Una esperienza unica scoprire il fascino delle Alpi a bordo del Bernina Express, il mitico trenino rosso risalente al 1910 della Ferrovia Retica nel cantone svizzero dei Grigioni: un Patrimonio Mondiale UNESCO unico nel suo genere.
Un’emozione che si snoda lungo 122 chilometri, attraverso 55 gallerie e 196 ponti che donano l’ebrezza dell’immersione in un paesaggio di incontaminata bellezza. Da Tirano (429 metri sul mare), assaporando i profumi dei vigneti e dei sapori valtellinesi, si giunge al famoso viadotto elicoidale di Brusio. L’intera tratta, passando per la Valposchiavo, una delle più belle regioni del canton Grigioni, si inerpica fino ad un’altezza di 2200 metri sul livello del mare.
Con il Bernina Express si continua a salire fino al punto più alto del passo, sfiorando gli imponenti ghiacciai del massiccio del Bernina, un tripudio di colori preannuncia l’Engadina, una sorta di salone delle feste dell’arco alpino. Dal 1907 una funicolare porta sul Muottas Muragl, dove l’incantevole paesaggio immortalato dal pittore Giovanni Segantini, si dischiude nella sua incommensurabile magnificenza.
Il panorama spazia sulla regione lacustre dell’Engadina formata dai laghi di Silvaplana e di Chammpfer, collegati fra loro, e dal Lago di Sils presso il quale svolge la sua attività l’unica compagnia di navigazione d’Europa che opera a quest’altitudine. Presso la località di Sils-Maria, Friedrich Nietzsche scrisse numerose opere.
Dopo aver superato il tunnel dell’Albula, il viaggio prosegue in discesa con tunnel elicoidali e percorsi a serpentina fino al viadotto della Landwasser, che sbucando attraverso la parete rocciosa a picco, sembra proiettare nel nulla. Ma , la straordinaria vertigine, dura poco poiché subito appare il viadotto di Solis, che con i suoi 90 metri d’altezza attraversa un nuovo precipizio.
Sankt Moritz, Davos e il treno giunge a Coira, la città più antica della Svizzera, per snodarsi magicamente nella regione a più alta densità di castelli e fortezze di tutta Europa. Suggestiva la stazione-albergo di Alpe Grum che si staglia imponente nel paesaggio alpino dinanzi al ghiacciaio di Palu.
Su un terrapieno al di sotto della stazione è stato realizzato un tornante, la Rotonda, dal quale si può ammirare lo straordinario paesaggio della pianura di Cavaglia, della Valposchiavo e della Alpi Bergamasche in lontananza. La stazione Ospizio Bernina, che è anche un albergo di montagna, è situata sul punto più elevato della linea del Bernina, a 2253 metri.
L’architetto Nicolaus Hartmann aveva progettato un edificio in pietra che da una parte richiamasse con il suo timpano triangolare le forme neoclassiche, dall’altro apparisse vincolato, in pietra da spacco, al severo e maestoso aspetto del Passo del Bernina.
A bordo del trenino rosso, ci si perde incantati ad osservare magnifici scenari, lambiti da capolavori dell’arte ingegneristica, accostando frammenti di Storia ed echi di culture della Svizzera, che ci restituiscono il gusto della semplicità in un territorio di regale maestosità.
Oltre alla passione per la scrittura, un modo per “viaggiare” con le parole nelle molteplici sfaccettature della realtà, mi piace dedicarmi al trekking e al cicloturismo. Ho iniziato a viaggiare a quattro mesi, quando i miei genitori si sono trasferiti dal sud a Milano per motivi di lavoro, ripetendo lo stesso percorso, ogni anno, fino alla maggiore età. Ho visitato molti stati europei organizzando meticolosamente il viaggio e documentandolo grazie alla mia inseparabile macchina fotografica.
Bella esperienza il Bernina! Ci sono salito due anni e mezzo fa: tratta Tirano-St. Moritz 🙂 il panorama è meraviglioso!