Se un giorno decidete di venire fin quaggiù in macchina da casa vostra per vedere solamente il parco del Krka, sappiate che non siete pazzi.
Sobbarcarsi un viaggio più o meno lungo per questo parco sarà una delle esperienze naturalistiche più belle della vostra vita. E’ uno dei due parchi nazionali più famosi di tutta la Croazia nonchè il più bello.
Venire fin qui vale il prezzo del biglietto, tutte le ore di viaggio e non solo. Si trova più o meno alla stessa latitudine di Ancona e a pochi chilometri di Sibenik.
Come visitare il parco del Krka
Il parco del Krka si trova a 88 chilometri e ad un’ora di auto circa da Zara, città che abbiamo usato come base per 5 notti, dopo una prima notte a Rijeka.
Zara ci siamo mossi un po’ in giro per la Dalmazia ed è stata proprio una scelta azzeccata stabilirci qui per poi muoversi in giro per la Croazia.
Il parco del Krka è facilmente raggiungibile in autostrada: seguite indicazioni per Spalato – Dubrovnik – Sibenik, uscite a Sibenik e, subito dopo il casello, al bivio andate a sinistra. Ci sono vari ingressi, il più comodo e più vicino è quello di Lozovac. Di fronte all’ingresso c’è un parcheggio gratuito, pagate il biglietto e poi prendete l’autobus.
Dopo una serie di tornanti e qualche vista sporadica sul panorama sottostante, arriverete ad un piazzale dove scenderete e potrete iniziare la vostra passeggiata tra gli alberi e le cascate di questo meraviglioso parco. Si parte tra alberi, piccoli ruscelletti e qualche cascatella. Il percorso si snoda tra passerelle di legno che seguono le cascate, quindi è abbastanza semplice perchè si va in discesa. Ammetto che la prima parte può sembrare noiosa, ma quando si fa sul serio, la bellezza del parco è disarmante e allo stesso tempo spiazzante.
Il punto clou di tutto il parco è la cascata Skradinski, o Skradinski Buk. Non potrete sbagliare perchè si trova in un punto molto affollato. La cascata è molto imponente, il salto finale è di circa quindici metri ed è il risultato di tutta l’acqua delle cascate precedenti. E’ una cascata molto scenica ma anche molto bella e pittoresca. Sembra quasi che Madre Natura abbia preso una tela e con tavolozza colorata e pennello l’abbia dipinta. Si potrebbe ammirare per ore senza annoiarsi, come fanno i critici d’arte davanti ad un quadro.
E’ consentito fare il bagno nell’acqua – fredda – ma fino ad un certo limite, un cordone di sicurezza delimita la fine della zona balneabile, questo per rimanere lontano dalla zona più pericolosa della cascata, quella del mulinello causato dal salto d’acqua. Il fondo è roccioso, quindi è vietatissimo tuffarsi ed è consigliabile portare scarpette o ciabattine. Davanti alla cascata e alla piscina naturale vi è un ampio giardino con degli alberi. Solitamente i visitatori dopo il bagno si fermano qui ad ammirare la cascata mentre consumano un pranzo o uno spuntino. Ci sono anche dei ristoranti, ma il mio consiglio è di portarsi via da casa dei panini, i prezzi non sono proprio economici.
Quando deciderete di tornare verso l’ingresso, dovrete percorrere verso l’alto la strada che vi porta verso il parcheggio dei bus. Premesso che sarà una strada diversa da quella già percorsa, vi consiglio di fermarvi ad ogni rampa per vedere come si sviluppano i salti d’acqua, ma soprattutto quando arriverete in alto e quasi alla fine del vostro percorso, all’altezza del mulino, avrete la possibilità di vedere tuttoil parco, col mulino a destra.Un panorama davvero unico e bellissimo. La differenza tra il punto più basso e il punto più alto del parco è di 242 metri di dislivello.
Questa è la parte più visitata e si percorre in 3-4 ore, considerando anche il bagno. Per i più curiosi, il parco offre delle valide alternative in battello: le visite alle varie fortezze medievali, al monastero del Santo Arcangelo o al sito archeologico di Burnum. Sono escursioni a pagamento che impegnano dalle due alle tre ore in più. Noi decidiamo di non visitarli e usciamo nel tardo pomeriggio per recarci verso Sibenik e vedere il suo centro storico.
Sibenik
Arrivare a Sibenik, conosciuta anche come Sebenico, e trovare quei palazzoni anonimi potrebbe farvi pensare “Ma perchè sono qui?”. Invece proseguite e puntate al centro storico e al porto. Scoprirete una città che saprà sorprendervi, una città dove l’influenza veneziana non c’è più ma si sente ancora.
Le vie si fanno strette e sono tutte un saliscendi con scorci meravigliosi tra piccoli negozi, ristoranti ma anche alcune case ancora abitate. Potete salire fino alla Fortezza di San Michele, dove se entrate potete godere di un magnifica vista dall’alto.
A pochi passi dal porto invece di trova la Cattedrale di San Giacomo.
Dopo aver passeggiato per le vie della città vi consiglio comunque un giro nella zona del porto, che è molto frequentata ma anche molto bella. La gente passeggia lungo la banchina, le barche a vela attendono il giorno successivo per ripartire e riprendere il mare, il sole tramonta e dipinge il cielo della baia di Sibenik.
Non è raro trovare italiani che con la barca a vela utilizzano il porto per ormeggairsi e la baia antistante la città per fare il bagno. Io il tramonto me lo godo da uno dei ristoranti che si affacciano sulla baia. Purtroppo la cena non è all’altezza della vista e di Sibenik. Peccato, sarà l’unico piccolissimo neo in tutto questo viaggio, ma non importa, oggi la giornata è stata decisamente memorabile.
Costi
Il biglietto d’ingresso al parco del Krka il costo è stato di 300 Kune in 4 – due adulti e due bambini, circa 40€ in tutto -. L’autobus che scende fino al parco è gratuito ma potete scendere anche a piedi tagliando in verticale mentre la strada con l’autobus scende tra molti tornanti. All’ingresso potete parlare in italiano e vi consegneranno una piantina del parco. Come detto la visita, fatta con calma, dura dalle tre alle quattro ore, solo per la parte delle cascate. Se dovete visitare Sibenik vi suggerisco di fare come noi e andare nel pomeriggio, oppure visitate tutto il parco e il giorno dopo la città. A questo punto vi suggerisco un alloggio proprio in città.
A Sibenik abbiamo mangiato in un ristorante fronte al porto. Forse siamo capitati nel ristorante sbagliato o il pesce viene fatto in maniera diversa. Il risotto col pesce era un risotto all’aglio con un po’ di calamari, gli spaghetti agli scampi erano con panna e gamberetti. Anche qui abbiamo speso relativamente poco, 35€ in 4 con bevande incluse.
Sono Veneto e sono cresciuto in quel di Caorle, un perla che si affaccia sull’Adriatico. Amo viaggiare con i miei inseparabili compagni di viaggio: la mia compagna e i nostri due figli. Mi organizzo e vivo i miei viaggi per poi raccontarli. Tornare a casa mi rende triste, ma per buttare via la tristezza mi preparo subito per organizzare il prossimo viaggio verso una nuova destinazione.