Un indovino mi disse, il libro di Tiziano Terzani

“Sarei dovuto morire quell’anno e invece sono rinato” – È il 1976 a Hong Kong quando un indovino predisse a Tiziano Terzani che nel 1993 morirà. Se in quell’anno prenderà, un qualsiasi aereo. Inizialmente scettico non da importanza alla profezia e se ne dimentica; finché non si avvicina l’anno previsto. Vivendo in Asia ormai già da molti anni, decide di non scontrarsi alla premonizione fatta ma bensì di accettarla e di viverla come la cultura orientale gli ha insegnato a fare. Ovvero piegandosi ad essa. “Un indovino mi disse” racconta di come la nostra percezione e l’idea stessa della vita possano cambiare a seguito di una deviazione su un percorso già conosciuto. Tiziano Terzani vive e descrive l’avventura attraverso i confini dell’Asia, tornando poi in Europa da Bangkok a Firenze in treno, in quello che lui stesso ha definito ” l’anno migliore della sua vita”.

Chi era Tiziano Terzani

Tiziano Terzani è stato un celebre giornalista e scrittore italiano, che ha viaggiato per gran parte della sua vita. Ha scritto numerosi libri spesso descrivendo il viaggio come un’esperienza di crescita personale e spirituale, permettendo ai viaggiatori di esplorare e conoscere sé stessi e il mondo che li circonda.

Terzani come sempre rappresenta la voce fuori dal coro in molti contesti. È un’anima ribelle che affronta più volte il concetto del progresso e della globalizzazione, mostrando spesso l’Asia antica come un luogo che deve essere conosciuto, prima, che perda completamente la sua identità. Imitando l’occidente.

Tiziano Terzani sottolinea l’importanza del viaggiare lentamente e di immergersi completamente nella cultura e nelle tradizioni dei luoghi visitati; promuovendo cosi un approccio al viaggio basato sulla curiosità, l’apertura mentale e l’umiltà, incoraggiando così i viaggiatori a rimanere sempre aperti alla possibilità di imparare e scoprire qualcosa di nuovo.

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Tiziano Terzani in India

Un indovino mi disse, di cosa parla

“Era una gioia lasciar scorrere il tempo, senza angoscia. Lentamente mi accorgevo di ritrovare il gusto del viaggiare e il piacere di lasciarsi andare ai posti e alla gente.”

Terzani Inizialmente considera la profezia come una maledizione, questa di fatto, lo avrebbe portato a compiere un passo fuori dal mondo che lui stesso definiva “reale”. Ovvero un mondo dietro gli incontri con avvocati, ambasciatori, presidenti…  E più semplicemente una realtà costruita sulla propria routine, dettate dal continuo correre, dallo scrivere i fatti del mondo e dal lavoro.

Ma la curiosità di affidare il proprio futuro nelle mani di altri lo spinge a compiere questo passo verso l’ignoto, decidendo cosi, di seguire la profezia di questo anziano cinese fatta anni prima ad Hong Kong.

Il libro non è un romanzo ma bensì un reportage di viaggio che invita ad assaporare la vita in maniera lenta ed autentica, creando un vero legame con l’ambiente e le persone. Calandosi poi, poco a poco nella loro quotidianità.

Terzani difatti, attraverso le sue parole racconta della sua vita e dei suoi spostamenti via terra, attraversando paesi come il Laos, Birmania, Thailandia, Malesia, Cambogia, Vietnam e Indonesia. Raccontando anche dello spettacolare viaggio dalla Thailandia fino in Italia, partendo da Bangkok a Firenze in treno. Passando il sud-est asiatico e attraversando la Cina e la Mongolia, fino a giungere poi in Russia e infine Europa. Per tornare nuovamente in Asia grazie una nave mercantile che trasportava container.

Le tematiche del libro

“Le buone occasioni della vita si presentano sempre, il problema è quello di saperle riconoscere.”

Nel libro non solo si accenna alla tematica del viaggio, ma bensì vengono affrontati diversi temi quali ad esempio la politica, il cambiamento culturale dei paesi Asiatici, la corruzione della società che sempre più prende passo e l’esperienza del cambiamento interiore con le sue domande universali sulla vita e sulla morte.

Viene anche incentivata la ricerca verso l’armonia, non solo cercandola fuori noi stessi e nel nostro ambiente ma in un profondo viaggio interiore, alimentando la necessita di creare un legame con la natura e l’essere umano.

Una ricerca verso l’equilibrio nella vita, che spinge a esplorare i terreni ignoti del mondo e della propria persona, aprendoci a qualcosa di più immenso di quanto mai immaginato.

Il libro e altri suoi capolavori nonostante il tempo, rimangono un’immensa fonte di ispirazione per molti viaggiatori moderni alcuni dei quali, sono stati affascinati e illuminati dall’esperienza di Tiziano Terzani. E hanno deciso di lasciare tutto per dedicarsi ad un viaggio lento intorno al mondo, scoprendo così la bellezza della vita e della natura, in un viaggio non solo esterno ma anche dentro loro stessi.

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