Questo viaggio in Kenya non è stato un viaggio come glia altri. E’ stato quel viaggio agognato per due anni, due anni di forzato stop che, come tutti del resto, abbiamo dovuto subire.
L’emozione di acquistare un biglietto aereo, una guida di viaggio, di preparare nuovamente lo zaino e ritirare fuori la macchina fotografica, è stata una cosa che non si può descrivere ma che so che la maggior parte di coloro che mi leggono possono capire senza alcuna ulteriore spiegazione.
Passo quindi a raccontarvi gli aspetti che possono interessare di più, ovvero cosa ho visitato nello specifico e come ho organizzato il viaggio.
Il richiamo dell’Africa era troppo forte per non dargli ascolto per cui ho prediletto la scelta di una meta del continente a me tanto caro. Uno dei miei compagni di viaggio non aveva mai fatto un Safari e, non essendo io mai stata Kenya, abbiamo stabilito che poteva essere la meta giusta per mettere tutti d’accordo. Affidandoci al nostro fidatissimo Federico di Yana Viaggi che ormai ci conosce molto bene e che ci ha aiutati nell’organizzazione di molti dei nostri ultimi viaggi, abbiamo trovato il tour perfetto per le nostre esigenze: il Kenya adventure budget tour.. Noi avevamo pochi giorni a disposizione e questo tour è concentrato in 8 giorni in cui si ha la possibilità di visitare alcuni tra i più bei parchi del Kenya.
Il nostro itinerario ha quindi previsto le seguenti tappe:
- Arrivo a Nairobi e spostamento al Masai Mara National Park
- 2 giorni di Safari al Masai Mara
- 1 giorno al lago Nakuru
- 1 giorno al lago Naivasha
- 2 giorni di Safari all’Amboseli National Park
Considerati i viaggi di andata e ritorno, con un totale di 9 giorni si riesce a fare tutto questo giro e ad immergersi nel mondo dei big five tornando a casa con un bagaglio di emozioni ed esperienze inestimabili. Il costo del tour va da un minimo di 1380€ voli esclusi, quindi davvero un viaggio adatto a tutte le tasche. Noi abbiamo volato con Egypt Air trovando un volo a 380€, cosa che ha portato il budget totale del nostro viaggio a un totale di circa 1800€ a persona.
La puntualità del volo ci ha permesso di raggiungere il Masai Mara per l’orario stimato delle 16.30, ancora in tempo per un breve game drive al tramonto. Sebbene molto stanchi, siamo partiti alla scoperta di questo parco, ignari di cosa ci avrebbe regalato sin da queste prime ore. Infatti, dopo poco più di mezz’ora di jeep, il nostro driver è stato avvertito che erano stati avvistati dei leoni poco distanti da noi. Ciò a cui abbiamo assistito è stata una vera e propria scena alla “National Geographic”: abbiamo seguito un gruppo di 6 leoni sino al loro agguato ad un bufalo lasciato isolato dal proprio branco.
La sera siamo tornati ai nostri bungalow convinti di essere stati davvero molto fortunati e non avremmo mai immaginato che tutti i nostri giorni di safari seguenti sarebbero stati seguiti dalla stessa buona stella. La verità è data anche dal fatto che i parchi, durante i 2 anni del covid, hanno subito un crollo di turisti per cui, anche qui con in altri posti, la natura si è ripresa i propri spazi e anche gli animali si sono sentiti più tranquilli di mostrarsi.
Considerate inoltre che comunque i turisti erano ancora pochissimi anche a marzo quando ci siamo recati noi in questo luogo. Ci hanno infatti spiegato che se in media, nei giorni precedenti il covid, l’affluenza era di circa 500 jeep al giorno all’interno del parco, durante i nostri giorni di soggiorno le jeep non arrivavano neanche ad un centinaio. Questo ci ha anche permesso, ad ogni avvistamento, di poter ottenere la posizione migliore per poter osservare gli animali al meglio.
Racconterò nel dettaglio il nostro tour nel prossimo articolo perché qui ritengo utile aggiungere un’altra informazione di carattere generale che può essere molto utile a chi decide di intraprendere un viaggio in Kenya.
Noi abbiamo viaggiato a fine marzo/inizio aprile, periodo in cui solitamente inizia il periodo delle piogge, quindi non proprio ottimale. Infatti, il periodo più indicato va da luglio a settembre, quello sconsigliato per via del meteo sfavorevole va da marzo a maggio. Nonostante questo, noi siamo stati molto fortunati poiché la pioggia è caduta in modo consistente solo durante la notte, lasciandoci liberi di girare senza impermeabile durante il giorno. Molti sostengono infatti che ormai sia difficile definire in modo così categorico quando inizi e quando finisca il periodo delle piogge dal momento che, anche qui in Kenya, il clima sta subendo lenti ma inesorabili cambiamenti.
Vivo a Torino, città che amo profondamente, ma nonostante questo mio amore, spesso, sento l’esigenza di scappare lontano da lei per scoprire altri nuovi splendidi luoghi. Credo profondamente che anche viaggiare sia una forma d’arte e che più il viaggiatore sviluppa curiosità, fantasia e originalità, più saprà creare itinerari di viaggio meravigliosi.