Per 2 mesi siamo stati (come base) alle porte di Roma in un paese che si chiama Zagarolo. Dopo aver trascorso 9 mesi in Asia abbiamo deciso di passare qualche tempo nella nostra bella Italia, per riscoprirne le bellezze dei suoi borghi storici e sopratutto per goderci la cucina nostrana, che a mio avviso è la migliore del pianeta.
In questi 2 mesi abbiamo avuto modo di scoprire quei borghi meno conosciuti ai turisti, paesi dove il tempo sembra essersi fermato, dove forti tradizioni tengono alla larga il consumismo sfrenato dei giorni nostri. Un viaggio lento on the road, a bordo della nostra Hyundai Tucson Sound Edition, auto ideale per viaggi in famiglia a ritmo di musica (il surround system di Kenwood è una garanzia).
1 – Palestrina
Iniziamo col parlare di Palestrina, che si trova a circa 43 km da Roma, a 450 metri s.l.m. alle pendici dei Monti Prenestini. È uno dei centri laziali più ricchi di testimonianze storiche, artistiche e architettoniche, e sorge sull’antica città di Praeneste.
Il panorama di Palestrina, da qualunque parte lo si guardi, è dominato dai monumentali resti del Santuario della Fortuna Primigenia, forse il più grandioso e scenografico della romanità, i cui resti dominano l’intero centro storico.
Sulla sommità del Santuario sorge il Palazzo Colonna Barberini; il magnifico palazzo in pietra calcarea bianca nasce nel Cinquecento dalla trasformazione del castello originario attorno al quale si era formato il borgo di Capranica Prenestina. Oggi è sede del comune e del Museo Archeologico Prenestino che ospita, oltre ai marmi del Santuario e dell’area prenestina in genere, lo stupefacente mosaico del Nilo.
Altro luogo d’interesse religioso è la Cattedrale di Sant’Agapito, patrono di Palestrina, risalente al VII – VIII secolo. Fu costruita dove sorgeva il Tempio pagano dedicato a Giove e venne consacrata nel 1117.
Abbiamo avuto la fortuna di visitare la cattedrale durante un matrimonio: bel colpo d’occhio e sicuramente un’atmosfera molto suggestiva.
Pur di ridotte dimensioni, Palestrina è un centro particolarmente attivo e vivace, con pub, piccoli lounge club con musica dal vivo, ristoranti e bar storici. Tipiche della zona sono anche la lavorazione del rame e l’arte del ricamo.
Proseguendo per soli 3 km, sopra Palestrina, troviamo Castel San Pietro Romano, paesino che merita una visita soprattutto in estate perché gode di un clima sempre fresco grazie ai suoi 700 metri di livello sul mare. Dal paese si ha una vista panoramica sulla campagna romana fino a Roma e al mare di Anzio.
Il paese occupa per intero il sito dell’acropoli dell’antica Praeneste ed è racchiuso da mura ciclopiche, possenti mura poligonali datate tre il VI e il V secolo a.C., che lo abbracciano unendolo alla sottostante città di Palestrina.
A Castel San Pietro Romano si trova il museo diffuso, il MUDI, che propone un percorso tra archeologia, storia, arte e natura, cibo e cinematografia. Il paese divenne infatti famoso grazie al cinema: venne scelto da alcuni importanti registi che cercavano un paese che non avesse ancora conosciuto lo sviluppo edilizio e economico, come set per i loro film. La pellicola più conosciuta è Pane, amore e fantasia con Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida.
Suggestivo inoltre il paesaggio naturale in cui è situata la Rocca dei Colonna, fortemente carsificato. Questo, infatti, appare a tratti brullo e a tratti colmo di macchia mediterranea. La piccola fortezza, pur nella sua semplicità, emana un senso di severità che ben si adatta all’estrema rusticità di quest’angolo del Lazio e, grazie al restauro avvenuto di recente, si ha ora la possibilità di visitarne l’interno: ingresso libero e non serve una guida.
Anche in questo caso abbiamo avuto la fortuna di visitare questo borgo (che rientra nella categoria dei borghi più belli d’Italia) durante la festa di San Rocco: atmosfera magica, d’altri tempi. Le strade si riempiono di gente e il clima di festa rende ancora più piacevole la visita al paese.
3 – Capranica Prenestina
Sempre nei dintorni possiamo spostarci con l’auto a Capranica Prenestina, centro ubicato su uno sprone del monte Manno dei Monti Prenestini. Il territorio è in gran parte montano e ricoperto di boschi e vi scorre il fiume Sacco. Nel suo centro storico si possono ancora ammirare 11 delle 13 colonne corinzie originarie che formavano il fianco Nord dell’Hadrianeum, risalente al II secolo d.C., che comprendeva i templi di Matidia e del divo Adriano.
Il nostro consiglio è quello di perdersi tra le stradine del centro, ammirando lo scorrere lento della vita di questo paese e dei suoi abitanti.
