Alla scoperta di Jericoacoara e dei suoi dintorni (Brasile – 7a tappa)

Alle 9.30, puntuale, si presenta Jijù, la nostra guida in buggy! Il viaggio in buggy è sicuramente un’esperienza da fare. Questo piccolo mezzo si arrampica ovunque e i salti tra le dune sono molto divertenti sebbene qui non si possano praticare i percorsi “con emoçao” che è invece possibile sperimentare, così ci hanno detto, nei dintorni di Natal.

 La prima tappa del nostro tragitto è il paese di pescatori di Preà: Jijù ci spiega che 30 anni fa Jericoacoara era esattamente come questo paese, poche case di pescatori intorno ad una piccola piazza principale. Proseguiamo fermandoci a visitare una struttura in cui, alcuni uomini, lavorano la manioca. Ci colpiscono i macchianari in legno e la cura con la quale ogni passaggio produttivo viene seguito. Un vero esempio di “artigianato alimentare”!

Un paesaggio incredibile ci attende invece a Barrinha. Le dune mobili si spostano in mezzo ad una foresta di palme tanto che è possibile vedere palme ricoperte dalla sabbia fino alla punta. La guida ci spiega che il forte vento sposta queste dune che man mano vanno a ricoprire altre palme lasciando scoperte le precedenti. Tra queste dune inoltre si sono formati piccoli laghetti di acqua piovana il cui azzurro spicca tra il bianco della sabbia (un effetto che ritroveremo, ovviamente in maniera molto più estesa, nei Lençois Maranhenses).

In cima a queste dune Cesco riesce ad esrimere a parole quello che penso da quando sono arrivata qui in Brasile ogni volta che alzo gli occhi verso l’alto: “qui in Brasile c’è un sacco di cielo!”. Sembra di poterlo toccare, è immenso e le nuvole sembrano disegnate.

Ma questa giornata riserva anche un aspetto ludico: arrivati al bellissimo lago Coraçao, un lago di acqua dolce, decidiamo di approfittare della possibilità di lanciarci con le tavole di legno dalla cima della duna per scivolare dritti nell’acqua. Una bella dose di adrenalina che scarichiamo con un lungo bagno tra le acque trasparenti del lago. Arriviamo poi all’ultima tappa del nostro giro, il lago Paraiso.

Dopo aver camminato per circa quindici  minuti tra le acque basse della riva del lago giungiamo una piccola spiaggetta attrezzata dove ci dedichiamo un paio d’ore al relax e al sole! Il ritorno dalla spiaggetta al buggy lo facciamo con una barca a vela che funge da navetta. Decidiamo poi di farci lasciare dal buggy in cima al sentiero che conduce alla Pedra Forada e di proseguire a piedi. Altro tipo di panorama: qui si cammina attraverso massi e scogli costeggiando il mare. Dopo circa mezz’ora a piedi arriviamo alla Pedra Furada che sinceramente a me lascia un po’ delusa perché posso dire di averne viste di più grandi e belle. Un’altra mezz’ora di camminata e raggiungiamo Jericoacoara giusto in tempo per raggiungere la famosa duna Por do Sol, ovvero la “duna del tramonto”. Accade infatti che, al termine di ogni pomeriggio, le persone salgono sulla duna situata sulla spiaggia principale di Jeri per godere dei meravigliosi tramonti che questo posto offre. Ed effettivamente lo spettacolo del tramonto qui è imperdibile.

Rientro in pousada e poi cena in un ristorante, Jerisampa, situato in una delle traverse che collegano la nostra via a quella principale. Io mi lascio tentare da un risotto ma l’idea non risulta delle migliori. Meglio puntare sulla carne e sul pesce da queste parti! Anche questa sera optiamo per una caipirinha in uno dei tanti locali vicini alla spiaggia.

L’intenzione di oggi è quella di goderci il relax di Jericoacoara e di passare il tempo tra spiaggia e camminate qui intorno ma purtroppo, appena svegli, ci attende una brutta sorpresa: piove. Mary e Gianni ci dicono che ad agosto è davvero raro che qui piova, motivo per cui non stentiamo a definirci, in questo frangente, davvero sfortunati.  Dopo la colazione io decido di fare comunque un giro per il paese per comprarmi quelle due o tre cosette che avevo visto in giro.

Cesco ed io facciamo poi anche una tappa in agenzia di viaggi (Jeri Info Tour) per cercare di acquistare un volo da Sao Luis a Salvador de Bahia. Infatti, giunta a questo punto del viaggio, ho raccolto molte informazioni sulle diverse località del Brasile e in molti mi hanno detto che è un peccato non essere state a Morro De Sao Paulo, un’isola davanti a Salvador. Così, considerato che saremmo arrivati a Sao Luis con qualche giorno di anticipo sulla tabella di marcia, abbiamo deciso di non prendere il volo diretto per Rio ma di fare tappa intermedia a Salvador per traghettarci a Morro. Purtroppo il volo è sì disponibile, ma è fuori uso la macchina per pagare con la carta di credito e noi non abbiamo più abbastanza contanti per pagare tutto. Il problema a Jericoacoara è proprio questo: non ci sono bancomat per prelevare e questo può risultare un inconveniente, proprio come lo è stato per noi.

Per la cena scegliamo il ristorante Leonardo Da Vinci nella rua centrale. Mangiamo abbastanza bene anche se, considerati i prezzi un po’ più alti rispetto agli altri posti, ci saremmo aspettati qualcosa di più. Decidiamo poi di prendere  qualcosa da bere al Cafè do Brasil e di ritirarci poi in pousada, ignari del fatto che proprio quella sera ci fosse una bellissima festa alla Casa do Forrò che poi si è spostata davanti alla nostra pousada, al Mama Africa. Questi due, Casa do Forrò e Mama Africa, sono infatti i principali locali di Jerì anche se è necessario tenere presente che le serate iniziano molto tardi.

 

Dove si trova Jericoacoara?

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