Il servizio postale in Gran Bretagna ha origini antiche: esiste infatti da oltre 370 anni e fu inglese l’invenzione nel 1661 del timbro postale, che indica la data di partenza di pacchi e missive. Attualmente è un colosso con 11500 uffici che smistano 47.000.000 di transazioni. Alla settimana.
La struttura si è ovviamente evoluta anche nelle forme del servizio, che al giorno d’oggi spaziano in settori diversi, fra cui anche quello viaggi e vacanze, con offerte di tipo assicurativo, cambio valute, carte di credito prepagate ed altro. Il suo sito, postoffice.co.uk, analizza da 10 anni i costi di soggiorno in mete turistiche frequentate dai viaggiatori inglesi, sistemandole in una classifica che possa permettere la scelta più economica.
Si chiama Worldwide Holiday Costs Barometer e viene effettuato in 42 località diverse, prendendo in considerazione 8 parametri d’acquisto: una bottiglia d’acqua, una tazza di caffè, una lattina di coca cola, una bottiglia di birra, una cena per due persone compresa di vino, un calice di vino, un repellente per gli insetti ed una crema solare.
Due le evidenze per il 2018: tra le 12 località più economiche, 7 sono europee; d’altro canto i costi sembrano scendere extraeuropa, mentre invece salgono nei paesi della Comunità.
Ecco quindi le “cheapest holiday destinations”, le località turistiche più a buon mercato secondo il Post Office britannico:
12) Bali – Indonesia
11) Hoi An – Vietnam
10) Budapest – Ungheria
9) Porec – Croazia
8) Pafos – Repubblica di Cipro
7) Marmaris – Turchia
6) Costa del Sol – Spagna
5) Cape Town – Sud Africa
4) Praga – Repubblica Ceca
3) Algarve – Portogallo
2) Tokyo – Giappone
1) Sunny Beach – Bulgaria
La pecora nera in questa analisi inglese?
Singapore, ritenuta la meta più cara del mondo, seguita da Dubai e Muscat, la capitale dell’Oman; in Europa invece la meno a buon mercato risulta essere Nizza, la bella città francese sulla costa del Mediterraneo.
Cosa ne pensate? Secondo voi è una classifica attendibile o avete qualche dubbio? Forse Tokyo non è poi così a buon mercato.. Ma sentiamo voi cosa ne pensate..
Sono area manager di una multinazionale alimentare, ma in realtà viaggiatore “compulsivo” da tutta la vita, senza possibilità di guarigione, da quando ho capito che i viaggi sono la benzina per il motore della mia anima.
Alterno viaggi di scoperta o fatti per nutrire la mente ad altri specificatamente pensati per le immersioni, fatte ovunque ci sia abbastanza acqua.