San Benedetto del Tronto: cosa vedere, dove mangiare il brodetto alla sambenedettese e vivere la città

Sono stato spesso nelle Marche, soprattutto lungo la splendida Riviera del Conero, ma non ero mai stato a San Benedetto del Tronto e per questo non sapevo bene cosa aspettarmi di preciso. Lo scorso agosto ho accolto con molto piacere l’invito per l’evento di Benedetto Brodetto, un’occasione imperdibile per assaporare la tradizione culinaria del brodetto alla sambenedettese (mai provato prima) e allo stesso tempo scoprire una città con tanta storia, arte e tradizioni.

La prima impressione della città

San Benedetto del Tronto mi ha colpito subito per la sua vivacità, complice anche il fatto che ad agosto la città è piena di vita. Sono arrivato proprio nel giorno di mercato e mi sono trovato subito immerso tra bancarelle di prodotti locali, artigianato e souvenir. Quello che però mi ha colpito più di tutto è stata la genuinità e l’amichevolezza delle persone: mentre bevevo un caffè al bar di fronte alla stazione, in attesa di fare il check-in al B&B, ho iniziato a chiacchierare con il vicino di tavolo del più e del meno come se fossimo vecchi amici.

San Benedetto del Tronto Mercato
San Benedetto del Tronto il mercato settimanale

Poco dopo sono arrivato al B&B, dove Alessandra, la proprietaria di A Casa del Pescatore, mi ha accolto con grande cordialità. Mi ha permesso di fare il check-in in anticipo e mi ha mostrato la mia stanza – o meglio, una vera e propria suite su due livelli della quale parlerò di seguito in questo post.

A casa del pescatore B&B
A casa del pescatore B&B

Il brodetto alla sambenedettese

Se c’è un piatto che racconta l’identità della città, è il brodetto alla sambenedettese, il motivo principale per il quale sono stato appunto invitato a San Benedetto. Non si tratta di una semplice zuppa di pesce, ma di una ricetta antica che unisce mare, tradizione e creatività: seppia, polpo, coda di rospo, scorfano, triglie, palombo, gattuccio e merluzzo, una sinfonia di sapori resa unica dall’uso di aceto (non industriale) e pomodori verdi, che donano al piatto un gusto inconfondibile.

Il brodetto alla Sambenedettese
Il brodetto alla Sambenedettese

La cucina di mare e le altre specialità

Il brodetto non è stato l’unico incontro felice a tavola. A San Benedetto la cucina di mare regna sovrana: ho provato cozze gratinate, fritto misto di paranza, la papalina, canocchie al forno e persino le olive all’ascolana di pesce, una vera sorpresa. A questi si aggiungono i grandi classici della cucina marchigiana, come i maccheroncini di Campofilone o i vincisgrassi. Ogni piatto è un racconto, ogni sapore parla del legame indissolubile della città con il mare.

Cucina Sambenedettese

Il piacere di vivere la città

Quello che ho apprezzato più di tutto, però, è stata l’atmosfera che si respira in città: le serate trascorse sul viale principale del centro storico, tra negozi illuminati, bar aperti fino a tardi e ristoranti pieni di vita, ma anche la sosta al pub Il Torrione in Piazza Sacconi, nel cuore del Paese Alto, dove il tempo sembra rallentare e ci si ritrova facilmente a chiacchierare con chiunque. Il locale ha anche un suo fascino storico, situato di fronte alla storica Torre dei Gualtieri, simbolo medievale della città che dal suo belvedere domina l’intero centro (la torre risale al XII–XIII secolo, ha pianta esagonale e oggi ospita eventi e mostre).

Indimenticabili anche i giri in bici, sia tra le vie del centro sia lungo il mare al tramonto, che porta al Museo d’Arte sul Mare, con sculture e murales a cielo aperto.

Arte, cultura e sorprese

Oltre alla cucina, San Benedetto custodisce un patrimonio culturale sorprendente.

Museo del Mare – Situato all’interno del porto, il Museo del Mare rappresenta il cuore pulsante della memoria marinara di San Benedetto del Tronto. Le sue sei sezioni accompagnano il visitatore in un affascinante percorso attraverso secoli di tradizioni legate al mare: dal Museo Ittico, con la sua ricca collezione di specie marine dell’Adriatico, alla Pinacoteca del Mare che custodisce opere d’arte ispirate alla vita marittima.

Particolarmente emozionante è la sezione dedicata alle antiche imbarcazioni da pesca, dove si possono ammirare modelli originali e ricostruzioni fedeli delle barche che hanno solcato queste acque per generazioni. Le anfore per trasportare il vino in barca testimoniano i commerci marittimi di epoca romana, mentre la ricca collezione di fotografie d’epoca racconta la quotidianità dei pescatori, le loro famiglie e l’evoluzione del porto dal XIX secolo ad oggi.

Un vero e proprio scrigno di memorie che permette di comprendere quanto profondamente il mare sia radicato nell’identità di questa città.

