Come vi avevo anticipato nel mio primo articolo su Gerusalemme, il fascino di questa città non finisce certo con i suoi tre principali simboli sacri. Quello che mi ha colpita infatti è la quantità di cose interessanti che ci sono da vedere e da fare, tanto che meriterebbe ben più dei due giorni che io ho pianificato per la sua visita. Così oggi vi parlo di quello che, per quella che è stata la mia esperienza, assolutamente non ci si può far mancare.
La prima che mi sento di suggerirvi è la salita al Monte degli Ulivi, al tramonto o la mattina presto (io le ho fatte entrambe), ore durante le quali il sole illumina di una luce quasi magica l’intera città, regalando un panorama di fronte al quale non si può che restare a bocca aperta.
La salita al Monte degli Ulivi è abbastanza impegnativa, ma vale tutte le energie spese. Per un lungo tratto, la strada che conduce alla cima, è costeggiata da quello che è considerato il cimitero più antico del mondo tra quelli in rimasti in funzione senza interruzioni. Una serie infinita di lapidi bianche custodisco le salme di circa 150.000 ebrei, il cui popolo predilige questo luogo di sepoltura in quanto è il luogo identificato dalle Sacre Scritture come quello in cui Dio resusciterà i morti quando il Messia farà ritorno.
Proprio all’inizio della strada che sale al Monte degli Ulivi si trova l’Orto dei Getsemani, ovvero il luogo in cui si crede che Gesù fu arrestato dopo il tradimento di Giuda. La bellezza di questo giardino, oltre ovviamente al suo valore simbolico, risiede nel fatto di custodire alcuni tra gli ulivi più antichi del mondo. Dal giardino si accede anche alla Basilica delle Nazioni, la cui splendida facciata caratterizzata da mosaici dorati , svetta in tutta la sua eleganza.
Altra cosa da non perdere è il Museo della Torre di David, situato nella Cittadella, nella zona adiacente alla Porta di Giaffa. Questo interessantissimo museo, per il quale consiglio di farsi accompagnare da una guida e di ritagliarsi almeno due ore, permette di ripercorrere tutta la complessa e affascinante storia della città di Gerusalemme.
Un altro modo per ripercorrere questa storia in modo totalmente diverso ma altamente suggestivo, è quello di partecipare alla Notte Spettacolare. Si tratta di uno spettacolo serale che si tiene all’interno della Cittadella, le cui mura vengono sfruttate per proiezioni, accompagnate da musica e suoni che, utilizzando la tecnica del trompe-l’oeil, fanno sì che lo spettatore si senta immerso in un’altra realtà e venga completamente rapito dalle scene che, nel loro susseguirsi, narrano le tappe salienti della storia di Gerusalemme. Io ho trovato questo spettacolo elettrizzante e lo consiglio caldamente a chiunque si rechi qui.
Usciamo di nuovo dalle mura della Città Vecchia, questa volta non però per visitare un luogo sacro o in qualche modo legato alla religione., ma per recarci al mercato Mahane Yehuda. Io ho sempre pensato che i mercati siano luoghi che raccontano molto della città alla quale appartengono, poiché, sebbene possano diventare posti turistici, questo non gli toglie quella caratteristica di genuinità e autenticità dovuta al fatto di essere punti di riferimento in primo luogo per chi la città davvero la abita.
Questo variopinto mercato raggiunge il massimo del suo fascino il venerdì mattina, quando gli abitanti della città si affollano qui per gli acquisti necessari ai festeggiamenti dello Shabbat. È inoltre un posto molto carino in cui recarsi la sera dal momento che ospita diversi ristoranti tipici e originali locali notturni. Ne ho uno in particolare da consigliare, il Manou Bashouk, dove si mangia divinamente e dove vi innamorerete dell’energia della proprietaria!
Arrivo all’ultimo suggerimento, raccomandandomi però di non pensare che Gerusalemme si esaurisca in questo mio piccolo elenco. Questa la definirei una vera chicca che non avrei scoperto se non fossi stata in compagnia di una persona che a Gerusalemme ci vive e che la conosce molto bene. Anche qui ci troviamo poco fuori dalle mura e per l’esattezza siamo alla First Station, ovvero luogo nella quale sorgeva la prima stazione ferroviaria di Gerusalemme, costruita nel 1892 e chiusa nel 1998. Oggi, grazie ad una grande opera di riqualificazione edilizia, la First Station è diventata un polo di attività per il tempo libero, ricco di locali e di spazi dedicati a manifestazioni culturali e sportive. Un ottimo esempio di come gli spazi possano essere recuperati e rinascere una seconda volta.
PS: Ho mentito, quello precedente non era l’ultimo suggerimento, ne ho anche uno su dove pernottare: noi siamo stati all’Abraham Hostel e abbiamo trovato un ottimo rapporto qualità/prezzo!
Foto di Edoardo Ciambelli e Marco Anfossi
Vivo a Torino, città che amo profondamente, ma nonostante questo mio amore, spesso, sento l’esigenza di scappare lontano da lei per scoprire altri nuovi splendidi luoghi. Credo profondamente che anche viaggiare sia una forma d’arte e che più il viaggiatore sviluppa curiosità, fantasia e originalità, più saprà creare itinerari di viaggio meravigliosi.