Caserta: un itinerario per scoprire la città e i suoi dintorni

L’estate è un lontano ricordo, le mete marine sono ormai accantonate in attesa dei primi caldi, quelle montane non sono ancora pronte ad accogliere i turisti, dove si va? In giro per le città italiane! Una di queste, meritevole senz’altro di una visita, è Caserta, capace di regalarvi il meglio di sé proprio in questa stagione grazie anche, e soprattutto, alla Reggia Borbonica.

Reggia Borbonica di Caserta

L’esplorazione del capoluogo campano non può che iniziare dalla celeberrima Reggia borbonica, la cui prima pietra venne deposta il 20 gennaio del 1752 per volere di Carlo di Borbone, su progetto di Luigi Vanvitelli. Varcate il cancello d’ingresso e percorrete il ‘Cannocchiale’, una lunga galleria centrale che vi farà subito scorgere la successione delle fontane perfettamente allineate nel parco.

Sulla destra si trova lo scalone su cui vigilano i due leoni marmorei, simbolo della forza delle armi e della ragione, pronti ad indicare il percorso per gli appartamenti reali. Fermatevi lungo i gradini per ammirare la volta affrescata con la Reggia di Apollo, sotto cui si disponevano i musicisti per accogliere trionfalmente gli ospiti illustri del palazzo, prima di entrare nelle sale dove gli altorilievi in stucco dorato, i dipinti, gli arredi d’epoca, le stoffe e gli specchi raccontano la vita di Ferdinando IV e della moglie Maria Carolina.

Tante sono le chicche racchiuse in questo capolavoro architettonico, come il Teatro di Corte dalla forma a ferro di cavallo, intorno a cui si dispongono i cinque ordini di palchi, la Cappella Palatina, dove tutt’oggi viene celebrata la messa domenicale, la biblioteca, custode di testi risalenti al 1800 e il presepe napoletano.

I giardini della Reggia Borbonica

Terminata la visita degli interni della Reggia Borbonica, è il momento di immergersi nei 123 ettari di giardino, solcati dalle fontane posizionate in modo prospettico, in un percorso che inizia dalla fontana dei Delfini, passando per quella di Eolo, di Cerere, e terminare in quella di Diana e Atteone, alimentata dalla grande cascata che la sovrasta. Alla vostra destra scoprite il giardino inglese, un gioiello della botanica che racchiude oltre 200 specie vegetali. I vialetti serpeggiano tra gli arbusti secolari e conducono all’Aperia, alla Casa del Giardiniere, alle serre, al laghetto con le false rovine di un tempio e a Venere, imprigionata nel marmo di Carrara mentre esce dallo specchio d’acqua.

Riprendete il viale che porta all’uscita e seguite le deviazioni laterali verso la Peschiera, destinata alla simulazione di battaglie navali e verso la castelluccia, luogo di svago e di ristoro durante le battute di caccia dei re.

Se i 3 km di giardino vi sembrano troppi da affrontare a piedi, potete prendere la navetta che circola continuamente dall’ingresso del parco fino all’ultima fontana. 

Come organizzare una visita alla Reggia borbonica

  • Il biglietto può essere acquistato in loco al prezzo di 15 euro, comprensivo di appartamenti e giardini, oppure online, spendendo un euro in più. Il biglietto lo si può acquistare online anche qui.
  • Il sito museale è aperto tutti i giorni, eccetto il martedì, ma se volete visitare il Teatro di Corte è possibile farlo esclusivamente il sabato e la domenica, grazie alle visite guidate del Touring Club Italiano e soltanto la mattina.
  • La prima domenica del mese l’ingresso è gratuito ma teatro e giardino inglese restano chiusi.
  • Arrivarci in treno, da Napoli o da Roma, è particolarmente comodo, grazie alla posizione del palazzo reale situato di fronte la stazione di Caserta, in pieno centro cittadino.
  • Se scegliete l’auto c’è un parcheggio sotterraneo a due passi dall’ingresso. 

Dove mangiare nei pressi della Reggia di Caserta

Visitare la Reggia è un’esperienza imperdibile, entusiasmante, ma anche impegnativa (occorrono in media 4 ore di tempo) al termine della quale sentirete il richiamo di una buona pizza, di cui Caserta sembra essere la capitale mondiale.

A qualche centinaia di metri dal palazzo reale si trova la pizzeria vincitrice, sia nel 2022 che nel 2023, della classifica internazionale stilata da 50 Top Pizza: ‘I Masanielli’ (data la fama e la conseguente grande affluenza è consigliabile prenotare). Per gli appassionati dell’oro bianco, la mozzarella di bufala, vi aspetta ‘Muu’ proprio accanto alla Reggia, in piazza Gramsci.

San Leucio

Una volta rifocillati proseguite il giro della città. Se la storia dei Borbone vi ha appassionato e incuriosito, non perdetevi il borgo di San Leucio e il complesso monumentale patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, oggi sede del Museo della seta. Interessante da un punto di vista non solo artistico ma anche storico e civile, quest’area di Caserta vide sorgere la prima scuola gratuita d’Italia per volere di Ferdinando IV. Nell’insediamento creato per la lavorazione della seta erano impiegati sia uomini che donne, a cui veniva assegnata un’abitazione nel borgo e che godevano degli stessi diritti, in un sistema basato sulla meritocrazia, sull’uguaglianza, sull’ assistenza ad anziani e infermi. Oggi quest’insieme di casette, colorate e perfettamente allineate, è ancora abitato. 

Al costo di 9 euro è possibile visitare il museo con i macchinari d’epoca impiegati per la lavorazione della seta, restaurati e funzionanti, e i due grandi torcitoi in legno, l’appartamento reale con la sala da pranzo, la camera da letto, il ‘Bagno di Maria Carolina’, interamente dipinto a mano e il Coretto, da cui i sovrani assistevano alle celebrazioni liturgiche nella sottostante chiesa di San Ferdinando Re, tutt’ora aperta al culto, per un viaggio nel tempo totalizzante.

Acquedotto Carolino

Completate il tour casertano all’Acquedotto Carolino, un’imponente opera di ingegneria idraulica progettata dal Vanvitelli, su commissione di Carlo di Borbone, per portare l’acqua dal monte Taburno e alimentare la filanda di San Leucio, da una parte, migliorare la qualità di vita dei sudditi, dall’altra.

Ci si arriva in auto in soli 15 minuti dal centro città. Il ponte di 529 metri, costruito su 3 arcate, può essere ammirato, per coglierne tutta la magnificenza, dai piedi della valle, oppure percorso nel corridoio superiore. La vista offerta spazia fino a Napoli e oltre: quando il cielo è terso si vede anche l’isola di Capri. 

Gita extra a Casertavecchia

Caserta vanta anche la presenza di un bellissimo borgo medievale a 400 metri di altitudine, posto a dominio della città. Qui le stradine in ciottolato si snodano tra piccole botteghe artigiane, ristoranti caratteristici e importanti testimonianze storico-architettoniche: il Duomo dell’XI secolo, l’imponente campanile, i resti del castello con la possente torre circolare, alla cui ombra prende vita il festival artistico di Settembre al Borgo, sul finire dell’estate.

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