a Stoccarda si svolge un’altra grande festa della birra dalla lunga tradizione: la Cannstatter Volksfest. Celebrata per la prima volta su decisione del Re Wilhelm I per alleviare il morale dei cittadini e risollevare l’economia regionale dopo le guerre napoleoniche e un lungo periodo di carestia. Il 28 settembre 1818, nel giorno del 36° compleanno del re, ebbe luogo la una festa presso il Wasen di Cannstatt, i grandi prati fuori città. La Cannstatter Volksfest, con le sue 320 attrazioni, i sette grandissimi tendoni della birra e i due del vino, oltra alla squisita scelta gastronomica, è ritenuta una delle feste popolari più belle al mondo. Quest’anno la Cannstatter Wasen giunge alla sua 168ª edizione e da appuntamento agli appassionati di birra e gioia di vivere dal 27 settembre al 13 ottobre.
Feste della birra a parte, praticamente ogni città ha la sua birra o anche più di una, e ci sono specialità che vengono prodotte soltanto in determinati periodi. Tra gli esempi più noti ci sono l’Oktoberfestbier, prodotta esclusivamente per l’omonima festa, la Weihnachtsbier, birra proposta da numerosi birrifici nel periodo di Natale, la Märzenbier, birra marzolina a elevata densità e ben luppolata, originariamente prodotta in grande quantità a fine inverno per essere stoccata nelle cantine in pietra, spesso riempite con il ghiaccio raccolto nella stagione fredda, ed essere bevuta durante l’estate, quando a causa delle temperature più elevate i birrai avevano difficoltà a ottenere birre piacevoli al palato.
Nel Nord, se mentre si ammirano le incantevoli scogliere bianche di Rügen la gola è asciutta, l’ideale è bagnarla con una Störtebeker-Pils, che prende nome dal pirata che nella seconda metà del Trecento seminava il terrore nel Baltico. A Kryritz, nel Brandeburgo, si produce dal XVII secolo una birra scura dal nome piuttosto violento: Mord und Totschlag (“assassinio e colpo fatale”). Non si può partire dalla Turingia senza aver assaggiato la famosa Köstritzer, ottima birra nera che ben si accompagna alle famose salsicce, meglio se cotte sul carbone di betulla. E nella città di Gera, le grotte aprono uno spiraglio sulla storia della produzione di birra nella città: sorte nel XVII e XVIII secolo come cantine per la birra, dieci di queste sono accessibili, ma solo se si prende parte a una visita guidata. Anche sotto la città vecchia di Oppenheim am Rhein, nell’Assia Renana, è da poco stato scoperto sistema di cantine che può scendere fino a cinque piani di profondità, dove nel primo medioevo si immagazzinavano vino e birra. Un autentico labirinto incredibilmente affascinante!
Tra le colline del Weser sorge la città Einbeck, incantevole borgo caaratterizzata dall’architettura a graticcio che è stata la madrina della birra Bock così diffusa nella regione. Il birrificio Einbecker produsse la sua Bock per la prima volta nel 1612, epoca in cui la birra, per la sua purezza, faceva parte degli alimenti di base. Si tramanda che persino Martin Lutero apprezzasse la Bock prodotta nella regione e gli si attribuisce questa citazione che esprime totale soddisfazione: “La miglior bevuta che si conosca è chiamata birra Einbecker”.
La città di Colonia è famosa per il duomo, l’acqua di Colonia e la birra Kölsch, il cui nome fa la sua comparsa solo nel 1918. Utilizzato esclusivamente per le birre prodotte a Colonia, negli anni Sessanta bere Kölsch divenne un vero e proprio simbolo dell’identità regionale renana e ancor di più, del proprio attaccamento alla città di Colonia. Nel 1998, in occasione di un G8 nella città tedesca, il presidente americano Bill Clinton fece un calco di una famosa frase di Kennedy ed esclamò: “Ich bin ein Kölsch” (sono un Kölsch). La cosa certa è che per ubriacarsi con la Kölsch bisogna berne parecchi bicchieri, poiché tradizionalmente è servita in bicchieri cilindrici alti e stretti, da 0,2 litri, denominati “Kölschglas” o “Kölner Stange”, che in particolare nel Sud della Germania sono derisi e soprannominati “provette”. Grande rivale della bionda di Colonia è la Altbier prodotta a Düsseldorf. Il nome, che significa “birra vecchia”, deriva dall’antico metodo di produzione che utilizzava lievito ad alta fermentazione e malto. E per assaggiarla non c’è luogo migliore del “bancone più lungo del mondo”, ovvero il centro storico della città che si è guadagnato questo soprannome per la presenza di oltre 300 bar, pub e locali in poco più di un chilometro quadrato.
In Baviera la birra non è una prerogativa esclusiva di Monaco. La Franconia è nota come la regione del vino e della birra, e con oltre 300 aziende produttrici vanta la più alta densità di birrifici al mondo. E la città di Bamberga invita a gustare la deliziosa Rauchbier, birra affumicata. Più a sud, l’abbazia benedettina di Andechs incastonata lungo le sponde del pittoresco lago Ammersee è rinomata per l’ottima cucina e la birra.
Con i suoi oltre 180 birrifici affermanti, il Baden-Würrtemberg fa la sua ottima figura quando si parla di “bionde”. Fondato nel 1791 e situato nella Foresta Nera a un’altezza di 1000 metri sul mare., il birrificio Rothaus utilizza l’acqua purissima proveniente da sette sorgenti per produrre la sua famosa Tannenzäpfle, una Pils che è diventata una birra di culto in Germania. L’Alta Svevia, regione tra le Alpi e il Lago di Costanza, è una meta molto amata per i magnifici paesaggi, la cultura, e la sua birra. Nel 2009 la cittadina di Ehningen, ai piedi del magnifico e suggestivo castello degli Hohenzollern, è stata dichiarata “città della cultura della birra”. Con una popolazione di solo 8000 abitanti, Ehningen ha cinque birrifici che producono 40 diverse birre!
Ovunque la beviate e qualunque sia la vostra bionda preferita, al momento di alzare il boccale in compagnia brindate dicendo Prost, e sarete sicuri di non sbagliare!
Viaggiatrice e sciatrice entusiasta. Traduttrice, interprete, copywriter e travel writer, innamorata della mia professione che mi vede impegnata soprattutto nei campi del turismo e della tutela della natura e dell’ambiente. Curiosa, rispetto le opinioni degli altri anche quando non le condivido. Appassionata di cucina a fasi alterne. Il mio motto: Passion makes the difference!