Mi piace molto l’America Latina e appena posso ci torno molto volentieri. Il mio ultimo viaggio è durato due mesi tra Guatemala, Nicaragua e Colombia. Nelle righe che seguono vi parlerò un p0′ del Guatemala, della mia esperienza in una scuola di spagnolo e in una famiglia locale.
Con un volo da Panama raggiungo Guatemala City. Dall’aeroporto ci sono due opzioni per raggiungere Antigua, il taxi o il transfer colletivo. Viaggiando da sola opto per la seconda scelta, in un’ora circa percorro i 40 chilometri che mi separano dalla destinazione.
Antigua è una località raffinata- Il cuore della città è il Parco Centrale (Parque Central)e attorno a esso in un reticolato perfetto costituito da avenidas e calles si susseguono palazzi, cortili, fontane, chiese, conventi, veri gioielli architettonici risalenti all’età coloniale. Le strade del centro storico sono acciottolate e le calde tonalità delle facciate degli edifici creano un’atmosfera molto accogliente. I tre vulcani Agua, Acatenango e Fuego osservano Antigua minacciosi e li si vede fare capolino da vari punti della città.
La vita sociale è molto vivace, ci sono locali ben caratterizzati, ottimi ristoranti internazionali, concerti, mostre e anche qualche catena di fast food. Il sabato e la domenica davanti al convento La Merced viene allestito un mercato di street food, ottimo per uno spuntino. Il mercato alimentare e dell’artigianato si trovano invece leggermente spostati dal centro, ma comunque raggiungibili a piedi.
Per spostarsi in altre località oltre alle navette turistiche o ai tuk tuk rossi, il mezzo di trasporto tradizionale è il chicken bus ovvero ex scuolabus americani convertiti a trasporto pubblico, sono spesso pieni e i bagagli voluminosi vengono messi sopra al tetto.
Antigua è conosciuta anche per le sue scuole di spagnolo che attirano studenti da vari paesi al mondo, l’aria che si respira è multiculturale. Per qualsiasi informazione turistica un buon posto dove chiedere è l’ufficio del turismo ingut, il personale parla anche inglese.
La mia scelta per studiare spagnolo era caduta sulla zona del lago Atitlán a tre ore da Antigua. Si tratta di uno specchio d’acqua lucente formatosi dopo un eruzione vulcanica, sulle sponde del lago oltre ai vulcani sorgono paesini ricchi di fascino e autenticità. Vi abitano vari gruppi nativi e ognuno è fedele al proprio dialetto e alle proprie tradizioni. Panajachel è la località più grande e con maggiori attività commerciali, ma secondo me anche la meno caratteristica. Marcos è pervasa di energia positiva e molti centri olistici l’hanno scelta come base. San Pedro La Laguna è il luogo in cui decido di fermarmi.
Nella parte bassa del paese, chiamata anche Gringolandia, si concentrano i turisti, ci sono hotel, agenzie di turismo, ristoranti, bar, bancarelle di souvenir, un bancomat non sempre funzionante e scuole di spagnolo. In alto sulle pendici della collina si trova la vera anima di San Pedro, dove vivono i nativi discendenti dei Maya. La maggior parte di loro veste con abiti tradizionali e tutti si conoscono. Ogni mattina è un piacere per gli occhi vederli indaffarati a fare la spesa al mercato o a comprare tortilla in una delle tante tiendas.
Dopo aver chiesto in varie scuole di spagnolo scelgo Corazon Maya, una scuola a quindici minuti a piedi dal centro, a conduzione familiare, attiva nel sociale e con buoni prezzi. Le lezioni iniziano generalmente il lunedì, quante ore al giorno e per quante settimane studiare è libera scelta di ognuno. Wilma è stata la mia ottima insegnante e essendo lezioni individuali l’apprendimento è più veloce. Il primo giorno viene fatto un test per verificare il livello di partenza, a fine corso viene rilasciato un attestato (Corazon Maya è anche una scuola riconosciuta).
Le lezioni si svolgono in bungalow sparsi in un piacevole giardino in prossimità del lago e attrezzati con un tavolo, due sedie e la lavagna. A metà mattina o pomeriggio c’è una pausa e viene offerto un rinfresco costituito da tè e dolcetti. La scuola organizza anche attività extra scolastiche che cambiano di settimana in settimana, come corsi di cucina, conferenze, passeggiate, visite ad antichi siti cerimoniali Maya. Inoltre è possibile abbinare allo studio un’esperienza di volontariato in vari progetti esistenti.
Per quanto riguarda l’alloggio, la scuola affitta agli studenti dei capanni. Un’altra ottima soluzione è farsi ospitare da una famiglia locale come ho fatto io.
È stata un’esperienza indimenticabile, ho conosciuto persone straordinarie, ho scoperto spaccati di vita tradizionale e ho potuto praticare lo spagnolo. La mia famiglia era composta dal padre autista di lancia – il mezzo di trasporto più comodo per spostarsi fra un paesino e l’altro – la madre sarta e quattro, tra cui due gemellini.
La casa si sviluppava attorno a un cortile e parte di essa era abitata dai nonni. La mia camera si trovava al piano superiore, l’unico bagno era al piano inferiore e per arrivarvi occorreva uscire all’esterno.
Ho vissuto come 50 anni fa in Italia, mi sono lavata con acqua tiepida, ho fatto il bucato nei secchi, i pasti erano costituiti da pochi ingredienti semplici – fatta eccezione nei giorni di festa – eppure sono stata molto bene e ho ricevuto tanto affetto.
Antichi valori vengono portati avanti con orgoglio, quelli che noi abbiamo perso inghiottiti dal consumismo. Ogni giorno e a ogni pasto prima di alzarsi da tavola si ringrazia per il cibo ricevuto e gli altri commensali rispondono “buon provecho!“.
È stata una lezione di vita molto utile e ho apprezzato tantissimo il loro essere genuini.
Si può vivere bene anche se gli unici svaghi sono ritrovarsi a fare due chiacchiere al Parque Central oppure cantare le lodi al Signore in un centro evangelico o far esplodere una bomba d’acqua. I pedranos sono molto religiosi e anche sui muri non è raro vedere scritte ispirate dalla loro fede. Anche la famiglia che mi ospitava aveva una cappella in casa. In questo angolino di mondo, antichi riti maya eseguiti dalle guide spirituali convivono in armonia con il Cattolicesimo.
Sono Anna, un’instancabile e insaziabile viaggiatrice convinta che la vita vada vissuta al 100 per cento. Paesi visitati fino adesso oltre 80, ma non ho ancora esaurito l’entusiasmo, l’energia e la curiosità di esplorarne altri, spesso in solitaria.
Ciao! Ad Agosto andrò per la prima volta in Guatemala … quindi il tuo articolo cade a pennello!! Purtroppo non avremo il tempo di fare un corso di spagnolo, ma mi interessa molto l’esperienza che hai fatto a casa della famiglia locale. Quando posso, durante i miei viaggi, cerco sempre di fare esperienze autentiche:) Come hai organizzato l’alloggio? Grazie.
Ciao!
Ti ho risposto sulla tua e-mail, riporto quanto scritto anche qui, potrebbe essere utile anche ad altri lettori del blog.
La scuola di spagnolo (Corazon Maya) provvede a trovare una famiglia per i suoi studenti, chi non lo è potrebbe affittare un bungalow in prossimità del lago.
I titolari della scuola vivono lì ed è una buona occasione per conoscerli e trascorrere con loro del tempo.