Il Castello di Sammezzano non lo conosce quasi nessuno. Ultimamente diversi articoli sono usciti su molti blog, ma in realtà è più o meno sempre lo stesso pezzo che viene rimbalzato da una webzin all’altra… Perchè?!
Perchè fondamentalmente in pochissimi possono dire di aver visitato questo meraviglioso palazzo, e ancor meno possono vantare delle foto proprie. Il problema infatti è che i palazzo non è aperto al pubblico da molti anni. Le aperture ai visitatori sono rarissimi – uno o due l’anno – e prenotare risulta davvero difficile.
Ecco entrate… Queste che vedete sono alcune delle sale meravigliosamente decorate del castello. Chi vi si imbatte per la prima volta stenterà a credere che si trovi in Toscana, e chi lo conosce impazzirà dalla voglia di entravi.
Il Castello di Sammezzano nasce fra le colline nei dintorni di Reggello, in provincia di Firenze. È circondato da un grande parco e la costruzione principale, di cui mostriamo gli interni, è in perfetto stile moresco.
La sua creazione risale al 1853, ad opera degli Ximenes d’Aragona, e al proprietà è poi passata all’erede fiorentino della famiglia spagnola Ferdinando Panciatichi, mente artistica incompresa dalla vicina città d’arte di Firenze. I proprietari attuali sono inglesi e purtroppo il palazzo è in stato di abbandono. Solitamente l’ingresso ai visitatori non è consentito, ma esiste un comitato di volontari – riuniti sotto la sigla FPXA – che organizza una visita pubblica almeno una volta l’anno.
Anche il parco che circonda il palazzo non è di minore bellezza, soprattutto perché ospita il gruppo più grande d’Italia di sequoie giganti. Una di queste supera i 40 metri d’altezza ed è uno degli alberi più alti del nostro paese. Il parco, tra i più vasti della Toscana, risale a metà dell’Ottocento ed è opera di Ferdinando Panciatichi, che lo realizzò sfruttando i terreni agricoli attorno alla sua proprietà e un boschetto di lecci. Vi fece piantare una grande quantità di specie arboree esotiche, come sequoie e altre resinose americane, mentre l’arredamento architettonico fu realizzato con elementi in stile moresco quali un ponte, una grotta artificiale, vasche, fontane e altre creazioni decorative in cotto.
Il parco e l’esterno del palazzo sono accessibili e visitabili con una brevissima passeggiata.
Nata a Prato, cresciuta e tutt’ora residente in un piccolo paese dell’appennino Tosco-Emiliano. Innamorata da sempre dei viaggi, dell’avventura e dell’esplorazione. “Aspirante” fotorepoter, cerco di documentare le culture e i popoli lontani dal nostro quotidiano. Sostanzialmente, appena posso prendo lo zaino e parto!
Buon giorno sono Margherita e mi chiedo perché si permette ai proprietari di questo meraviglioso castello lasciarlo cadere in rovina. Forse visite guidate per turisti potrebbero aiutare al mantenimento. Cosa si potrebbe fare.?
Dalle nuove notizie, il castello nell’anno passato è stato messo all’asta. Personalmente non conosco l’esito della vendita, ma attualmente il castello è chiuso alle visite.