Una domenica di primavera a Salonicco

Eravamo preparati sulla geografia: Salonicco è nella Macedonia greca, una regione montagnosa ricca di laghi e foreste a ovest, pianeggiante e ricca di fiumi a est con due attrazioni turistiche su tutte: il monte Athos, dimora di monaci ortodossi, e il monte Olimpo, dimora di antichi dei greci.

Eravamo preparati sulla storia: Salonicco, fondata dai Macedoni pochi anni dopo la morte di Alessandro Magno, divenne capitale della regione sotto i Romani, da lì passava la Via Egnatia che collegava Durazzo in Albania a Bisanzio, l’odierna Istanbul. Dopo i Bizantini sono arrivati i Turchi, e Kemal Atatürk, il padre della Turchia moderna, è nato a Salonicco, che solo nel 1923 è diventata greca.

Eravamo preparati sull’attualità: Salonicco, seconda città della Grecia, ha caratteristiche diverse dalle altre città della Grecia a causa delle migrazioni forzate nei due sensi di turchi e greci a seguito delle varie vicende belliche. È stata capitale europea della cultura nel 1997 ed è ricca di monumenti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Ma non eravamo preparati a una domenica di primavera a Salonicco.

Ma andiamo con ordine. Avevamo programmato una giornata per visitare alcune chiese e il Museo archeologico di Salonicco. Decidiamo di partire dalla Chiesa dei Santi Apostoli (Dhodheka Apostolon) ma è domenica e c’è la messa, così evitiamo di entrare per non disturbare… tanto ce ne sono molte altre di chiese.

Puntiamo sulla Chiesa del Salvatore (Osios David), in città alta, una piccola chiesa con uno dei più bei mosaici della città. Anche qui c’è una funzione in corso. “Quanto dura?” “Un’oretta ancora”, ci rispondono due giovanotti seduti all’esterno in attesa che finisca. Il Monastero di Vlatadon è vicino? “Sì, lì sopra…”, ma lì sopra vuol dire scale e scalinate, e già la moglie brontola.

Osios David - Salonicco, Grecia

Arriviamo e troviamo all’esterno della chiesa due ragazze affaccendate a preparare un banchetto con dolci e sacchettini colorati. “Cos’è? Un matrimonio?”, dice mia moglie che capisce al volo la situazione. Niente Vlatadon, si torna a Osios David.

Salonicco, Grecia

Lungo le scalinate e sui muri molte scritte, graffiti e simboli anarchici, fotografo un graffito che chiaramente contesta le misure di austerità imposte dall’Europa. Visita e foto a Osios David, sosta per un frappè al caffè e visita alla Chiesa di Nostra Signora dei calderai (Panagia Chalkeon). Anzi no, banchetto più grande, bambini che corrono, signore vestite da cerimonia, tutti in attesa che finisca un altro matrimonio. Ma si sposano tutte oggi? “Anche noi ci siamo sposati a maggio”, risponde mia moglie.

Matrimonio alla Panagia Chalkeon - Salonicco, Grecia

Per finire la storia delle chiese al pomeriggio vado ormai da solo alla Basilica di Santa Sofia (Agia Sofia) e, nonostante il matrimonio in preparazione con tanto di cinepresa e riflettori davanti all’iconostasi, riesco a vedere i mosaici per cui è famosa. E non posso certo mancare Agios Dhemetrios, la chiesa dedicata al patrono di Salonicco, ovviamente col suo bel matrimonio in corso. Che dire? In giro strade piuttosto sporche e molta gente vestita male secondo i nostri parametri ma davanti alle chiese auto di lusso, uomini in giacca e cravatta e signore ingioiellate.

Agia Sofia - Salonicco, Grecia

Meno male che il Museo Archeologico è aperto. La visita ne è valsa la pena. Non tanto per le statue, le anfore e gli attrezzi antichi, ne abbiamo a iosa in Italia. Quanto per l’esposizione dei gioielli trovati nelle tombe dei re macedoni: le collane e le corone di foglie d’oro sono una meraviglia di bellezza e maestria.

Museo archeologico - Salonicco, Grecia

Tornando in centro visitiamo la Rotonda, un pantheon di dimensioni ridotte trasformato prima in chiesa bizantina di cui rimangono notevoli mosaici, poi in moschea con tanto di minareto ancora esistente ma, stranamente, non più ritrasformato in chiesa. “Te li immagini i matrimoni in una simile location?”, dice mia moglie. La Rotonda assieme al famoso Arco di Galerio appena più sotto e al Foro sono il segno che i Romani sono stati anche qui.

Arco di Galerio e Rotonda - Salonicco, Grecia

A proposito di tempi passati e di tempi moderni, tornando in albergo passiamo dal Foro romano che è ancora oggi affollato, si sta tenendo un comizio, canti di battaglia, bandiere rosse, oratore infervorato, applausi e ululati, temo di capire con chi ce l’hanno.

Foto di copertina: Στέλιος Δ

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