Il camminare è un’esperienza lenta e profonda che non conosce confini, permettendoci anche ogni volta di scoprire nuovi orizzonti. Attraversando montagne, valli, fiumi e grandi siti archeologici, ci immergiamo in un mondo fatto di colori, suoni e profumi. E oltre che riempirci di gioia e gratitudine, ci stimolano e ci sfidano alla continua ricerca di ciò che il mondo ha da offrire.
Nel mondo, esistono una varietà immensa di trekking, ad esempio: cammini che attraversano il deserto come il Wadi Rum in Giordania, sentieri antichi di oltre mille anni come il cammino degli 88 templi in Giappone. Altri, che conducono tra le vette più alte del mondo nelle regioni del Tibet e del Nepal. E infine esistono percorsi, che attraversano intere nazioni regalando costantemente uno stretto contatto con la cultura e le tradizioni del posto.
Ognuno di questi trekking, ci permette di sfidare il nostro corpo e la nostra mente, trasformando le viste che incontriamo nel mondo, in tesori da portare dentro di noi per sempre. Tra tutti questi però, ce ne sono cinque situati in diverse parti del mondo e che sono, tra i più lunghi e più difficili da intraprendere.
Great Himalaya Trail – Nepal
Il primo dei trekking è il Great Himalaya Trail. E permette di attraversare il Nepal, da est a ovest oltrepassando le grandi montagne dell’Himalaya. Questo tipo di percorso si estende per un totale di 1700 chilometri.
Il cammino è formato da una serie di reti di diversi sentieri, ed è composto da 10 sezioni (La sezione nel trekking è un modo per indicare un tratto specifico del percorso, che richiede un’attenzione maggiore della persona e può rappresentare un momento di sfida o di particolare interesse).
Tradizionalmente la prima parte di questi percorsi iniziano dalla citta di Ilam, situata nella zona orientale del Nepal vicino alla frontiera Indiana. Per poi terminare a Hilsa vicino alla frontiera con il Tibet.
Per percorrere interamente tutte le reti che lo compongono sono necessari all’incirca 150 giorni. Ma è possibile anche impiegare meno tempo considerando che il record mondiale è di soli 25 giorni e 4 ore, compiuto da Ryan Sandes e Ryno Griesel.
Il Trekking è diviso in tre settori: Eastern, Central e Western, ciascuna con caratteristiche e sfide uniche
- L’Eastern, attraversa l’Himalaya orientale, partendo dalla città di Ilam e attraversando il campo base di Kanchenjunga e il Makalu Barun National Park.
- La Central, attraversa l’Himalaya centrale, partendo dal campo base dell’Annapurna e attraversando il Mustang e il Manaslu Conservation Area.
- La sezione Western, attraversa l’Himalaya occidentale, partendo dal Parco Nazionale del Langtang e attraversando il Parco Nazionale di Sagarmatha (noto anche come il Parco Nazionale dell’Everest).
Il Sentiero Great Himalaya Trail è uno dei percorsi più difficili al mondo e richiede una buona preparazione fisica e mentale, nonché un’attrezzatura adeguata all’alpinismo.
Inoltre, il sentiero attraversa alcune delle regioni più remote e inospitali del mondo, dove le condizioni meteo possono essere estreme. E il rischio di valanghe e altre calamità naturali è sempre presente.
Pacific Creat Trail (PCT) – Stati Uniti
Il trekking del Pacific Crest Trail è uno dei cammini più difficili al mondo e tra i più famosi e spettacolari degli Stati Uniti. E si estende per oltre 4.286 chilometri.
Il percorso inizia a Campo, in California, vicino al confine tra gli Stati Uniti e il Messico. E termina a Manning Park, nella Columbia Britannica, in Canada. Il percorso attraversa tre stati: la California, l’Oregon e lo Stato di Washington, e passa attraverso alcune delle regioni più spettacolari del paese, tra cui la Sierra Nevada, il Deserto di Mojave e le Cascate del Pacifico.
Il Pacific Crest Trail venne inaugurato nel 1932 come percorso di escursionismo e di scoperta della natura. Ma nel corso degli anni è diventato un importante percorso di trekking, grazie anche al romanzo biografico “Wild di Cheryl Strayed”, attraendo così centinaia di escursionisti ogni anno.
Il percorso è diviso in 29 sezioni e alcune delle più difficili includono la Sierra Nevada, che può essere pericolosa a causa di valanghe e di temperature estreme e la sezione dell’Oregon, che ne attraversa il deserto e può essere impegnativa a causa della scarsità di acqua.
