A pochi chilometri da Brindisi in Puglia, si trova Mesagne, una cittadina molto graziosa che ha alle spalle una lunga storia.
Un po’ di storia
Fondata dai Messapi, un’antica tribù iapigia che nel passato occupava buona parte dell’attuale Salento, fu, durante il periodo romano, un’importante centro strategico per la sua posizione sull’Appia Antica.

Il piccolo borgo si ampliò successivamente tra Cinquecento e Seicento e l’abitato si arricchì di numerose opere architettoniche in stile barocco che possiamo ancora oggi ammirare.
Cosa vedere
Il castello

Il Castello di Mesagne si trova a pochi passi dalla secentesca Porta Grande.
Il nucleo originario del castello, risalente all’XI o al XII secolo, venne distrutto insieme a tutto il paese dai Saraceni nel 1254. Venne ricostruito qualche anno più tardi e subì notevoli lavori di rimaneggiamento durante il ‘600.
In questo periodo venne costruito il torrione in stile normanno e anche il loggiato.
Nei secoli successivi il castello perse la sua funzione difensiva e divenne un palazzo signorile, di cui ancora oggi si conservano gli affreschi nelle varie stanze.
Dal 1999 le sale del castello sono occupate dal Museo Archeologico Ugo Granafei.

Adesso il castello è il più importante polo multifunzionale della città di Mesagne.
Chiesa di Sant’Anna

Questa chiesa venne costruita tra il 1683 e il 1699 a seguito di un voto a Sant’Anna che fece Vittoria Capano, vedova del principe Niccolò de Angelis per la guarigione del figlio Carmine.
La facciata, in tufo leccese, è uno degli esempi più belli di barocco pugliese.
Chiesa Madre

La facciata della Chiesa Madre è un altro esempio di puro stile barocco
In passato chiesa angioina, fu ricostruita nel 1653 su progetto di Francesco Capodieci ed assunse forme barocche.
Se fai attenzione nella facciata puoi anche riconoscere lo stemma cittadino.
Il centro storico
Il centro di Mesagne ha una forma molto particolare!
La forma a cuore è dovuta alle antiche mura di fortificazione della città.

Passeggiando senza una meta tra i suoi vicoli e le sue piazze si possono incontrare tante botteghe caratteristiche, bei ristorantini e dei bellissimi scorci tutti da fotografare.
Proprio nell’attuale centro storico si sviluppava anche l’antico abitato iapigio. Qui, in piccole capanne vivevano intere famiglie di cacciatori, contadini e pastori e veniva prodotto tutto l’occorrente che serviva allora per vivere, come armi e vasellame.
Avevano anche una particolare tradizione funeraria: innalzavano stele antropomorfe in onore dei defunti di alto rango.
Adesso, nel centro storico ci sono alcune aree dove è possibile vedere alcuni resti sia dell’abitato iapigio che di quello romano, fino ad arrivare all’abitato medievale.
In Via di Castello c’è anche un’interessante necropoli da poter visitare. Ci sono 6 tombe di età messapica scavate nella terra, rivestite da lastroni di calcare e con le pareti interne dipinta.
Tutti i corredi delle tombe adesso sono nel Museo Ugo Granafei.
Non troverai le tombe proprio su Via di Castello ma all’interno di un ristorante. Chiedi sempre al proprietario il permesso di curiosare.
Continuando a camminare per Mesagne ci si può imbattere in un vero e proprio mare! Un’intera via è decorata con dei murales a tema marino sul pavimento. Un bel posto dove scattare qualche foto.

Dove mangiare
Osteria del Leone
Un piccolo gioiello nel cuore di Mesagne.
Di questo ristorante ho apprezzato tutto, a partire dall’arredamento colorato e raffinato ai piatti, semplici con ricercatezza.

Qui viene ancora rispettata la tradizione del sopratavola, un piatto di verdure crude da gustare prima del pasto. Da prova anche il liquore all’alloro usato come digestivo.
Ristorante Da Dario
Un piccolo ristorante accogliente nel cuore della cittadina.
Qui la tradizione del tipico cibo pugliese si sposa con la raffinatezza dei piatti.

Anche il cestino di pane è raffinato, con pane e tarallini di produzione propria.
Osteria Antico Forno
Qui la tradizione la fa da padrone, ad iniziare dagli arredi e per finire ai piatti.

Un posto dove gustare i veri sapori pugliesi, come le pettole, pallottole di pasta lievitata fritta, le polpette di pane, la crema cacio e pepe con le patate e il crostone di pane con pesto di rapa e stracciatella
Sono Stefania Manfredi, calabrese di nascita e romana di adozione.
Il mio blog Stamping the world nasce nel 2015 per dare spazio alle due mie grandi passioni, il viaggio e la scrittura. Viaggio in modo autonomo e low cost prediligendo posti poco conosciuti