E poi, all’improvviso… il rosso acceso si impossessa del paesaggio intorno a te, e in quel momento, tra polvere e sassi dalle forme che sembrano non appartenere a questo pianeta, ti accorgi che sei nel Northern Territory, ti accorgi che sei nell’outback australiano.
Strade senza fine, con distributori a distanze siderali uno dall’altro, colori che passano dal verde bruciato la marroncino autunnale, fino al rosso acceso e “fluo” del deserto australiano. Qui non si scherza, questo non è un gioco. Qui si parla di sopravvivenza estrema. Così se deciderete anche voi, come noi di Italian Dreamtime, di partire da Darwin in direzione Uluru (Ayers Rock per i coloni), assicuratevi di esserne in grado.
E non lo diciamo con superbia o arroganza, ma con la consapevolezza che qui non si può sottovalutare nulla.
Armatevi di un fuoristrada potente, perché le strade qui potrebbero esservi nemiche, e non per qualche chilometro, ma per centinaia e centinaia!
Portate sempre cinque litri di acqua in viaggio – delle vere e proprie taniche – e fate benzina ogni volta che vedete un distributore. Non viaggiate mai dopo il tramonto, non solo perché mandrie di animali potrebbero invadere la carreggiata alla visione delle vostre luci e procurarvi così un bello spavento nella migliore delle ipotesi, ma anche perché la maggior parte delle assicurazioni per le macchine a noleggio non coprono i danni causati dopo il tramonto!
Questo è tutto, ora possiamo partire.
Darwin è una città del nord, utile soprattutto per pianificare il viaggio verso il cuore dell’Australia: quella montagna magica chiamata Uluru.
Da qui sarà facile trovare tour operator che organizzano spedizioni, affittare macchine, mini-van, 4×4 e soprattutto fare nuove amicizie con altri esploratori zaino in spalla.
Il Northern Territory è una vasta area del continente che per lo più – nella parte più tropicale – offre sterminati e incontaminati parchi pieni di cascate, rocce meravigliose, tanto verde e molti – molti! – coccodrilli (dicono che nel NT ci siano più coccodrilli che persone). Su tutti il Kakadoo National Park e il Litchfield National Park.
Una volta superati questi due paradisi naturali, prima di arrivare ad Alice Springs (1600 chilometri più a sud, per chiarirci), non vi resta altro che farvi rapire dal meraviglioso quanto irruento cambiamento climatico e paesaggistico. Gli alberi si trasformano in rocce, gli animali spariscono, le città pure. Il silenzio sarà assordante. Provate a fermarvi nel bel mezzo dell’outback e chiudere gli occhi per un momento per capire di cosa stiamo parlando. Profumi e rumori che i vostri sensi non potevano nemmeno immaginare vi rapiranno per regalarvi una sensazione che mai e poi mai avreste potuto credere possibile nella vostra vita.
In seguito al vostro viaggio on the road nel bel mezzo del Red Center ci permettiamo di consigliarvi tre soste obbligatorie:
- una notte al Renner Springs Desert Inn – per vivere una notte nel mezzo dell’outback e per sentire tutti i suoni della natura che vi circonda;
- una sosta al Daly Waters Pub – un posto incredibile in mezzo al nulla dove bersi una birra e fare un bel bagno in piscina, e ovviamente lasciare anche un vostro ricordo (leave your mark!);
- una sosta alle Karlu Karlu (Devils Marbels) – conformazione rocciosa con impressionanti rocce di forma sferica che sembrano non appartenere al nostro pianeta.
Una volta arrivati ad Alice Springs non dovrete far altro che rilassarvi, per un giorno intero, e trattenere il respiro, come prima di una grande emozione, un grande salto… per poi lasciarvi trasportare e impressionare da quelle che sono le grandi attrazioni naturali dell’Australia.
Kings Canyon è semplicemente la gola più affascinante e impressionante di tutto il continente.
Kata Tjuta è sbalorditiva, unica per forma e colore, e addirittura – se rispettate le disposizioni imposte dalle tribù aborigene – percorribile a piedi attraverso un’escursione interna guidata da un ranger.
E poi ogni commento, ogni aggettivo sarebbe riduttivo per descrivere la magia e la forza che ha quella montagna sacra, quel monumento misterioso sospeso nel tempo che porta con sé segreti lontani che solo la cultura aborigena può trasmettere di persona in persona. Uluru e il suo mito. Leggenda gelosamente custodita di quei tempi in cui tutte le cose sono state create – il tempo del sogno – e per mezzo delle quali loro, gli aborigeni, sono stati scelti per custodirle. Il tempo del sogno, il “dreamtime”… Proprio la stessa parola che abbiamo scelto noi per raccontare le storie degli italiani che cercano il loro sogno qui, in Australia.
Molto Travel e poco Blogger. Condividere emozioni, sentimenti e sensazioni con le persone che amo. Questa è la mia missione.
Raccontare storie e luoghi a cuore aperto è quello che so fare meglio ed è quello che continuerò a fare, per sempre.