Il Musandam (Sultanato dell’Oman) è una penisola spettacolare che termina con lo Stretto di Hormuz a poche miglia dal Iran. Da una parte è bagnato dal Golfo Persico e dall’ altra dal Oceano Indiano.
La sua conformazione naturale offre uno scenario unico a cui è difficile restare indifferenti. Le stratificazioni geologiche si impennano verticali dalle acquee del mare e danno origine ad un deserto montuoso a picco sul mare, le isole si susseguono e i golfi ospitano delle piccole spiagge e pochissimi insediamenti di pescatori.
A causa della sua posizione geografica le correnti marine sono forti e la visibilità nelle sue acquee non è eccezionale. Una barriera corallina si sviluppa grazie a queste correnti che entrano dall’Oceano Indiano attraverso lo Stretto di Hormuz nel Golfo Persico e viceversa. Ricche di nutrienti, favoriscono un ecosistema molto interessante e ricco di biodiversità.
Le acquee del Musandam sono ricchissime di coralli molli e, nonostante l’attività locale di pesca, la varietà di pesci pelagici e di barriera è molto forte.
Sono centinaia le specie di pesci che vivono in questi fondali. Ad ogni immersione non è difficile vedere tartarughe, razze, murene, aragoste e molte altre specie marine. In queste acque si può ammirare anche lo squalo balena e lo squalo leopardo. A maggiore distanza dalla costa e a profondità più elevate si incontrano squali martello e squali grigi, che purtroppo vengono pescati quotidianamente.
La temperatura dell’acqua si aggira tra i 21 e i 30 gradi centigradi, perfetta per svolgere immersioni tutto l’anno. Personalmente preferisco l’inverno per la migliore visibilità, data dalla limpidezza delle acque, e la temperatura esterna più clemente. Durante l’estate, invece, le temperature esterne raggiungono anche i 50 gradi.
Date queste temperature, per fare immersioni basta una muta umida da 5 millmetri. Calzari e cappuccio sono consigliati godere di maggiore comfort.
In Musandam le strade sono pochissime e non coprono tutto il territorio. Per recarsi a fare immersioni e visitare questi luoghi consiglio di partire da Dibba sull’Oceano Indiano, sul confine con gli Emirati Arabi e precisamente con lo stato di Fujairah.
Da qua ci si può imbarcare sulle dhow – le tradizionali imbarcazioni locali – che sono attrezzate per fare immersioni, un po’ spartane, ma comode e spaziose.
I punti di immersione sono molti, se ne possono contare circa quaranta. Le immersioni vanno dalle più semplici in costa, con profondità fino a venti metri, alle più estreme in corrente, intorno agli isolotti in mezzo al mare dove si possono raggiungere profondità importanti.
La fotografia macro è consigliata, ma con buona visibilità si possono fare dei buoni scatti in acqua libera, magari, se fortunati, a uno squalo balena.
Tutto il Musandam è ideale anche per il birdwatching. La presenza di falchi pescatori è costante e spesso durante l’entrata in acqua dalla barca, vicino agli isolotti, si possono osservare i nidi a picco sulle basse scogliere.
Dove si trova il Musandam?
Cresciuto con la subacquea, sono un professionista con migliaia di immersioni alla spalle in tutto il mondo. Sempre in cerca di nuove mete, ho esplorato le cavità ipogee come speleologo e le vette himalayane. Appassionato di fotografia, ho partecipato a numerose produzioni nazionali e internazionali come tecnico e cameraman.