A Sud di Tarvisio, nella Val del Rio del Lago, a 900 m, sorge il paese Cave del Predil (Rabil in friulano, Raibl in tedesco, Rabelj in sloveno), in un territorio che è passato sotto la dominazione di più popolazioni ed è stato un punto logistico molto importante da un punto di vista geografico, storico e culturale.


Questo paese è legato alla storia delle sue Miniere di Zinco e Piombo, in funzione fino al 1991, dando lavoro a 1300 minatori, ed il paese, al massimo della prosperità delle Miniere, contava una popolazione di 5000 persone, quasi tutte appartenenti alle famiglie dei minatori.
Questo piccolo borgo minerario è collegato alla Slovenia tramite l’antico passo del Predil (1165m), ma NON solo…….

Infatti la Miniera è collegata, con la Slovenia, tramite una galleria sotterranea di fine ‘800 (non utilizzabile al Pubblico) che passa sotto il confine italiano, ed arriva a Bretto (Log pod Mangartom), ed è lunga quasi 5 chilometri!
Inizia sotto la Miniera a circa 250 metri, collegata con un ingegnoso ascensore idraulico dell’epoca (visitabile la cabina con i meccanismi).
Quando è stata costruita non c’era il confine attuale, essendo tutta la zona in dominio Austro Ungarico, ma successivamente alla seconda guerra mondiale, ci fu un cancello a metà della galleria per segnare il confine fra l’Italia e Jugoslavia e più tardi fra l’Italia e Slovenia.
Serviva inizialmente per drenare le acque sotterranee e poi utilizzata per portare i minatori Sloveni alla miniera (per evitare il passo del Predil, percorso a piedi) tramite un trenino elettrico rimasto in funzione fino al 1969.
“Purtroppo” è stata utilizzata dagli Austriaci anche per portare (di nascosto) le truppe durante la prima guerra mondiale per arrivare verso Caporetto…… anzichè transitare sul Passo del Predil che era sorvegliato dal Regio Esercito italiano che si era appostato sul monte Nero a 2245 m.
L’idea venne a un giovane ufficiale germanico, Erwin Rommel, al tempo ufficiale degli Alpen Korps lo stesso che nella seconda guerra mondiale era noto come la “volpe del deserto”.
Dopo la prima guerra mondiale
Nel 1919, dopo la Grande Guerra, la miniera di Raibl divenne proprietà dello Stato italiano con il nome di Cave del Predil e rimase in funzione per circa 70 anni, fino appunto al 1991.
Purtroppo non si possono scattare fotografie all’interno della miniera, e quindi non posso riportarne, ma comunque merita la visita, con tanto di caschetti forniti dal polo museale. Alcuni siti di fotografie nei link a fine articolo.
La visita delle ex-miniere dura un’oretta e si svolge a piedi ed in parte tramite un trenino elettrico molto suggestivo. Risulta essere il tutto molto interessante sia per gli adulti sia per i bambini/ragazzi. L’umidità è del 90%, la temperatura costante di 6 gradi. Le gallerie sono lunghissime e tantissime, se ne visitano (ovviamente) soltanto una parte.
C’è anche una camera che ospita la speleoterapia nelle ex miniere di Raibl-Cave del Predil (cordinata dall’Università di Udine) per i bambini asmatici (vedi link degli articoli di giornali).
Informazioni pratiche
Biglietti: interi 8€, bambini dai 7 ai 14 anni 6€, fra i 5 ed i 6 anni ingresso gratuito
Qualche foto all’esterno e prima di entrare nella Miniera


Molto bello anche il Lago del Predil (Lât di Rabil in friulano, Rajbeljsko Jezero in sloveno e Raibler See in tedesco) situato poco più a Sud di Cave del Predil.
Link utili
Polo Museale di Cave del Predil
“…una realtà particolare che unisce il Museo Storico Militare delle Alpi Giulie (MSM) al Parco internazionale geominerario (PIG), creato in seguito all’interruzione dell’attività estrattiva della miniera per renderla visitabile, al museo della tradizione mineraria, Miniera Lab (ML), che affianca l’esperienza della visita alla miniera con un percorso documentario che consente di comprenderne appieno la storia e le peculiarità…”
Galleria di Bretto:
Il confine nella montagna da ilpinguinoviaggiatore.it
La galleria di Bretto da cavedelpredil.it
La Galleria di Bretto (nel quadro della disfatta di Caporetto) da Istituto del Nastro Azzurro
Disfatta di Caporetto? Colpa del piombo e dello zinco! da Blog CHIMICA SPERIMENTALE di Paoloalbert
Speleoterapia:
da ilfriuli.it del 2 agosto 2018:
da messageroveneto del 10 settembre 2017;
“Asma e bronchiti, risultati promettenti dalla cura in miniera”
Foto varie
Alcune foto delle miniere e del paese, ed anche delle montagne vicine, ecc…. si possono visionare sui seguenti siti:
Galleria fotografica su cavedelpredil.it
Sono a nato a Mestre, vicino Venezia, dove abito e vivo con la mia famiglia. Amo viaggiare e soprattutto organizzare i miei viaggi, nei quali cerco sempre di combinare le esigenze familiari con quelle di assaporare gli aspetti più tipici del territorio.
Per la mia passione per i vini italiani (e non solo), ho conseguito il diploma Sommelier della FISAR di Venezia,
Lavoro nei sistemi informativi di una grande azienda di Elettrodomestici.
1 commento su “Alpi Giulie – Cave del Predil e le sue ex miniere, visita ideale per famiglie con bambini (sopra i 5 anni)”