Nel corso del nostro viaggio in Basilicata con Capital in the World e Lonely Planet Italia abbiamo più volte affrontato una verità imbarazzante: nonostante la varietà dei paesaggi che comprendono sia spiagge che montagne, una cultura affascinante e una tradizione enogastronomica di tutto rispetto, il grande pubblico tende spesso a dimenticarsi di questa splendida regione.
Incuneata tra due mari, accessibile con fatica attraverso le contorte strade che attraversano l’Appennino Lucano e il Parco Nazionale del Pollino, la Basilicata è un’isola che non si è ancora staccata dalla terraferma, ma al pari di qualunque altra isola conserva gelosamente la sua identità culturale ed elargisce con parsimonia la sua ricchezza a chi è pronto a farsi stupire.
Isola nell’isola, Maratea ben rappresenta la varietà del territorio lucano e la presenza di tesori inaspettati. Per raggiungerla in macchina da Tursi, io e il povero Federico – carnettista bravissimo che ha impreziosito il viaggio con le sue istantanee realizzate a mano – abbiamo attraversato più curve che chilometri, incerti un numero imprecisabile di volte sulla direzione da prendere. “Abbiamo sbagliato, non può essere questa la strada principale” “Sì che è questa, siamo in Basilicata!”
Il fatto che nei giorni successivi, tentando di localizzare una fotografia appena pubblicata, Facebook mi suggerisse “Maratea, Campania”, ha solo contribuito ad acuire la mia frustrazione.
A metà tra il cielo e il mare, la città – titolo onorifico di cui Maratea è stata insignita nonostante gli esigui 5000 abitanti – si affaccia sul Mar Tirreno e si copre le spalle con i monti lucani, reggendosi in un precario equilibrio sui pendii che collegano le sue nove frazioni. In passato, quando gli abitanti dovevano attraversare il territorio scortati da un asino a cui affidare il carico dei propri beni, alcune strade erano talmente strette da non consentire di passare con più di un animale. Se dalla direzione opposta compariva sciaguratamente un altro viaggiatore si era soliti ricorrere all’”apprezzamento” dell’asino, e quello con il carico meno prezioso veniva buttato giù per il dirupo.
Questa insolita tensione tra la montagna e il mare trova riposo solo in prossimità della foce del fiume Noce, unica area pianeggiante su cui giace la frazione Castrocucco. I borghi sono distribuiti su un territorio piuttosto esteso, e sono spesso separati tra loro da ampie aree ricoperte da una fitta vegetazione. “Un tuffo di montagna in un mare di cemento grigio”, è la definizione che José Possidente, nostra impareggiabile guida, ha dato della città che tanto ama.
“La perla del Tirreno”, “la città delle 44 chiese”… L’anima di Maratea è scalfita da numerose definizioni, ma ciascuna di esse non coglie che un lato soltanto di questa città così varia e sorprendente. Ci sono il mare e la montagna, la cultura e il buon vino, la storia espressa nelle tradizioni e la speranza in un futuro più roseo, trasmessa ai visitatori dallo spirito allegro e amichevole dei marateoti. Su tutto questo vigila il Cristo Redentore, la statua più alta d’Italia (22 metri) posta a oltre 600 metri su Monte San Biagio. Da là sopra sembra non sfuggirgli proprio nulla, lo sguardo benignamente rivolto verso il mare e verso i destini dei suoi figlioli. Ma se ci si avvicina per osservarlo meglio, ecco che lo sguardo si mostra invece rivolto ai monti lucani: vago, inafferrabile e incantatore… proprio come la Basilicata.
Dove si trova Maratea?
Laureato in Giornalismo, il mio limbo professionale mi ha portato dagli uffici stampa alla carta stampata, per poi approdare al variopinto mondo della comunicazione digitale. Ho vissuto a Verona, Zurigo, Londra, Città del Capo, Mumbai e Casablanca. Odio volare, amo lo jodel e da grande voglio fare l’astronauta.
Meravigliosa terra la Basilicata una vera perla Maratea , abbiamo soggiornato in un delizioso hotel gestito dai proprietari, panorami mozza fiato , calette uniche bellissime . Ricordo con molto piacere e non lo dimenticherò mai il panorama dal molte San Biagio dove si trova il Cristo Redentore statua alta m. 22 . Delizioso e romantico il centro storico le 44 chiese, il museo di ritrovamenti di ancore e anfore romane in Palazzo De Lieto. La Basilicata e una regione da me definita tra le più belle al mondo. Il consiglio arriva da una persona che nella sua vita viaggia tanto e spera di viaggiare ancora . Consigliatissimo l’ Hotel Ristorante Borgo La Tana ( http://www.latanahotelmaratea.it ) ottimo anche il suo ristorante con specialità lucane e marinare, fatevi consigliare e suggerire dai proprietari i posti da visitare, abbiamo soggiornato per 3 anni di seguito indimenticabile . Inoltre una sosta nel centro storico alla pasticceria Panza comprate i bocconotti marateoti. Per un buon caffè il bar al porto. Non perdetevi un escursione in barca con il mitico Giovanni La Gatta.