4 – Guadagnolo
Percorsi appena meno di 10 km, troviamo Guadagnolo, frazione del comune di Capranica Prenestina. Il centro abitato più alto del Lazio sorge sopra un’enorme roccia calcarea a 1.218 metri sul livello del mare.
La strada che collega Capranica a Guadagnolo è una delle più suggestive della zona, che si sviluppa lungo le creste che legano i due paesi: sicuramente non avrete problemi di orientamento e non ci sarà bisogno di usare il navigatore dato che Guadagnolo è sempre ben visibile. Una volta raggiunto il paese si gode di un’ampia vista che, in una giornata senza nuvole, permette all’occhio di spaziare su tutti i monti dell’Italia centrale sino al mare.
Se pensate di fermarvi per pranzo ci sono 2 trattorie nel centro del paese: noi abbiamo pranzato alla trattoria da Romano, cucina tipica a prezzi modici. Niente di speciale ma comunque si mangia discretamente.
5 – Santuario della Mentorella
Guadagnolo è uno dei paesi più vicini al Santuario della Mentorella, dedicato a Santa Maria delle Grazie. Il santuario, situato a oltre 1000 metri di altitudine, è ubicato su di una roccia a strapiombo sulla sottostante Valle del Giovenzano.
La sua posizione panoramica lo rende unico, solitario e molto suggestivo. Un vero scrigno di storia e di spiritualità che merita una visita attenta e che sicuramente lascerà un profondo senso di pace in ogni visitatore.
Il Santuario è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 19 e l’ingresso è libero.
Se incontrate uno dei sacerdoti che vivono al Santuario chiedete se potete visitare la stanza dove alloggiò Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita.
Consiglio pratico: portatevi dei panini che potete consumare ai tavoli della stanza apposita situata nel complesso del Santuario.
6 – Rocca di Cave
Sempre nella stessa zona troviamo Rocca di Cave, altro piccolo borgo dove la vita scorre lentamente: pochi abitanti, niente confusione, tutto in ordine.
Il paese è molto piccolo ma grazioso e dalla rocca si ha una vista mozzafiato dall’alto dell’intera zona, compreso il paese di cui abbiamo parlato prima, Capranica Prenestina (lo vedete sullo sfondo nella foto qui sotto).
7 – Zagarolo
Per ultimo, e non certo per ordine di importanza, il paese di Zagarolo. Un bel paese, anche questo arroccato su una collina, dalle stradine in ciottolato e piccole botteghe che vanno avanti da diverse generazioni.
Da vedere il Palazzo Rospigliosi, edificio cinquecentesco legato ad una delle famiglie nobiliari della Roma rinascimentale e barocca: i Colonna. Il palazzo si sviluppa su due piani e lungo due ali parallele a ferro di cavallo con un’apertura sulla piazza centrale con il viale che porta al centro del paese. Al suo interno viene ospitato anche il Museo del Giocattolo, il più grande d’Europa.
Degna di nota anche la Chiesa di San Pietro Apostolo, consacrata nel 17oo e con uno stile tardo barocco, e quella di di San Lorenzo, in Piazza Guglielmo Marconi, dedicata al patrono della città che conserva un altisonante trittico del Santissimo Salvatore, dipinto verso la fine del XVI secolo da Antoniazzo Romano.
Consiglio: addentratevi nei vicoli di Zagarolo vecchia e immaginate come poteva essere la vita qui anche solo 50 anni fa. A tratti sembra che poco sia cambiato da allora: un ritmo di vita, quello dei residenti di Zagarolo, che scorre lento e all’insegna della tradizione. I piccoli bar del paese sono sempre affollati dagli anziani del posto che chiacchierano animatamente tra un caffè e l’altro, mentre i più giovani affollano la birreria del centro.
Nella seconda parte di questo post (che uscirà a breve) troverete altri borghi nelle vicinanze di Roma che vale la pena scoprire.
Durante il nostro viaggio a Roma ci siamo affidati, come già accennato all’inizio del post, alla nuova Hyundai Tucson Sound Edition. Auto comoda per viaggi in famiglia, aggressiva quando serve e bella da vedere. Il surround system di Kenwood è fantastico per chi, come noi, ama ascoltare musica mentre è in viaggio: suono pulito e potente. Anche le nostre bambine si divertivano a cantare a squarciagola le hit dell’estate durante tutti i nostri spostamenti.
Auto molto capiente e piacevole da guidare: buono il sistema di navigazione e il sistema computerizzato dell’auto. Provatela e fateci sapere se anche voi la trovate un’auto a 5 stelle.
Fondatore e autore di NonSoloTuristi.it e ThinkingNomads.com.
110 nazioni visitate in 5 continenti. Negli ultimi 6 anni in viaggio per il mondo con mia moglie Felicity e le nostre due bambine. Instagram @viaggiatori