Casale Monferrato è punto di partenza e di arrivo per tutti coloro che desiderino visitare il Monferrato partendo dalla sua capitale. Terra di viticoltori e impresari, oggi si scopre sempre più votata al turismo grazie anche al patrimonio artistico di cui dispone.
Il recupero del centro storico e la salvaguardia della tradizione enogastronomica possono soddisfare gli amanti dell’arte e della buona cucina.
Incorniciata dalle colline da un lato e dal corso del Po dall’altro, questa cittadina gode di un fascino particolare che vogliamo scoprire partendo da una golosa curiosità.
- Sua maestà il Krumiro
- Il Duomo
- Le tre attrazioni lungo Via Saffi
- La Sinagoga
- Il museo del Tempio Ebraico
- Portici, vicoli e botteghe storiche
- ll Po e il suo argine, un’insolita scoperta
- Il Monferrato intorno a Casale
- Quando visitare la zona
- La vendemmia
- Vini e cibi della tradizione
- Innovazione in cucina
- Pane e grissini come una volta
- In conclusione
Sua maestà il Krumiro
Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare dei Krumiri Rossi di Casale.
I biscotti tradizionali, profumatissimi e dal gusto inconfondibile, sono uno dei tanti vanti di questa cittadina non a caso definita capitale del Monferrato.
Prodotti rigorosamente in modo artigianale, i Krumiri nascono a Casale e da qui vengono venduti in tutto il mondo. Se vi trovate in città, una visita all’antico laboratorio nel centro storico è d’obbligo. Attenzione però, il profumo burroso del biscotto in cottura è talmente intenso da invadere la via e richiamarvi come il canto delle sirene in mare.
Che si sia golosi o meno, potrebbe essere originale e gustoso iniziare da qui il viaggio tra le sorprese di questa preziosa porzione di Monferrato.
Iniziamo la nostra visita partendo dal cuore architettonico del luogo, il centro storico di Casale Monferrato.
Il Duomo
Ricca di palazzi e chiese in stile barocco e gotico, Casale si fa vanto del proprio maestoso Duomo di Sant’Evasio costruito originariamente in stile Romanico. Da Piazza Mazzini, imboccando Via del Duomo è immediatamente visibile l’imponenza di questa cattedrale.
Al suo interno sono ancora conservati resti dei mosaici originali e il Nartece nella sua preziosità. La sensazione che si ha entrando è di perdersi nel tempo. Basterà sollevare lo sguardo per godere della bellezza delle vetrate e delle volte affrescate. Qui si celebrano le funzioni religiose più importanti della città e non solo, perchè il Duomo è sovente anche sede di concerti di corali.
Le tre attrazioni lungo Via Saffi
Lasciandovi il Duomo alle spalle, attraversata Piazza Mazzini, Imboccata via Saffi. Incontrerete prima la Torre Civica e successivamente il Teatro Municipale fino ad arrivare al Castello nell’omonima piazza.
La Torre Civica di Santo Stefano merita una visita; nonostante i molti scalini, una volta giunti in cima vi si aprirà una vista impagabile sui tetti dai mattoni aranciati della città.
Da lì potete ammirare la Fortezza dei Paleologi che si trova nella grande Piazza Castello. Un tempo caserma militare, oggi è sede di manifestazioni e mostre ed è per questo sovente aperta al pubblico. Da segnalare che Piazza Castello ospita anche un grande mercato bisettimanale (il martedì e il venerdì mattina). Qui trovate oltre ai banchi di abbigliamento, i più tipici banchi di frutta, verdura e formaggi locali.
Affacciato su Piazza Castello si trova anche il Teatro Municipale. Alcuni casalesi sostengono sia la riproduzione in piccolo del Teatro Regio di Torino ma di ciò non abbiamo trovato traccia. Prendete dunque l’informazione come una forma di campanilistica e perdonabile propaganda.
A differenza delle chiese, che sono visitabili, il teatro è purtroppo accessibile solo in occasione delle rappresentazioni che ospita.
Per info e orari riguardo tutto quanto vi è da visitare in città, consultate l’ufficio informazioni del Comune.
La Sinagoga
Impareggiabile per bellezza, la Sinagoga è situata nel cuore cittadino in Vicolo Olper. Il Tempio colpisce per il contrasto tra l’anonimato della sua facciata e l’opulenza del suo interno. Decori dorati appaiono nel loro splendore, specie dopo il restauro avvenuto alla fine degli anni sessanta. Visitabile anch’essa in orari e giorni precisi, resta chiusa il sabato per l’esercizio delle funzioni religiose.