Il punto più alto del Pacific Crest Trail e di 4421 metri e si trova nel Monte Whitney, in California.
Nonostante le difficoltà, il Pacific Crest Trail offre ai visitatori una vista mozzafiato sui panorami del West americano, nonché l’opportunità di immergersi nella natura e nelle bellezze della vita selvaggia. Il percorso è diventato una meta ambita per gli escursionisti di tutto il mondo, che desiderano sfidare sé stessi, godersi la bellezza e la grandiosità delle montagne americane.
Te Araroa Trail – Nuova Zelanda
Il trekking Te Araroa Trail è considerato uno tra i più belli e impegnativi al mondo, con un livello di difficoltà molto alto.
È un percorso escursionistico a lunga distanza situato in Nuova Zelanda, che si estende per circa 3.000 chilometri da Cape Reinga nell’estremo nord, fino a Bluff nell’estremo sud del paese.
Il percorso attraversa una vasta gamma di paesaggi naturali, tra cui spiagge, foreste pluviali, vulcani attivi, valli, ghiacciai, fiordi e montagne. Il sentiero passa attraverso numerose aree protette, tra cui parchi nazionali, riserve naturali e foreste protette.
Già negli anni 70 emerse la volontà di creare un percorso escursionistico a lunga distanza che attraversava tutta la Nuova Zelanda. Ma è stato ufficialmente aperto nel dicembre 2011. Il percorso è diviso in 160 sezioni e la maggior parte di queste sono percorribili durante tutto l’anno. Ma alcune possono essere chiuse a causa delle condizioni meteo avverse o per problemi di accesso.
I mesi più gettonati per compiere questo percorso sono tra settembre e dicembre ovvero la stagione estiva. E sono necessari da 4 a 5 mesi per poterlo completare tutto.
Il sentiero delle Ande – Argentina
È conosciuto anche come la Ruta 40 ed è un lungo percorso escursionistico di circa 5000 chilometri. E segue la catena montuosa delle Ande, lungo il confine tra l’Argentina e Cile.
Si può percorrere in diversi modi: in bicicletta, in auto o in moto e anche a piedi.
Il percorso attraversa alcuni dei paesaggi naturali più spettacolari dell’America Latina, passando attraverso le Ande, le valli, le foreste e le pianure della regione. Lungo il percorso, i visitatori possono ammirare spettacolari paesaggi naturali, esplorare antiche rovine e incontrare le diverse culture delle comunità locali.
Il Sentiero delle Ande ha inizio nella città di La Quiaca, nella provincia di Jujuy. E si estende lungo tutto il confine occidentale dell’Argentina, attraversando numerose province come Salta, Catamarca, Mendoza e San Juan, terminando a Cabo Virgenes nella regione della Patagonia. Ma se si vuole proseguire si può raggiungere la città di Ushuaia, nella Tierra del Fuego.
Il Sentiero delle Ande è suddiviso in numerose sezioni che possono essere percorse singolarmente, a seconda dell’esperienza e della propria preparazione fisica.
Sentiero E1 – Da capo nord (Norvegia) a Portogallo di Capo Passero (Italia)
Il sentiero E1 è un percorso escursionistico che attraversa sette paesi Europei. Inizia da Capo Nord in Norvegia fino alla città di Capo passero in Sicilia, con una lunghezza totale di circa 8.000 chilometri.
Il percorso attraversa paesi come la Norvegia, Finlandia, Svezia, Danimarca, Germania, Svizzera e Italia dividendosi così in 158 sezioni attraversando diversi paesaggi, tra cui montagne, fiordi, foreste, laghi e fiumi.
Dopo la seconda guerra mondiale, ci furono diversi sforzi per riuscire a collegare i diversi sentieri escursionistici nazionali esistenti, per crearne uno a livello internazionale avvicinando cosi le varie nazioni Europee.
Nel 1969, questi sforzi culminarono finalmente nella fondazione della European Hiking Association (ERA) e nel progetto di collegare tutti i paesi europei con i loro siti storici e naturali più noti e interessanti attraverso sei percorsi transfrontalieri a lunga distanza.
Tuttavia L’E1 non è ancora stato completato totalmente in Italia, difatti il percorso conduce fino a Fortino in Campagna. E in Sicilia è stato finora realizzato un breve tratto di percorso nella zona dell’Etna, ma i restanti tratti sono ancora in fase di pianificazione.