Viaggiare a lungo, come affrontare i limiti del corpo e della mente

Il viaggio è da sempre considerato uno dei piaceri più grandi della vita, che ci regala esperienze profonde attraverso l’esplorazione del mondo. Oltre a ciò, viaggiare è anche un percorso che ci permette di far fiorire il nostro essere, aiutandoci ad apprendere nuove prospettive e a vivere la nostra vita più serenamente, imparando ad abbracciare la bellezza dell’ignoto. 

Tuttavia però, di fronte a questa profonda esperienza, può a volte sorgere un momento dove lo stesso amore che conserviamo per il viaggio, possa venirne a meno. E improvvisamente ci troviamo stanchi, privi di motivazione ed emotivamente instabili.

Viaggiando la nostra mente è spesso sottoposta a molti stimoli sensoriali e culturali che se non vi è successivamente un’adeguata elaborazione, possono risultare troppo intensi e creare conseguenze fisiche ed emotive.

Ogni esperienza di viaggio è accompagnata da un flusso continuo di suoni, sapori, nuovi paesaggi, e che provocano alla mente nuove sensazioni plasmandosi in noi, come un bagaglio emotivo.

Come nasce questo malessere in viaggio?

Questo tipo di fenomeno colpisce maggiormente i viaggiatori che esplorano il mondo da diverso tempo. E che senza un’adeguata metabolizzazione possono incorrere in diversi disagi, la quale spicca l’irascibilità, la mancanza di concentrazione, ansia e tensione.

Le cause scatenanti sono spesso soggettive, che possono variare da una mancanza di riposo, dalla mancanza di una routine che ci possa dare la percezione di una minima stabilità, oppure la causa può essere emotiva. Perché come ben sappiamo, il viaggiare non si limita alla sola esplorazione del mondo ma anche ad una ricerca profonda in noi stessi. E spesso, durante il nostro percorso sorgono emozioni e ricordi che a volte possiamo definire poco piacevoli.

Come ogni viaggiatore esperto sa, il ritorno a casa per esempio non significa mai la fine di un viaggio, quanto invece l’inizio di un percorso di elaborazione e riflessione dei ricordi. Una sorta di cammino personale che permette di diventare più consapevoli, sviluppando un senso più profondo della propria identità. 

Ma se non volessimo tornare alla nostra vita precedente, come lo possiamo affrontare in viaggio questo ostacolo?

Cosa fare per affrontare questo momento

Tornare alla propria stabilità aiuta di solito a metabolizzare più velocemente ogni fatto scatenante sorto durante il viaggio. Tuttavia esistono molte altre forme di interazione per il nostro essere. Non c’è un modo giusto o sbagliato, la sola cosa importante è cercare dentro di noi la causa scatenante per poi trovare la soluzione che ci porterà alla serenità.

Alcuni di questi modi alternativi possono essere:

Prendersi un po’ di riposo

Spesso non diamo la dovuta attenzione a questo dettaglio. Quando siamo emozionati e desiderosi di vivere tutto quello che possiamo incontrare nel nostro viaggio, la prima cosa che iniziamo a trascurare è proprio il riposo.

Essendo poi anche sottoposti a volte al jet lag, oppure a lunghi e continui spostamenti con mezzi non molto comodi, è chiaro che il nostro corpo potrebbe necessitare di un lieve riposo, recuperando le energie che gli mancano. Ogni spostamento ed ogni nuova esperienza che stiamo vivendo, ha di solito un notevole consumo di energia in noi, che se non viene poi riequilibrata può portare spesso ad essere confusi emotivamente oltre che ad un malessere interiore.

Stabilire una routine

La mancanza di una minima stabilita ha spesso svariate conseguenza sulla nostra mente che possono portare ad un accrescimento dello stress.

Di fatti una minima routine anche nei lunghi viaggi, è quasi necessaria perché ha modo di aiutarci a determinare e a raggiungere i nostri obbiettivi a lungo termine. E stabilisce un maggior controllo emotivo portandoci ad essere meno confusi e più emotivamente stabili.

Scrivere un diario

Un diario per esempio può essere un buon modo su cui iniziare, perché non sono di fatti pochi i viaggiatori che cercano la metabolizzazione dei loro pensieri e dei loro differenti stati d’animo attraverso la scrittura.

I benefici di tenere un diario non si limitano alla metabolizzazione dei propri pensieri, ma aiuta anche alla gestione delle nostre sensazioniliberandoci del peso emotivo che ci portiamo appresso. Favorisce inoltre l’auto esplorazione sviluppandone cosi una maggior consapevolezza di noi stessi. E infine, ci aiuta a riflettere trovando in base alle nostre esperienze e hai nostri desideri un senso di direzione della vita.

Conoscere i propri limiti fisici e mentali

È giusto prendersi il proprio tempo per analizzare nel profondo la nostra persona. E per valutare in che cosa non ci stiamo prestando la giusta attenzione.

I limiti sono fatti per essere superati poco alla volta, ma se esageriamo perché siamo inconsapevoli del nostro essere, allora vivremo momenti stressanti e di tensione che non faranno altro che condurci su una strada emotiva poco chiara.

Questi limiti li possiamo riconoscere prestando attenzione ai primi segnali del nostro corpo, che solitamente avvengono attraverso dei sintomi fisici. Oppure osservando e riconoscendo i nostri pensieri; ad esempio quando questi sono particolarmente negativi sono difatti un segnale che ciò che stiamo facendo, potrebbe essere contraria alla nostra persona.

Concedersi il giusto tempo

Rallentare un poco il ritmo della nostra vita, ci permette di ascoltarci più intensamente nel profondo. Difatti è una buona idea, riprendere una passione che si coltivava precedentemente perché è qualcosa che ci permette di rilassarci e di stare bene con noi stessi. Oppure, si possono coltivare delle nuove passioni che ci permettono di accrescere il nostro benessere e che ci possano aiutare a trovare il giusto equilibrio emotivo.

Alcune di queste pratiche possono essere la meditazione, lo yoga, o semplicemente il camminare stando a contatto nella natura. Difatti queste pratiche favoriscono la serenità ed una maggiore flessibilità emotiva e mentale, migliorando anche la consapevolezza che abbiamo di noi stessi.

Conclusione

Viaggiare è un’esperienza incredibile, che ci aiuta a trovare la nostra giusta direzione nella vita e nel nostro essere.

Tuttavia il mancato equilibrio nel nostro corpo e della mente, possono trasformare il viaggio in un’esperienza stancante, che ci privano della possibilità di godere a pieno degli attimi della vita.

A tutti, chi più chi meno può capitare di incorrere in questi momenti. Ma la cosa che più conta davvero, è solo quella di essere predisposti a comprendere nel profondo le cause scatenanti che possono portarci malessere. E infine attraverso la giusta pratica, riportare un po’ di equilibrio alla nostra vita, lasciando poi andare, ciò che non fa più parte di noi e della nostra crescita personale.

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