Mi potete dire che Oxford street e Regent’s street siano in assoluto le due vie più importanti di Londra, per lo shopping, i negozi, le luci di Natale o per i turisti. Poco importa, per me la via più importante e più bella di Londra rimane una e una sola: Camden High street. Il gergo popolare ormai ha fuso la strada con il noto quartiere di Camden Town, e spesso viene chiamata semplicemente Camden.
Si può dire che la via inizi dalla fermata di Camden Town station e si estenda verso nord fino a Camden Lock, un luogo che mi ha sorpreso e che non avevo visitato nella mia precedente visita londinese.
Camden Town, anche a distanza di tredici anni dalla prima volta, emana sempre quell’aura di anticonformismo e a volte indifferenza verso tutto ciò che è normale per noi comuni mortali, mentre sei normale se sei fuori dagli schemi. Questo almeno è quello che mi pare di vedere.
Uscire dalla metro e come prima cosa incontrare due ragazzi in camicia che sostengono un cartello con scritto “Tatoo” è il biglietto da visita di questa strada. Forse Camden non è poi così cambiata, penso. E allora, camminando piano piano scruto per prima cosa i vari negozi se ci sono ancora due cose che avevo visto tempo indietro. Si vendono dai più classici souvenir, alle cover per cellulare in legno alle mitiche, e ormai sorpassate in Italia, scarpe Buffalo – ve le ricordate? Scarpe nere con la zeppa alta di circa dieci centimetri – qui ancora in voga. Ogni tanto sfreccia qualche double decker rosso e qualche taxi nero, a ricordarmi che Londra, quella dei giorni nostri, è ancora viva e poco distante.
La visita prosegue. Non ci entriamo, ma mi metto proprio all’ingresso del Camden Market, dove continuo a cercare tra le magliette da calcio delle squadre e tra i pantaloni in pelle. Niente, neanche qui non ci sono. Che cosa cerco? Per anni Camden Town è stata simbolo della trasgressione e del proibito, anche quello per legge. Ed è proprio quello che cerco, ma solo per curiosità. Ricordo che durante la mia prima visita, c’erano delle bancarelle che vendevano, oltre alle solite cose, anche dei chupa chupa alla marijuana e dei funghetti allucinogeni, bellamente indicati da un cartellino con tanto di prezzo per quantità. Oggi non vedo niente di tutto ciò. La cosa magari viene fatta passare sotto banco, ma fino a una decade prima tutto veniva fatto alla luce del sole. Forse è stata data una stretta. Ok la trasgressione, ma entro certi limiti.
Mentre continuo a cercare tra i venditori, mi passano a fianco gli edifici colorati e decorati con scarpe giganti e draghi. Ragazzi di circa vent’anni in camicia a quadri, con pantaloni in pelle e capelli colorati di fucsia, verde o blu si aggirano con bottiglie di birra per la strada. Non mi accorgo che siamo arrivati a Camden Lock, una zona che prende il suo nome dalle chiuse situate nel Regent’s Canal.
Tra le perplessità di andare a vedere cosa ci sia e proseguire oltre, ci accorgiamo che dal punto dove ci troviamo sembra di vedere delle casette di legno dove fanno un po’ di tutto. Il fumo che esce ci stimola l’appetito e allora decidiamo di scendere. L’area sorge ai piedi di quella che una volta doveva essere una vecchia fabbrica abbandonata.
In questa enorme piazza, si danno appuntamento ogni giorno le cucine provenienti da tutto il mondo: Arabia, Messico, Etiopia, Italia, Colombia, Cina, Giappone, India e molti altri. Se volete mangiare qualcosa di particolare, siete nel posto giusto. Basta semplicemente trovare la bancarella che fa per voi, ordinare e gustare i cibi cucinati secondo le tradizioni locali.
La South Bank
Oltre alla visita a Camden Town, c’è un’ulteriore zona che vi consiglio di visitare. Accompagnati da una nostra amica che vive a Londra da circa una decina d’anni, partiamo dalla Cattedrale di San Paolo, famosa per aver unito in Matrimonio Lady Diana e il Principe Carlo nel 1981. Si trova nella zona della City, una zona che reputo bruttina, in quanto dedita agli affari e per lo più popolata da uomini perennemente di fretta vestiti in giacca e cravatta.
La cattedrale è a dir poco immensa, e mi ha colpito molto più di Westminster. Lasciandoci alle spalle la Cattedrale e scendendo verso il Tamigi, si arriva fino al Millennium Bridge, un ponte pedonale terminato nel 2000 ma che fu oggetto di aspre critiche e ribattezzato “ponte instabile” per le forti vibrazioni dovute al passaggio della gente. Oggi di tali vibrazioni non c’è traccia, ma la vista che si gode dalla fine del ponte crea l’illusione di finire dentro la cupola della cattedrale al termine della passeggiata.
Scesi dal ponte si percorre la South Bank, la riva sud del Tamigi una bellissima zona panoramica con vista sulla city. Da qui a piedi si raggiunge il Tower bridge e deve il suo nome all’antistante Torre di Londra. La passeggiata dal Millennium al Tower si snoda in circa un’ora, molto di più se fate tappa in qualcuno dei molti bar che si trovano lungo il percorso. La strada che costeggia il Tamigi non è sempre lungo la riva, a volte rientra e regala alcuni scorci che mi ricordano le atmosfere di Jack lo Squartatore. L’orario migliore è dopo il tramonto, quando si accendono le luci che illuminano, la city, il Tower e la South Bank.
La zona è molto popolata da persone di tutte le età che per varie ragioni si recano qui. Inutile parlarvi del Tower bridge o della city, quello che salta all’occhio, una volta attraversato il ponte apribile, è che dalla South Bank si alza imperioso The Shard, l’edificio costruito da Renzo Piano, una grattacielo di vetro alto 310 metri che sembra arrampicarsi nel cielo londinese.
Una cosa invidio: il municipio del comune di Londra si trova proprio qui con vista sul Tamigi, Tower bridge e torre di Londra. Con una vista del genere, chiunque andrebbe al lavoro col sorriso.
Sono Veneto e sono cresciuto in quel di Caorle, un perla che si affaccia sull’Adriatico. Amo viaggiare con i miei inseparabili compagni di viaggio: la mia compagna e i nostri due figli. Mi organizzo e vivo i miei viaggi per poi raccontarli. Tornare a casa mi rende triste, ma per buttare via la tristezza mi preparo subito per organizzare il prossimo viaggio verso una nuova destinazione.
Amo Londra! Camden Town è un gioiello, un mondo a sè, un’esplosione di colore e vivacità!
E South Bank è un percorso suggestivo 🙂
Le foto sono bellissime, Londra è Londra!
Ci sono tanti angoli di Londra da vedere ma non si può non visitare Camden!
Grazie x le foto! Sono contento che ti piacciano! 🙂