Rinuncio alla sfida di raccontare una città tanto spettacolare quanto complessa come Gerusalemme in un solo articolo, per cui vi avviso che ci sarà una parte seconda!
La prima cosa che mi sento di scrivere è che, a mio avviso, questa città è una tappa imperdibile per qualunque viaggiatore, sia esso credente o ateo. Non è infatti la questione della fede a fare da metro di misura per decidere se pianificare un viaggio in questa città. Gerusalemme è una città incredibile per storia, cultura, architettura e racchiude in sé tanta ricchezza, e altrettanti contrasti, da renderlo uno dei luoghi più interessanti che io abbia mai visitato.
Si pensi a quanto possa essere affascinante una città considerata sacra non da una, ma bensì da tre differenti fedi: ebraismo, cristianesimo e islam. Ed è proprio dai simboli principali di queste tre religioni che voglio partire per raccontarvi la mia esperienza in questa città: il Muro Occidentale, la Basilica del Santo Sepolcro e la Cupola della Roccia.
Il Muro Occidentale
È situato nel quartiere ebraico della Città Vecchia, zona abitata da circa 3500 persone e dal carattere molto differente dagli altri quartieri che caratterizzano la Gerusalemme cinta dalle mura. Qui domina la pietra bianca, i locali con dehors e un clima di grande compostezza. Inoltrandosi tra i vicoli stretti e tortuosi è poi possibile raggiungere un punto di vista privilegiato sul Muro Occidentale che permette di averne una visuale d’insieme e di scattare ottime foto!
Per accedere alla piazza situata di fronte al Muro ci sono diversi punti d’accesso, tutti dotati di metal detector e controlli della polizia. Ammetto che, non appena mi sono trovata davanti a questo muro, noto come Muro del Pianto, non ho percepito quella sacralità e quel misticismo che mi sarei aspettata, forse per la grande confusione creata dal fatto che fosse giovedì, uno dei giorni del Bar Mitzvah (lunedì, giovedì e sabato) in cui le famiglie da ogni parte d’Israele e del mondo affollano la piazza per celebrare la prima lettura in pubblico della Bibbia del loro figlio tredicenne. Altra cosa che mi ha colpita molto è che l’accesso al Muro è diviso tra uomini e donne e che l’area dedicata ai primi è molto più ampia di quella dedicata alle donne. Resta comunque la consapevolezza di trovarsi di fronte al sito più sacro dell’Ebraismo.
Il Muro del Pianto è ciò che resta del muro di cinta del Secondo Tempio, fatto erigere come ampliamento da Erode. Quando l’imperatore Tito distrusse il Tempio, il muro di cinta occidentale rimase in piedi. Tito lo lasciò come simbolo di Roma che aveva sconfitto la Giudea. Gli ebrei invece attribuirono la cosa ad una promessa fatta da Dio, che avrebbe lasciato in piedi alcune parti del sacro tempio, come segno del suo immutato legame con il popolo ebraico. Un consiglio: non perdetevi questo sito il venerdì sera quando ad esso accedono centinaia di fedeli per festeggiare lo Shabbat.
La Basilica del Santo Sepolcro
È in assoluto il luogo più sacro per i cristiani situato nella città vecchia. Non vi aspettate una struttura sontuosa poiché il suo aspetto esterno è abbastanza insignificante. Il suo valore va ritrovato in ciò che essa rappresenta, ovvero il luogo del Calvario, dove le Sacre Scritture narrano che Gesù venne crocifisso, sepolto e poi risorto.
La decisione di costruire una chiesa in questo luogo fu successiva di tre secoli alla morte di Gesù e fu su iniziativa di San’Elena. All’interno della Basilica si trovano le ultime cinque Stazioni della Via Crucis, di cui le prime nove sono invece collocate lungo la Via Dolorosa. Ciò che mi ha particolarmente emozionata è trovarmi di fronte alla Pietra dell’unzione, intorno alla quale i pellegrini si inginocchiano a pregare: su questa pietra il corpo di Gesù venne preparato per la sepoltura.
La Cupola della Roccia
Situata all’interno della spianata del Monte del Tempio, che i musulmani chiamano Al-Haram ash-Sharif, essa può essere considerata uno dei simboli principali della città.
Qualunque sia infatti il punto panoramico dal quale si osservi Gerusalemme, questo gioiello svetta in tutta la sua bellezza e magnificenza. La Cupola sorge su una lastra di pietra considerata sacra sia dai musulmani che dagli ebrei. Secondo i primi è il luogo dal quale il profeta Maometto salì al cielo per unirsi ad Allah, secondo gli ebrei fu invece su questa roccia che Abramo si apprestò a sacrificare il suo unico figlio Isacco.
Se già la sua bellezza è indiscutibile vista da lontano, accedere alla spianata per vederla da vicino è un atto dovuto. Attenzione però ad organizzare la visita tenendo conto degli orari restrittivi: il Monte del Tempio è infatti chiuso il venerdì e il sabato mentre negli altri giorni è accessibile, per i non mussulmani solo dalle 7.30 alle 11 e, nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 15.30.
Foto di Edoardo Ciambelli e Marco Anfossi
Vivo a Torino, città che amo profondamente, ma nonostante questo mio amore, spesso, sento l’esigenza di scappare lontano da lei per scoprire altri nuovi splendidi luoghi. Credo profondamente che anche viaggiare sia una forma d’arte e che più il viaggiatore sviluppa curiosità, fantasia e originalità, più saprà creare itinerari di viaggio meravigliosi.