Non sapevo bene cosa aspettarmi dalla 1000 Miglia Warm Up Austria: pur conoscendo di fama la leggendaria corsa italiana, la Mille Miglia per l’appunto, non avevo mai partecipato ad un evento collegato e pensavo fosse più che altro una passerella di auto storiche per appassionati. Invece, la mia esperienza in Austria si è rivelata una vera sorpresa: un mix unico di passione, competizione, paesaggi alpini e calda ospitalità.
Il mio viaggio è iniziato a Londra, con un volo diretto per Innsbruck. Da lì, in poco più di mezz’ora di auto, ho raggiunto Seefeld, una cittadina incastonata in un altopiano alpino spettacolare, circondata dal massiccio del Karwendel e dal Wetterstein. Sono stato diverse volte a Innsbruck e dintorni, ma mai in questo bellissimo paese, dove si respira un’atmosfera tranquilla e rilassata già da subito.
Seefeld
Seefeld non è solo una località turistica, ma un vero punto di riferimento per chi ama la montagna e lo sport: ha ospitato Olimpiadi invernali, Mondiali di sci nordico e gare di biathlon. In estate è il regno del trekking e delle passeggiate panoramiche, mentre in inverno diventa una delle capitali europee dello sci di fondo e degli sport sulla neve.
Ma non solo sport e attività all’aperto: a Seefeld c’è anche una componente internazionale e sportiva, perfetta cornice per l’inizio della 1000 Miglia Warm Up Austria.




A Seefeld ho soggiornato presso l’hotel Vaya Resort a pochi passi dal centro del paese. Come vuole la tradizione austriaca, le camere sono arredate in legno, eleganti ma allo stesso tempo moderne, spaziose e dotate di balcone. Anche il centro benessere e la piscina sono molto curati, ideali per rilassarsi dopo una giornata trascorsa tra attività ed escursioni.

Differenza con la Mille Miglia originale
La 1000 Miglia Warm Up Austria è una gara di regolarità che porta lo spirito della celebre Mille Miglia italiana tra le montagne austriache. A differenza della Mille Miglia originale, che si svolge lungo il tradizionale percorso Brescia–Roma–Brescia, questa versione alpina è più breve e concentrata, ma non meno affascinante.
Per i partecipanti come per il pubblico, l’evento rappresenta un autentico viaggio nel tempo attraverso mezzo secolo di storia automobilistica. Il vincitore di questa competizione otterrà uno dei prestigiosi posti di partenza per la Mille Miglia 2026 in Italia, la gara che Enzo Ferrari definì una volta “la più bella del mondo.”

Non una gara di velocità ma di precisione
Non si tratta di una corsa di velocità, bensì di precisione: i partecipanti devono affrontare 35 prove a cronometro e 8 prove di media, dove contano la costanza, il lavoro di squadra e la capacità di mantenere tempi regolari.
Il premio più ambito non è solo il podio, ma anche l’accesso a uno dei prestigiosi posti di partenza per la Mille Miglia in Italia. In questo modo, la Warm Up Austria diventa non solo una competizione, ma anche un ponte tra l’iconico evento italiano e i panorami alpini austriaci, regalando al pubblico un autentico viaggio nel tempo attraverso mezzo secolo di storia automobilistica.

Ritrovo a Seefeld
Il programma è partito proprio qui, con la Seefeld Trophy dalla Sports Arena Seefeld: qui si sono potute ammirare le auto in gara da vicino e la partenza dei primi mezzi che poi sono arrivati nel Dorfplatz, la piazza principale del paese, dove turisti e residenti hanno potuto ammirare da vicino modelli che hanno fatto la storia dell’automobilismo, dalle vetture degli anni ’20 fino alle icone degli anni ’70.



Modelli in gara
Ecco alcuni dei modelli in gara..
Iconiche italiane
- Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato (1929) – un classico assoluto delle corse di regolarità e delle Mille Miglia.
- Fiat 124 CS Spider 1600 (1974) – simbolo delle spider anni ’70 italiane, perfetta per i paesaggi alpini.
- Lancia Lambda Torpedo 218 (1929) – una delle auto più innovative della sua epoca.

Eleganza britannica
- Jaguar XK120 (1952-1954) – La mia preferita in assoluto delle auto presenti, una delle sportive più belle e veloci della sua generazione.
- Austin Healey 100/4 (1954) – roadster inglese dallo stile intramontabile.
- Triumph TR3 (1957) – essenziale ma con tanto carattere da vera sportiva anni ’50.

Fascino tedesco
- Porsche 356 Pre A (1953) – tra le prime icone della casa di Stoccarda.
- Mercedes-Benz 190 SL (1955) – elegante e raffinata, ideale per i tour panoramici.
- Volkswagen Maggiolino Tipo 11 (1963) – non da corsa, ma simbolo universale di viaggio e libertà.

Americane
Chevrolet Corvette C2 (1963) – muscolosa e affascinante, un’icona del design americano anni ’60.

