Ognuno di noi, nel corso del tempo, avrà sentito il famoso aforisma «vedi Napoli e poi muori» che pronunciò il rinomato scrittore tedesco Wolfgang Goethe, rimasto estasiato dalla bellezza, dalla posizione e dalle meraviglie di Napoli.
Ecco, se un personaggio come Goethe, solitamente reputato uno dei casi più rappresentativi nel panorama culturale europeo, si è spinto a pronunciare una frase così ricca di significato e spunti d’interpretazione, significa che Napoli vale la pena di essere visitata!
La napoletanita’
Iniziamo a descrivere questa città parlando di uno degli aspetti che più colpì lo scrittore tedesco, e che può essere considerato come qualcosa da includere in tutti gli itinerari di chiunque desideri visitare Napoli: la napoletanità.
Giunti in questa città, infatti, è d’obbligo cercare di cogliere il peculiare tratto degli abitanti che non ha bisogno di essere classificato come negativo o positivo, come pregio o come difetto. La napoletanità è solo un modo diverso di vivere e vedere la vita, dove ancora certamente contano tantissimo la solidarietà e l’amicizia. La si potrebbe descrivere come una vera e propria filosofia di vita, un modo differente di intendere la vita, di ricordare, di socializzare e di amare.
È un modo per ricordarsi che i piaceri della vita vanno condivisi e apprezzati lontano dallo stress, in un’atmosfera rilassata e piacevole. È dare poca importanza a quello che in altri luoghi sarebbe considerato vitale, e tanta rilevanza a cose superflue per altri.
Perciò, la prima cosa da assaporare a Napoli è l’importanza della vita senza affanni, senza troppe preoccupazioni inutili e nocive.
La pizza
La seconda cosa da fare a Napoli è facile da indovinare… sì, si deve per forza assaggiare la pizza nel luogo in cui è nata questa prelibatezza può essere descritta come la pietanza più famosa al mondo. I napoletani vi diranno che la vera pizza, anche se imitata e rivisitata in ogni angolo della terra, è solo quella napoletana: sottile e con i bordi alti, tanto che talvolta loro farciscono anche quelli!
Lo street food
Da provare anche lo street food, assolutamente non dietetico ma da leccarsi le dita; se vi viene appetito passeggiando per le strade della città lasciatevi guidare dal profumo, finirete in una delle tante friggitorie in cui potrete acquistare un “cuoppo”, ossia un cono di carta paglia in cui vi serviranno, a vostra scelta, pizze fritte, palline di pasta cresciuta, crocchette di patate, melanzane, e tanto altro tipico della cucina napoletana.
La Napoli sotterranea
Visitare la Napoli sotterranea è un modo autentico di rivivere la storia antica; per secoli, dal profondo ventre della città, è stato ricavato il tufo per costruire il centro abitato al di sopra.
La città di sotto, quindi, nasconde un fitto intrigo di anfratti, grotte e cunicoli che raccontano una storia parallela alla vita della Napoli in superficie. Se non soffrite di claustrofobia questo è un tour imperdibile.
Si tratta di un reticolo di tunnel e cisterne che si estende sotto la città ad una profondità che arriva fino a quaranta metri.
Per due ore sarete quindi nel ventre di Napoli e potrete ammirare gli scavi che furono ampliati dai romani per servire da acquedotti; la città sotterranea è infatti servita ai napoletani in molti modi: da rifugio durante i bombardamenti avvenuti nel la Seconda Guerra Mondiale a fonte di acqua, da discarica a luogo in cui si nascondevano i delinquenti.
L’acquedotto greco-romano
In prossimità di Piazza San Gaetano si trova l’acquedotto greco-romano di Napoli che ha fornito acqua potabile all’intera città fino al XIX secolo. Durante il tour vedrete ancora alcuni oggetti di vita quotidiana delle persone rifugiatasi lì durante la guerra; e poi ancora la serra, il giardino, la cisterna e persino il teatro, insomma una vera e propria città nel sottosuolo.
Teatro romano di Nerone
La visita al vicino Teatro romano di Nerone è piuttosto singolare dato che ci si accede da un’abitazione privata, spostando un letto sotto cui è nascosta una botola!
Il Metrò dell’arte
Altra attività singolare da includere anche in breve itinerario è la visita al cosiddetto Metrò dell’arte: progetto ideato per rendere più accoglienti e piacevoli i luoghi della mobilità pubblica, rendendo accessibile a tutti la bellezza di alcune tra le più belle opere dell’arte contemporanea. Un museo che non si chiude nei suoi spazi elitari ma a cui tutti possono accedere indistintamente. Le stazioni più belle sono quelle della Linea 1.
Napoli è l’unica città al mondo che ha un museo all’aperto distribuito nelle stazioni della metropolitana: non perdete quest’occasione.
Dintorni
Infine, pur essendoci tantissime altre attività da fare, musei, cimiteri, strade e quartieri da visitare, vi consigliamo anche di prendere un’auto a noleggio per muovervi liberamente nei dintorni, nel caso di un soggiorno prolungato.
Così facendo avrete la possibilità di esplorare un po’ i dintorni, i diversi comuni della provincia di Napoli, tra cui Posillipo e Pozzuoli e numerosi luoghi di interesse sia artistico che naturalistico, come il Parco Archeologico di Cuma con la grotta della Sibilla, l’acropoli di Pozzuoli con i templi di Augusto, di Nettuno e le necropoli, le terme di Baia e la città sommersa che si può visitare a bordo di una barca, l’Anfiteatro Flavio, il terzo più grande in Italia, con il percorso archeologico sotterraneo, l’oasi WWF nel Cratere degli Astroni.
Consigliata un’escursione ai Campi Flegrei: si tratta di un territorio dal paesaggio molto particolare perché plasmato dall’attività vulcanica. Molte sono le sorgenti termali con antichi crateri oggi diventati piccoli laghi.
Chiudiamo il post con una breve riflessione di Goethe: “Napoli è un paradiso. Tutti vivono in una specie di ebbrezza e di oblio di sé stessi. A me accade lo stesso, ieri mi dicevo: o sei stato folle fin qui, o lo sei adesso.”
Foto copertina by mdiepraam
Marco e Felicity, fondatori di questo blog e di Thinkingnomads.com – In viaggio per il mondo dal 2004 con oltre 110 nazioni visitate nei 5 continenti. Prima viaggiatori e poi travel blogger, sognatori e sempre in cerca di nuove avventure.