Fondata da un gruppo di residenti della vicina città di Giaffa, il nome della città fa riferimento a un passo della Bibbia: nel Libro di Ezechiele, infatti, la “collina della primavera” è proprio il luogo dove nella visione del profeta trovano casa i fuoriusciti che rientrano in patria dopo l’esilio.
Nel 1909 sessanta famiglie celebrarono l’atto fondativo della nuova città: si riunirono sulla spiaggia ed estrassero a sorte il lotto di terra che spettava a ciascuna.
Riconosciuta nel 2004 dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità, è, dice Marika, sicuramente una città da visitare, piena di vita sia di giorno che di notte.
Centro nazionale del divertimento notturno, le sue vie sono un susseguirsi di night club che offrono ogni genere di musica, discoteche, ristoranti, pub, coffee house, cinema, teatri, auditorium e sale da concerto. La sua spiaggia regala l’emozione di un bagno e di una romantica passeggiata lungo il litorale. Tra le sue storiche mura ci sono la casa del grande poeta e saggista ebreo di origine ucraina Chaim Nachman Bialik, dello statista David Ben Gurion, di Dizengoff, protagonista del sionismo, il vecchio cimitero in Trumpeldor Street e la casa-museo dell’artista Rubin Reuven.
Gli innamorati della natura possono deliziarsi visitando il giardino di Abu Kabir, il parco HaYarkon e l’orto botanico accanto all’Università.
La popolazione è molto mista: ho notato, mi racconta Marika, che ci sono tanti russi che, quando la città ha iniziato a crescere, hanno deciso di trasferirsi a Telaviv per fare affari. L’iraniano tipico ha una personalità molto particolare. Sono molto gentili ed ospitali ma sono anche esigenti e severi, tanto che possono apparire maleducati. In realtà, mi spiega Marika, è semplicemente un modo di rapportarsi agli altri diverso dal nostro. In ogni caso, mi dice, ognivolta che scendono dall’aereo mi ringraziano tantissimo!
Ora Mari si gode qualche giorno di riposo e le mie coccole.
Prossima tappa di nuovo Marsa Matrouh
Continua a seguire le sue avventure!
Travel Planner per passione. Moglie e mamma adottiva di Calimero e Silente, viaggio da sola da quando ho 12 anni e voglio vedere tutto il mondo!