L’Africa, si sa, è il sogno di milioni di viaggiatori. E, a discapito della sua collocazione nel “Terzo
mondo”, una delle mete più costose. Vi siete mai chiesti il perché? La risposta è semplice, se vi recherete in una comodissima agenzia viaggi europea vi verranno proposti esclusivamente viaggi all-inclusive in meravigliosi lodges nel mezzo della savana, (per intenderci le tende extra lusso che si trovano all’interno delle riserve naturali) serviti e riveriti da personale locale sottopagato. È senz’altro comodo, ma alla fine cosa ci sarà rimasto dentro di questo meraviglioso paese se non l’ennesimo posto di lusso da postare sui social? Esiste un modo più autentico di vivere l’Africa? La risposta, per fortuna, è sì ed è anche molto più economica. Sono i viaggi-volontariato.
Dove cominciare
Esistono tantissime organizzazioni che a fronte di una quota (che include di solito vitto e alloggio)
offrono la possibilità di prendere parte a progetti ambientali o sociali. Ora vi starete chiedendo:
devo andare lì per lavorare come volontario e devo anche pagare? Sì, e per il semplice motivo che
la cifra che spenderete servirà a finanziare i progetti per i quali andrete a lavorare.
Acquistare i computer per poter fare lezione nelle scuole, comprare il cemento per la costruzione
delle fornaci, pagare lo staff o banalmente fare rifornimento di carburante per le Jeep che ci
porteranno attraverso la savana sono costi che possono essere coperti solo grazie ai volontari.
Senza i volontari non sarebbero neanche in grado di sostenere questi progetti di riqualifica
ambientale e sviluppo perchè il governo non li finanzia. Perciò una volta arrivati sul posto potremo
vedere concretamente dove va a finire il nostro denaro, e fidatevi la sensazione che ne deriva fa
davvero bene all’anima!
Con un terzo della cifra che spendereste optando per la formula turistica all-inclusive farete non
solo un viaggio, ma una vera e propria esperienza di vita, che arricchirà voi come persone e sarà
contemporaneamente utile alle popolazioni locali.
Una di queste organizzazioni è l’associazione Giraffe Ambassadors che ho utilizzato anche io per la mia esperienza di viaggio-volontariato.

Il mio Viaggio-Volontariato in Kenya
Il mio viaggio-volontariato si è svolto all’interno di una riserva naturale in Kenya – Soysambu
Conservancy – a nord della capitale Nairobi. È un’area protetta della savana situata nel bacino del
lago Elementeita ed è delimitata a sud dal famoso Sleeping Warrior, un rilievo montuoso che
ricorda il profilo di un guerriero Maasai disteso. Ogni giorno svolgevamo assieme ai ragazzi
keniani dello staff diverse attività rivolte alla salvaguardia del territorio, come ad esempio la
rimozione di trappole posizionate dai bracconieri o la raccolta di rifiuti di plastica nelle zone della
riserva limitrofe ai villaggi, oppure volte al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni
che nei villaggi ci vivono, come le lezioni di educazione ambientale ai bambini o la costruzione di
apposite fornaci nelle case per evitare che venga utilizzata troppa legna della riserva e per ridurre
il rischio di incendi accidentali.
Abbiamo macinato tantissimi chilometri in Jeep, fatto bird watching, fotografato e catalogato
giraffe, zebre, leoni, leopardi. Abbiamo contato i fenicotteri per monitorarne il numero della
popolazione, abbiamo chiamato i veterinari quando abbiamo trovato animali feriti, ci siamo lasciati
incantare dai paesaggi immensi, abbiamo imparato a riconoscere le impronte sul terreno per
cercare i leoni, abbiamo visto i cuccioli di ogni specie e ce ne siamo immancabilmente innamorati.
Abbiamo fatto gite al mare nel weekend, visitato il parco del Maasai Mara, visto con i nostri occhi i
luoghi che solo nei documentari avevamo visto. Abbiamo osservato le leonesse cacciare e
trionfare, uno spettacolo che ci ha tenuti con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto. Abbiamo visto
l’amore con cui le stesse, ormai sazie, strofinavano la loro testa contro quella dei loro cuccioli.
Negli occhi di tutti gli animali che abbiamo incontrato abbiamo visto la libertà, ed è la cosa che
più di ogni altra ci ha fatto battere il cuore ed emozionare.

Dove ho soggiornato
Ho vissuto per un mese in una casetta di poche stanze nel mezzo del nulla, circondata da una
natura intatta, piena di vita, maestosa. Lì ti rendi conto di come doveva essere la terra milioni di
anni fa, quando ancora l’uomo non era in grado di lasciare le proprie tracce e modificare il
territorio. È rimasto tutto com’era. Gli alberi, le rocce, i laghi, sono testimoni silenziosi di un tempo
che trascorre lento e spensierato.
Durante la mia permanenza in Kenya, nella riserva, i problemi del mondo sembravano così lontani e superflui. La guerra, le malattie, sparivano di fronte ad albe e tramonti, di fronte allo stupore di vedere una giraffa camminare nella tua direzione, o a una zebra alzare lo sguardo attento al tuo passaggio.
In Africa ho trovato sorrisi sinceri, di persone felici nonostante tutto, anzi nonostante niente. Non c’è sempre la luce, a volte finisce l’acqua, non c’é il frigorifero, nè la tv. I ragazzi guadagnano quello che basta, non di più. Eppure nessuno è arrabbiato, nessuno si lamenta, non ho mai visto lo stress rovinare le espressioni dei loro visi. Ho trovato sorrisi quotidiani, ho trovato persone in grado di risolvere i problemi senza per questo farne una tragedia, ho imparato che quando non hai niente la vita va avanti lo stesso, e va anche meglio.

Conclusione
Il titolo di questo blog, Nonsoloturisti, mi è piaciuto fin dal primo momento perché spinge a porsi
una domanda: se non sono (o non voglio essere) solo un turista, allora cos’altro potrei essere? Un
viaggiatore, senz’altro. Uno che il posto non lo visita, ma lo vive. Ma paesi come l’Africa possono
fare ancora di più, ti offrono l’opportunità di essere un viaggiatore utile. Utile nei confronti
dell’ambiente, delle popolazioni e, non in ultimo, utile a ritrovare la dimensione più intima e
genuina di sè stessi.

I viaggi, la natura, gli animali, il mare. Se dovessi descrivermi inizierei così, con la mie passioni. Ho studiato, vissuto e lavorato come infermiera fra Milano e la Germania, ma da un pò di tempo ho deciso di dedicare più tempo a me stessa e a quello che mi fa stare bene. Raccontare e condividere le mie esperienze di viaggio spero possa diventare un giorno, oltre che un piacere, un vero e proprio lavoro, e sopratutto che possa essere utile agli altri!