Il Bello della Mille Miglia
Come già detto, il bello della 1000 Miglia non è la velocità, ma la regolarità: prove a cronometro, test di precisione e di abilità che mettono alla prova sia i piloti che i co-piloti.
Personalmente, ho trovato affascinante osservare la cura con cui ogni team si prepara, il rapporto tra guidatore e navigatore, e soprattutto la passione palpabile che unisce persone di ogni età.
La prima tappa: Seefeld → Saalfelden Leogang
Il giorno successivo è iniziato presto (partenza della prima auto alle 8) con il rombo dei motori che riempiva l’aria fresca del mattino.
La prima tappa ha portato gli equipaggi da Seefeld fino a Saalfelden Leogang, attraversando scenari naturali spettacolari. Seguendo la competizione in auto, ho potuto scoprire tratti che da soli varrebbero un viaggio: la Zillertaler Höhenstraße, una delle strade panoramiche più belle del Tirolo, il Passo di Gerlos e le Cascate di Krimml, tra le più alte d’Europa (anche se solo viste dalla distanza ma ci voglio ritornare).

Nonostante il meteo non fosse dei migliori, la pioggia leggera e le nuvole basse hanno reso questa tappa ancora più suggestiva. Procedere lungo le strette stradine di montagna, con l’aria frizzante che sapeva di bosco bagnato, regalava un’atmosfera quasi intima. Intorno a noi solo la natura incontaminata: prati verdi e piccoli gruppi di mucche placide che percorrevano la stessa strada senza fretta, come a voler ricordare a tutti che la vita in montagna scorre con altri ritmi (vedi foto).

Il pranzo a Königsleiten è stato l’occasione per incontrare i partecipanti e ascoltare le loro storie. Non si trattava solo di piloti esperti: c’erano collezionisti, appassionati e anche giovani alla loro prima esperienza, tutti accomunati dalla voglia di condividere un’avventura fuori dal tempo.

La giornata si è conclusa con l’arrivo a Saalfelden, e l’alloggio presso l’hotel Krallerhof, uno degli hotel più iconici e raffinati della zona: qui mi sono concesso un paio d’ore di totale relax nel centro benessere dell’hotel, tra sauna, bagno turco e piscina, il modo ideale per rigenerarsi dopo una giornata sulle strade di montagna.

La giornata si è conclusa con la cena presso il ristorante Kralleralm, ristorante in stile alpino dall’atmosfera autentica e accogliente: all’interno colpiscono i dettagli rustici come il vecchio mulino (vedi foto sotto) e gli oggetti appesi al soffitto, che richiamano la tradizione contadina della regione. Qui abbiamo gustato piatti tipici tirolesi in un ambiente conviviale, perfetto per chiudere la giornata insieme agli altri partecipanti.

La seconda tappa: Leogang → Salisburgo
Il sabato ha regalato emozioni ancora più intense. La tappa da Leogang a Salisburgo ha toccato luoghi di grande fascino: il pittoresco lago di Pillersee, la valle del Saalach, e soprattutto il celebre lago Königssee, in Baviera.



Da lì il percorso è proseguito verso Hallein e il Manro Classic Museum, un’autentica chicca per chi ama i motori e la musica, e poi verso il ristorante Weyringer sul Lago Wallersee, dove la gastronomia austriaca si è rivelata nella sua versione più raffinata.

Nel pomeriggio, gli equipaggi hanno attraversato i laghi del Salisburghese fino a Salisburgo, dove l’arrivo in Kajetanerplatz, nel cuore del centro storico, è stato un momento da pelle d’oca: centinaia di persone applaudivano al passaggio delle auto, trasformando la piazza in una festa di colori, suoni e sorrisi.

I protagonisti della Warm Up Austria
Il grande vincitore è stato John Houtkamp, già campione dell’edizione precedente, che ha difeso il titolo a bordo di un’Alfa Romeo 6C Zagato, questa volta con il figlio Rutger come co-pilota. Emozionante anche il secondo posto degli italiani Sebastian Busi e Fabio Bicelli con una Fiat 1500 del 1936, seguiti da Massimiliano Mora e Osvaldo Bresciani su Jaguar XK 120.

Un applauso particolare è andato alle italiane Elena Signorini e Beatrice Smussi, miglior equipaggio femminile, che hanno conquistato un eccellente quarto posto assoluto con la loro Porsche 912. Per loro, un premio speciale: un orologio esclusivo della collezione Chopard.

Nel Porsche Challenge, invece, la vittoria è andata a Massimo Rocca e Simone Lo Toro su Porsche 911 Carrera S.
In Conclusione
Partecipare alla 1000 Miglia Warm Up Austria è stato molto più di seguire una gara di auto storiche: è stato un viaggio tra paesaggi alpini che emozionano, borghi autentici, incontri speciali e un’accoglienza che solo l’Austria sa offrire. Seefeld, con le sue montagne e la sua atmosfera sportiva, si è rivelata il punto di partenza ideale, mentre Salisburgo ha aggiunto quel tocco di eleganza culturale che ha reso il finale indimenticabile.

Se amate i motori, la storia o semplicemente i viaggi diversi dal solito, segnatevi questo evento: la 1000 Miglia Warm Up Austria non è solo una corsa, ma un’esperienza che unisce sport, natura e tradizione in un contesto unico. Io ci sono arrivato senza aspettative precise, e ne sono tornato con il desiderio di rivivere, ancora una volta, quella magia fatta di rombi di motori, panorami alpini e convivialità senza tempo.
👉 Restate aggiornati: la prossima edizione è prevista nel 2026 e sarà sicuramente un’occasione imperdibile per vivere di nuovo tutto questo.
Fondatore e autore di NonSoloTuristi.it e ThinkingNomads.com.
110 nazioni visitate in 5 continenti. Negli ultimi 6 anni in viaggio per il mondo con mia moglie Felicity e le nostre due bambine. Instagram @viaggiatori