Casa del Vento – L’atelier dell’artista Marcello Sgattoni, un luogo poetico nel Paese Alto dove il vento diventa parte delle opere. Purtroppo la casa non è visitabile internamente ma vale la pena vederla anche solo da fuori.

Casa del Vento a San Benedetto del Tronto
Casa del Vento a San Benedetto del Tronto

Museo d’Arte sul Mare (MAM) – Una passeggiata, o in bici, sul molo sud, tra oltre 200 sculture e murales che trasformano il paesaggio in un museo a cielo aperto.

Il Faro – Simbolo iconico della città, il faro di San Benedetto del Tronto domina il porto e offre uno dei panorami più suggestivi della Riviera delle Palme. Costruito nel 1957, con i suoi 31 metri di altezza è visibile da chilometri di distanza e rappresenta un punto di riferimento sia per i naviganti che per i turisti che passeggiano sul lungomare.

il faro di San benedetto del Tronto

Statue e monumentiDal bronzo della “Retara”, dedicato alle donne che intrecciavano le reti, fino all’iconica scritta “Lavorare, lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare”, simbolo dello spirito libero della città. Nel centro storico si trovano diverse statue che rappresentano momenti significativi della storia locale: dalle sculture che celebrano la tradizione marinara a quelle che ricordano personaggi importanti della città, ogni opera racconta un pezzo della memoria collettiva sambenedettese.

Il fascino del Paese Alto

San Benedetto non è solo spiaggia e lungomare: vale la pena visitare il Paese Alto, il quartiere storico che domina la città dall’alto. In Piazza Sacconi si respira un’atmosfera d’altri tempi, tra la Torre dei Gualtieri – affettuosamente chiamata “Lu Campanò” – e la vista sula mare a 180 gradi.

Torre dei Gualtieri San Benedetto del Tronto
Vista mare da Torre dei Gualtieri San Benedetto del Tronto
Vista mare dalla Torre dei Gualtieri San Benedetto del Tronto

Qui si trovano anche due tappe che consiglio di prendere in considerazione: l’area archeologica della Villa Marittima, che conserva mosaici e affreschi di una dimora romana del I secolo a.C., e la Pinacoteca del Mare nel Palazzo Piacentini, custode di opere, fotografie e dello studiolo della poetessa Bice Piacentini.

Come arrivare a San Benedetto del Tronto

Arrivare a San Benedetto è semplice: gli aeroporti più vicini sono Ancona e Pescara, entrambi collegati in circa un’ora di treno alla città. Io sono atterrato a Pescara, da dove parte un comodo bus navetta (1.40 euro a tratta) dall’aeroporto alla stazione centrale, perfetta per proseguire il viaggio verso San Benedetto del Tronto. I treni da Pescara a San benedetto del Tronto sono frequenti, almeno due ogni ora.

Dove dormire: A Casa del Pescatore

Come accennato in precedenza, ti consiglio il bed and breakfast A Casa del Pescatore, situato proprio in centro città a due passi dalla stazione dei treni e dal viale principale con tutti i negozi e bar. Qui ho trovato un ambiente familiare, accogliente e curato nei dettagli, adatto anche ad ospitare fino a quattro persone se si alloggia nella suite come la mia, che al piano terra ha il bagno e cucina, al piano superiore la camera da letto.

Ogni dettaglio della suite è curato con gusto, con l’utilizzo di materiali locali per alcune parti dell’arredamento, come un remo di una vecchia imbarcazione utilizzato come corrimano per le scale, attrezzi da pesca trasformati in elementi decorativi e richiami alla cultura marinara. Un’attenzione che ha reso l’alloggio non solo confortevole, ma anche un modo per entrare da subito nello spirito autentico di San Benedetto.

Wifi veloce, colazione con brioche fresca (consegnata fuori dalla stanza ogni mattina), frutta, succhi, latte e yogurt, dolci fatti in casa.

C’è anche la possibilità di noleggiare una bici per spostarsi tra centro e lungomare, basta chiedere ad Alessandra.

La posizione centrale ti permette anche di raggiungere a piedi il Paese Alto.

Dove mangiare a San Benedetto del Tronto

Per spendere relativamente poco e mangiare bene ti consiglio il ristorante Nudo e Crudo, dove ho mangiato per la prima volta il vero brodetto alla sambenedettese e molte altre specialità di mare locali. Più che un vero e proprio ristorante si tratta di un chiosco dove si prende il cibo al banco e lo si consuma ai tavoli esterni (per questo non si paga il coperto) per cui aspettati un ambiente semplice ma con ottimi piatti.

San Benedetto del Tronto non è solo una meta turistica, è un’esperienza da vivere – in ogni piatto, in ogni sorriso, in ogni angolo ricco di arte, storia e cultura.

Il video di una Storia Sambenedettese

Il cortometraggio “Il Profumo del Mare | Una storia sambenedettese” è un’opera che celebra l’identità di San Benedetto del Tronto: il film si propone di raccontare la tradizione, la cultura e la vita quotidiana della comunità del posto.

La narrazione ruota attorno alla preparazione del Brodetto alla Sambenedettese che diventa metafora di legami familiari e comunitari.

Il nostro video

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