L’Umbria è un piccolo gioiello da scoprire in ogni stagione. Scrivere un articolo con poche cose da consigliare non è cosa facile, perché ogni borgo ha delle particolarità uniche e apprezzabili, tanto da far sembrare un torto doverne sceglierne solo alcune. Proverò comunque a fare una scelta diversificata per mettere in luce ogni aspetto di questa incantevole regione.
1. Umbria come Città: Perugia
Perugia è una città sorprendente sotto molti aspetti. Un centro storico ricco di monumenti, chiese e musei ed una zona residenziale e di servizi nuova, testimone del grande sviluppo urbanistico avvenuto in anni recenti.
Ma la stratificazione di Perugia non è solamente storia recente. Ovunque ti muovi respiri arte, leggi tracce sommate e sottratte, una profilo in continuo cambiamento e in dialogo con il paesaggio.
Consiglio, oltre ai luoghi più famosi, di perdersi nei vicoli popolari di Via dei Cartolari e Via della Viola, passeggiando senza una meta, con il naso in su. Vedrete gatti curiosi alla finestra, muri scrostati e colorati, vicoli e scalette, botteghe di artigiani, segni di vita e murales, tra i locali della movida notturna o con le luci del giorno che filtrano tra gli archi giocando con le ombre. Fra i calzini e le tovaglie stese dai tanti colori si possono notare i segni di vita vera e popolare. Se si vuole accedere a monumenti solitamente chiusi al pubblico, come la torre degli Sciri o il campanile di San Domenico, si può contattare l’associazione culturale Meravigliarti in Umbria, che può pianificare e garantire un’approfondita conoscenza anche della Perugia meno nota.
2. Umbria come Cultura: Spoleto
Spoleto è una cittadina elegante sede del famoso Festival dei Due Mondi, dove ancora oggi la gente si conosce e si saluta per strada. È la classica cittadina della provincia umbra, dove si può ammirare il paesaggio, le facciate delle chiese, visitare musei di arte contemporanea, mangiare bene, passeggiare fra i resti romani e comprare nelle botteghe e nelle bancarelle dei contadini la frutta appena colta.
Oltre al famoso Duomo e la celebre scalinata, vi consiglio di visitare la Chiesa di Sant’Ansano, che ospita la cripta di Sant’Isacco e gli affreschi più antichi di Spoleto. Al suo interno un altare in pietra e la tomba del santo si rivelano alla sorpresa del visitatore. Sebbene gli affreschi siano molto rovinati, vale la pena visitateli. All’esterno i resti romani sono entrati negli anni a far parte degli arredi di palazzi costruiti in epoche successive. Accanto alla Chiesa di Sant’Ansano si trova l’unica semicolonna del tempio rimasta, l’arco di accesso della città e mentre tracce del foro permangono nei muri interni dei negozi.
Per godere di un panorama sulla città e sulla verde Umbria si può fare una passeggiata verso il ponte Due Torri, magnifico esempio di acquedotto romano, costeggiando la rocca Albornoz, per scorgere così i boschi e i tetti di Spoleto.
3. Umbria come Spiritualità e natura: Assisi e il Bosco di San francesco
A fianco della Basilica di Assisi, si trova il restaurato Bosco di San Francesco, bene del Fondo Ambiente Italiano. Qui si possono compiere diverse esperienze: da quella più prettamente spirituale, avvicinandosi ad un luogo così sacro e caro per il patrono di Assisi, a quella personale laica e botanica. Una piacevole passeggiata nella natura, nel silenzio e nella pace, permette di intraprendere un piccolo viaggio interiore nella nella storia e nella sacralità.
In fondo al bosco si raggiunge un’area di sosta e ristoro che ricorda la Provenza: un mulino, un ponte, una chiesetta, mentre boschi e prati attorno fanno da cornice.
4. Umbria come Arte: Todi
Fra i tanti palazzi di Todi, una piccola casa, fra i vicoli un po’ umidi, riporta questa targa: “la casa dipinta”. Qui, il pittore Patrick Ireland e sua moglie hanno applicato la loro arte restaurando questa piccola casa su tre piani fino a trasformarla nel loro nido e poi in museo. Le pareti raccontano, attraverso un linguaggio inventato dall’autore, fatto di segni e colori, messaggi all’uomo moderno. Le installazioni sono giochi prospettici mescolati a oggetti di uso quotidiano come il frigo e la vasca da bagno. Sono presenti anche una pregevole collezione di libri sull’arte e tanti altri sulla vita di questo autore che ha voluto dialogare attraverso la sua arte con un piccolo angolo di vita a Todi.
5. Umbria come Storia: Dunaroba
La foresta fossile di Dunaroba si compone di resti di alberi che hanno circa 2.000.000 di anni e mantengono ancora oggi le caratteristiche originali del legno grazie all’argilla che li ha ricoperti. L’impatto visivo è alterato dalle costruzioni che sono state rese necessarie per proteggere i tronchi dal deperimento. Il visitatore si trova in un campo circondato da campagna coltivata su cui poggiano dei tronchi le cui radici sono ancora profonde nel terreno.
6. Umbria come Meraviglia: la Scarzuola
Da dimora di San Francesco che qui edificò la sua capanna, a luogo d’incanto, trasformato dall’architetto milanese Tommaso Buzzi, che acquistò il complesso conventuale nel 1957 per costruire la “città ideale”.
La Scarzuola è una bizzarra e sconvolgente cittadella tutta in tufo, simile ai castelli di sabbia che si fanno in riva al mare. Gli edifici sono collegati tra loro da zone teatrali vere e proprie (scene, gradinate, grandi vasche) realizzate sul rilievo del terreno e sostenute da poderosi muri di tufo. Le visite vanno concordate in anticipo.
Insegnante di professione, turista per passione, fotografa per diletto. Amo sognare e progettare i miei viaggi come un modo per conoscere e scoprire me stessa. Parecchi i viaggi fatti, molti di più quelli ancora da fare e da raccontare.