Una vacanza è un momento importante nella vita di oggi. È l’occasione per staccare, crescere nelle esperienze e mettersi alla prova. Si sceglie una meta di viaggio seguendo attitudini e desideri cercando di evitare esperienze spiacevoli ed investendo economicamente una parte dei nostri sacrifici lavorativi.
Se come me (vedi post precedente), prediligi vacanze in solitaria ed autonome con mete spesso turistiche, ma anche no, non disponi di un budget florido e l’organizzazione del viaggio è già il parte del tuo viaggio e ti distingui dal semplice turista puoi trovare in questo post alcune indicazioni forse preziose che, negli ultimi tempi, molti mi hanno chiesto per organizzare i loro viaggi.
Come spiegato ci sono una serie di accortezze da seguire e scelte da fare sopratutto personali che rispecchiano budget, tempi, mete e stili di viaggio.
Quali sono le prime tappe per costruire un viaggio fai da te?
1- Voli e biglietti aerei
Individuata la meta/mete, acquistare molto tempo prima, per poter beneficiare di ottime tariffe, il biglietto aereo (ed eventuale macchina a nolo) realizzando delle comparazioni di prezzo con motori di ricerca. Io utilizzo Skyscanner e se ho flessibilità di date cerco le tariffe del periodo più vantaggiose che mi individua.
A quel punto ho sempre prenotato nel sito della compagnia di bandiera, tranne che per il prossimo viaggio in Uzbekistan in cui farò un multi tratta con la compagnia di bandiera ed acquistare attraverso il suo sito era particolarmente complicato. Ho usufruito così dei servizi intermediazione di expedia.it per realizzare l’acquisto. Mi è capitato, in un caso di acquistare la partenza da Parigi perché molto più conveniente che dall’Italia.
Il mio consiglio è sopratutto per voli con scalo e particolarmente costosi di provare a capire se ci sono tariffe migliori partendo da grosse capitali; raggiungendole con delle low cost si può risparmiare anche molto.
2 – Visto
Se occorre un visto affidarsi ai siti dei consolati e seguire in modo dettagliato le istruzioni per ottenere le Visa. Ormai molti si ottengono on line, pagando con carta di credito e mostrando in dogana i documenti ricevuti via mail. Ci sono anche agenzie che si occupano di questo ma sono molto care.
3 – Inglese
Districarsi mediamente con l’inglese è una buona prassi sopratutto se si viaggia da soli all’estero. Personalmente non sono di certo una abile l2 ma il mio inglese livello b1 mi ha sempre permesso di capire, comunicare e interloquire sia in fase di progettazione con chi era nel paese che intendo visitare, sia una volta li.
4 – Dove dormire
Non conosco né ho mai realizzato programmi di scambio casa, dunque non saprei dire in merito ma non credo sia difficile avere informazioni dal web se si vuole realizzare questa forma di sharing. Molto agile e sicuro il classico booking.com per le prenotazioni alberghiere che uso da tantissimi anni e Airbnb per private accomodations.
Entrambi raccomandati, assieme ad essi ho sperimentato in Francia una rete di b&b molto valida https://www.gites-de-france.com , che permette di scegliere locazioni da tutti i prezzi, tutte molto confortevoli e tipiche costruendo dei percorsi no the road in cui capillarmente trovare luoghi dove soggiornare. Attraverso di esso sono addirittura riuscita a dormire in un mulino a vento in Portogallo! Insomma c’è né per ogni gusto!
5 – Guide driver
Cercare guide driver o tour operator locali su https://www.synotrip.com . Ne ho già parlato in occasione del mio viaggio in Iran, un ottimo canale di ricerca e occasione di incontro con gente che si mette al servizio del turista e può aiutare nella realizzazione e pianificazione di un viaggio.
6 – Spostamenti interni
Per chi predilige il trasporto pubblico su gomma https://www.flixbus.it è capillare anche in Europa e ci sono tariffe interessanti a partire dalle maggiori città italiane. Per chi ama il car sharing Bla Bla car può essere di grande aiuto e di facile uso attraverso la sua app.
7 – Moneta locale
La valuta: avendo ormai una moneta forte e riconosciuta, non conviene partire anche con i dollari. Evitiamo dunque il doppio cambio se non, magari per piccolissimi tagli che possono aiutare per piccole spese (facilmente un prodotto nei posti turistici è anche quotato in dollari) e sopratutto per le mance (1$ è ben accettato in quanto carta, 1€ al di là del fatto che è molto di più per chi lo riceve difficilmente commercializzabile)
Insegnante di professione, turista per passione, fotografa per diletto. Amo sognare e progettare i miei viaggi come un modo per conoscere e scoprire me stessa. Parecchi i viaggi fatti, molti di più quelli ancora da fare e da raccontare.