Val di Fiemme: il paesaggio del Trentino non si esaurisce mai

Tutti i viaggiatori che adorano andare in montagna dovrebbero recarsi almeno una volta in Trentino, regione che non esaurisce le sue attrattive nel paesaggio, sebbene si possa definire incredibile, bensì offre tante attività legate alla storia di questo territorio di confine, facilmente raggiungibile dal Veneto e dall’Austria e perciò molto richiesto da turisti stranieri.

Mi ha sempre incuriosito la storia di Bolzano, che fa parte della regione storica del Tirolo e conserva le tracce di culture molto diverse quali quella ladina, tedesca e italiana. Non bisogna stupirsi di vedere la toponomastica bilingue in questa zona, mentre in montagna sono del tutto mancanti i segnali in italiano.

Per esplorare con calma i dintorni ho fatto affidamento sui consigli dell’Hotel Bellamonte in Val di Fiemme, un albergo 4 stelle che vanta una vista spettacolare sulle Pale di San Martino, l’altopiano più suggestivo e più riconoscibile fra i molti gioielli naturali della zona.

Ho deciso di condividere la mia esperienza e di suggerire cosa vedere in Trentino, cominciando il percorso da Bolzano, città cosmopolita e ricca di cultura.

Val di Fiemme, Trentino

Bolzano, il gusto della cultura

È sufficiente fare una passeggiata in centro per essere sedotti dall’unicità di Bolzano: ho visto palazzi in stile Barocco, edifici impreziositi da facciate gotiche, opere risalenti all’architettura Razionalista degli anni Trenta, castelli medievali e chiese in stile gotico.

Il Duomo è, a mio parere, una delle attrattive più peculiari della città; oltre l’aspetto architettonico, questa chiesa merita una visita per il carillon di campane, il Glockenspiel, che esegue melodie diverse ogni sabato e domenica. È presente inoltre un Museo del Duomo che presenta un percorso storico-didattico sull’evoluzione di questa chiesa, costruita nel 1517.

Duomo di Bolzano, Trentino

Durante il mio viaggio ho visitato il Museo Archeologico dell’Alto Adige, rinomato perché ospita la mummia di Ötzi, detta anche mummia del Similaun, un reperto antropologico unico al mondo, poiché il corpo di questo essere umano si è conservato grazie alle condizioni climatiche del ghiacciaio nel quale è stato ritrovato.

Sono rimasto sorpreso quando ho scoperto che Ötzi è presumibilmente il primo essere umano tatuato di cui abbiamo conoscenza, una notizia davvero sensazionale.

Al mio ritorno a Predazzo, dove sorge il Bellamonte, ho deciso di proseguire il cammino dedicandomi all’area protetta più celebre della zona, il Parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino.

Quando visitare il Parco di Paneveggio

Il tratto distintivo del Parco di Paneveggio è l’eterogeneità dell’area, che include grandi vallate, una parte della Catena del Lagorai, ideale per chi pratica il trekking, e le celeberrime Pale di San Martino, altopiano che fa parte delle Dolomiti e che gli appassionati di alpinismo conoscono bene.

Sono attivi numerosi sentieri tematici per il turista che desidera visitare il Parco di Paneveggio, aperto sia d’inverno sia d’estate, tuttavia consiglio di consultare il sito ufficiale per pianificare con cura la visita.

Parco di Paneveggio, Trentino

La Val di Fiemme è da sempre una destinazione raccomandata a chi sente il bisogno di purificarsi e di cancellare ogni forma di stress, poiché qui l’aria pulita e il clima fresco sono garantiti dall’estensione dei boschi, che si ampliano anno dopo anno.

Al termine del mio soggiorno a Predazzo, ho realizzato che fare una vacanza immersi nella natura può essere un’esperienza profondamente differente in base alla località.

Pale di San Martino

Il Trentino dimostra di essere qualcosa di più di una meta per gli appassionati d’alta quota, perché qui le tradizioni secolari sono in perfetta armonia con le attività e i servizi concepiti per i turisti più esigenti.

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