Come primo viaggio in Africa assieme non potevamo scegliere di meglio. Il Safari in Kenya è una di quelle avventure che ti rimane dentro anche a distanza di anni, anche quando torni a casa tra tutti gli agi e i comfort possibili. Le emozioni che si provano nella savana sono indelebili, uniche.
Siccome era il nostro primo Safari in Kenya abbiamo deciso di dedicare sei giorni in tre delle maggiori riserve naturali presenti in Kenya: Masai Mara, Lake Nakuru e Amboseli.
La speranza di vedere più animali possibile era tanta. Il sogno più grande era ovviamente quello di vedere tutti i cosiddetti “Big Five”, ovvero: l’elefante, la giraffa, il rinoceronte, il leone e il ghepardo.
Sogno che si è realizzato e che è stato condito dall’osservazione di tantissimi altri animali. Questo anche perché agosto è il periodo migliore in cui andare, vista la migrazione degli animali dal Kenya alla Tanzania, e per fortuna siamo stati premiati.
Ecco dunque quali animali puoi incontrare per ciascuna di queste tre riserve naturali.
Masai Mara
Il Masai Mara è la riserva per eccellenza del Kenya. La più famosa e turistica, tanto che è stata d’ispirazione anche per realizzare “Il Re Leone”. A bordo del nostro van abbiamo passato circa 11 ore nel Masai Mara e questi sono gli animali che abbiamo visto.
Il battesimo del nostro Safari in Kenya è stato con mandrie di zebre, antilopi e gnu che brucavano tranquillamente tutti assieme. Poi è stata la volta delle maestose giraffe, dei piccoli facoceri, delle scattanti gazzelle e dei rinoceronti mentre dormivano nel fiume Mara, anche se a prima vista sembravano delle enormi rocce.
Ma gli incontri più speciali li abbiamo avuti con i leoni e i ghepardi. Con i leoni siamo stati particolarmente fortunati, perché alcuni sono passati a due metri dal nostro van e li abbiamo visti vicinissimi. Mentre invece i ghepardi li abbiamo visti in lontananza, con il binocolo, mentre il maschio si cibava di una carcassa e la mamma portava a spasso i cuccioli.
Infine, abbiamo concluso il nostro Safari nel Masai Mara con la vista di altri tre animali: bufali, elefanti, anche se da molto lontano, e un enorme pitone che strisciava a pochi metri da noi.
Lake Nakuru
Nel Lake Nakuru la flora è totalmente diversa dato che il verde è il colore dominante, mentre la fauna rimane abbastanza simile a quella del Masai Mara. Gnu, zebre, antilopi, gazzelle, impala e facoceri sono all’ordine del giorno e ne abbiamo visti a decine anche in questa meravigliosa riserva.
Abbiamo però potuto ammirare da molto vicino i bufali, appena incrociati nel Masai Mara; i babbuini, contraddistinti dal loro sedere rosso; ma soprattutto i rinoceronti bianchi, uno dei Big Five.
Il Lake Nakuru è infatti il luogo ideale per vedere i rinoceronti bianchi, dato che nelle altre riserve praticamente non esistono, e noi siamo stati talmente fortunati da vederne tre, molto vicini al nostro van. Con il binocolo poi si potevano apprezzare ancora più nel dettaglio la pelle grinzosa dei rinoceronti e il grande corno, caratteristica principale del rinoceronte.
Inoltre, ci siamo anche fermati con il van vicino al lago dove abbiamo potuto osservare decine di piccoli fenicotteri rosa intenti ad abbeverarsi. Questi sono gli unici animali però che ci hanno un po’ deluso, perché ci aspettavamo che fossero alti e maestosi come quelli della Repubblica Dominicana, mentre invece avevano le dimensioni delle anatre e un colore rosa pallido, non il rosa intenso che ci immaginavamo.
Amboseli National Park
L’ultima riserva che abbiamo visitato è stato l’Amboseli National Park. Questa riserva è famosa specialmente per una tipologia di animale che si può ammirare da molto vicino: l’elefante.
Durante il nostro game drive di 8 ore nell’Amboseli abbiamo visto almeno un centinaio di elefanti, di cui una ventina a pochi metri da noi. Un’emozione indescrivibile, un mix di stupore e timore, perché gli elefanti sono molto protettivi, specie verso i piccoli, e se si sentono minacciati possono “caricare” e attaccare i van.
Per fortuna non è successo nulla, anche perché ci tenevamo a debita distanza di sicurezza, ma in qualche attimo non nascondiamo di aver sudato freddo, dato che gli elefanti si dirigevano verso di noi a passo sostenuto.
Oltre agli elefanti, però, si possono ammirare nuovamente i leoni e anche le iene. Noi poi abbiamo assistito alla scena più incredibile di tutti i sei giorni di game drive: un leone intento a sbranare la carcassa di uno gnu, mentre tre iene sbavanti aspettano il loro turno a pochi metri dal leone. Faceva impressione il rispetto che le iene nutrivano verso il leone, pur essendo in tre contro uno e ci è venuto subito in mente “Il Re Leone” come similitudine. Davvero una scena pazzesca, che con il binocolo abbiamo apprezzato ancora meglio.
Questi sono i tre animali più importanti che si possono osservare nell’Amboseli, ma ovviamente non mancano le classiche mandrie elencate precedentemente: gnu, zebre, antilopi, impala, gazzelle, facoceri, giraffe, ma anche struzzi, ippopotami, babbuini e addirittura i pesci gatto.
Insomma, se vuoi vedere più animali possibili ti consigliamo di visitare queste tre riserve e di attrezzarti a dovere, perché per godersi a pieno un Safari in Kenya bisogna prestare attenzione e non dimenticare alcuni oggetti fondamentali. Ecco quali:
- Binocolo: Ideale per avvistare gli animali e osservarli più da vicino
- Insetticidi: indispensabili per tenere lontano insetti
- Bandana: questa è davvero utile contro la polvere che inevitabilmente si respira durante i game drive
- Occhiali da sole: così da riparare gli occhi dal sole giornaliero e dalla polvere
- Cappello: a tratti il sole è davvero cocente per cui un cappello è necessario per riparare la testa
- Adattatore: in Kenya vige la presa “all’inglese” per cui se vuoi caricare qualsiasi apparecchio ricorda di portare un adattatore apposito
- Carica batterie portatile: utilissimo se sei dipendente dal cellulare come noi
- SIM africana: ancor più utile se vuoi navigare su internet anche nella savana
- Crema solare: se sei bianco come noi anche la crema solare sarà un’alleata preziosa durante le ore più calde della giornata
- Vestiti pesanti: non si direbbe, ma anche nella savana fa freddo, specialmente la mattina presto e la sera, quando si arriva anche a 5-6 gradi
Sara e Lorenzo, 25 anni. Facciamo base a Bologna ma la nostra casa è il mondo. La parte più bella di un viaggio è la condivisione, e The Travelization vuole essere la nostra community, dove ognuno può raccontare la sua avventura. Del viaggio in sé amiamo ogni aspetto: la partenza, quando abbiamo in corpo tutta l’adrenalina e la voglia di goderci al meglio l’esperienza; la permanenza, quando entriamo a contatto con la cultura del posto, ci immergiamo in una nuova realtà e assaggiamo la cucina tipica; e addirittura il ritorno, perché possiamo cominciare già a pensare a pianificare la prossima meta
Nei big Five c’è il leopardo non il ghepardo