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Bagagli a mano, come evitare cattive sorprese all’imbarco

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La scelta del bagaglio a mano è un aspetto molto importante per chi viaggia in aereo, soprattutto perché le compagnie aeree (low cost e non solo) applicano politiche sempre più stringenti sull’imbarco dei bagagli esenti da franchigia. Negli ultimi anni, infatti, le dimensioni massime consentite si sono sensibilmente ridotte, esponendo spesso i viaggiatori al pagamento di penali piuttosto salate. Ragion per cui, è bene valutare attentamente cosa portare a bordo, cercando anzitutto di rispettare le regole previste dal vettore con il quale si è scelto di viaggiare. In questo mio approfondimento, vediamo quali sono i fattori da prendere in considerazione per evitare brutte sorprese all’imbarco del proprio bagaglio a mano.

Cos’è un bagaglio a mano

Per quanto possa sembrare banale, è bene anzitutto definire cosa si intende per ‘bagaglio a mano’, almeno dal punto di vista degli operatori di volo. Anche perché è ormai prassi diffusa, da parte delle compagnie aeree, distinguere tra quelli gratuiti e quelli a pagamento.

I bagagli a mano più piccoli (uno zainetto o una borsa di dimensioni contenute) possono essere imbarcati gratuitamente e portati all’interno dell’abitacolo. Per la maggior parte delle compagnie low cost, i bagagli di questo tipo devono avere dimensioni tali da poter essere collocati sotto il sedile. Quelli leggermente più grandi, indicativamente oltre i 10kg, rientrano quasi sempre nei bagagli a mano a pagamento, ossia quelli che possono essere aggiunti in fase di prenotazione a fronte del pagamento di una franchigia. Più compatti rispetto ai bagagli da stiva, sono destinati ad essere alloggiati nelle cappelliere.

Cosa fare quando si prenota il volo

La prima cosa da fare è verificare quali sono i requisiti che caratterizzano il bagaglio a mano gratuito. Non tutti i vettori utilizzano gli stessi parametri; molti indicano le dimensioni massime consentite (lunghezza, altezza e profondità), altri quelle complessive, abbinate al peso (che, di norma, non supera i 10 kg). Informazioni di questo tipo possono essere facilmente reperite consultando la sezione ‘Domande frequenti’ (FAQ) del sito ufficiale della compagnia aerea oppure la pagina dedicata alla policy sui bagagli. A tal proposito, va tenuto conto che le misure indicate dalle compagnie di volo includono anche gli elementi esterni del bagaglio, ovvero manici e rotelle (nel caso si tratti di trolley o valigie).

Come scegliere il bagaglio a mano

In linea di principio, il modo migliore per ridurre al minimo i rischi è di optare per zaini o borse di piccole dimensioni e preferibilmente prive di involucri rigidi o semirigidi. Inoltre, per evitare problemi in caso di controlli a campione, è preferibile non riempire troppo il bagaglio, poiché ciò potrebbe aumentarne il volume effettivo. In alternativa, è possibile optare per trolley rigidi compatti, come quelli disponibili all’interno del catalogo Carpisa, sviluppati per essere conformi alle policy delle compagnie di volo.

Al contempo, vi sono anche altri fattori che possono incidere sulla scelta finale. In tal senso, molto può dipendere anche dalla natura e dalla durata dello spostamento. Se si viaggia in coppia o in compagnia, per più di una settimana, si può prendere in considerazione la possibilità di condividere un bagaglio unico, così da dividere il costo della franchigia e non avere sorprese durante le operazioni di imbarco. Spesso noi ci comportiamo così per viaggi lunghi in famiglia: una valigia unica da mettere in stiva e 4 bagagli a mano. Di contro, per viaggi particolarmente brevi, il consiglio è di approntare un bagaglio leggero, portando con sé soltanto lo stretto necessario.

Aspetti legali e normativi

Dal punto di vista legale, la decisione delle compagnie aeree di far pagare il bagaglio a mano, fatta eccezione per piccole borse e zainetti, sta alimentando svariate controversie. A settembre, il Tribunale del Distretto di Braga (Portogallo) ha condannato Ryanair per aver addebitato costi aggiuntivi ai passeggeri che viaggiavano con un bagaglio a mano standard. Secondo i giudici portoghesi, quest’ultimo rappresenta un diritto per i viaggiatori e non può essere considerato come un elemento estraneo al contratto di trasporto. La sentenza interessa indirettamente numerose compagnie low cost, accomunate dalle stesse politiche sul bagaglio a mano, e non passerà certamente inosservata.

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