Il museo del Tempio Ebraico
Da visitare l’annesso Museo d’Arte Ebraica che oltre a conservare pezzi unici e rari, è soggetto a continue donazioni. Nel solco di questa tradizione molte famiglie casalesi, e non solo, destinano cospicui lasciti alla comunità rafforzando così lo stretto legame con questo territorio.
Riassumendo dunque sono da non perdere per interesse e bellezza:
- Il Duomo di Sant’Evasio
- Piazza Mazzini
- Via Roma
- La Torre Civica di Santo Stefano
- La Fortezza dei Paleologi
- ll Teatro Municipale
- La Sinagoga ed il suo Museo
Segnaliamo inoltre i Musei Civici all’interno dell’ex Convento di Santa Croce che comprendono la Gipsoteca e la Pinacoteca.
Portici, vicoli e botteghe storiche
Passeggiare in centro a Casale significa anche prendersi il tempo di attraversare i portici cittadini di Via Roma. Qui si possono ammirare le Botteghe Storiche segnalate da apposite insegne o entrare in una delle più antiche drogherie d’Italia lasciandosi rapire dai prodotti tradizionali (la Giardiniera vale l’acquisto per la sua unicità). Inevitabile anche affacciarsi in una delle tante enoteche per farsi consigliare sul vino più adatto al vostro palato. Per i più golosi invece si aprono le porte delle pasticcerie e dei bar caffetteria. Taluni di questi sono conservati splendidamente, pertanto sedetevi e ordinate le bignole, i piccoli pasticcini alle creme tipici della zona.
Una volta riposati potrete ripartire alla scoperta dei vicoli del centro storico. Potrete camminare senza una meta precisa poiché la pianta urbana, di impronta sabauda, rende difficile perdere l’orientamento. Lasciandovi guidare dal vostro intuito scoprirete angoli appartati dove l’architettura storica lascia spazio alle abitazioni meno signorili ma non meno ricche di fascino.
Negli anni il centro è stato lentamente recuperato e riportato al suo sobrio splendore. Grandi portoni in legno si aprono su cortili curati e troppo spesso nascosti alla vista dei disattenti. Fiori ai balconi e alle finestre colorano i vicoletti più ombrosi. Anche per questa ragione è facile cogliere l’autenticità del luogo un po’ ovunque mentre si passeggia tranquillamente per queste vie.
ll Po e il suo argine, un’insolita scoperta
Lontano dal mare, il Monferrato ha per così dire un suo personale richiamo ad esso che è il Po. Il fiume infatti, nel bagnare Casale, si apre in un letto talmente ampio da richiamare alla mente quel mare dentro il quale andrà a sfociare.
In una giornata di sole raggiungete il lungofiume alle spalle di Piazza Castello e non perdetevi il tramonto.
Il sole, calando dietro le colline, si specchia nell’acqua e i giochi di colori che ne nascono sono emozionanti e unici.
Inoltre partendo dal pontile, ben visibile già dalla strada, potrete fare una passeggiata lungo l’argine. Basterà indossare un buon paio di scarpe da ginnastica e avere con voi un repellente per le zanzare se fosse estate.
L’argine ha da sempre un fascino estremo in qualsiasi stagione. Sommerso dal fiume durante le piene, ricompare alla vista ogni volta modificato dalla corrente ma sostanzialmente intatto data la resistenza delle piante che lo rivestono. Oggi sfruttato anche dagli amanti di cross e mountain bike, è diventato un luogo di passeggio ed un set fotografico naturale.
Il Monferrato intorno a Casale
Patrimonio dell’Unesco, il Monferrato Casalese è un continuo saliscendi di colline. La terra è in parte domata dalla mano dell’uomo e in parte lasciata alla libera interpretazione della natura. Sono le stagioni a dettare i ritmi della vita monferrina, proprio perchè è la terra che comanda.
Quando visitare la zona
Il periodo migliore per varietà paesaggistica e tradizioni, è senza dubbio l’autunno. La vendemmia, la raccolta del tartufo bianco e i colori dei pampini che si preparano al sonno invernale sono veri e propri richiami.
Tra sagre, festa del vino che si tiene a settembre in città e asta del tartufo bianco, l’autunno rappresenta il momento più vitale e importante dell’anno.
La vendemmia
La vendemmia con i suoi tempi e rituali, è l’atto monferrino per eccellenza.Tra la fine di agosto e il mese di settembre, dall’alba al tramonto le vigne si riempiono di raccoglitori. Un tempo la raccolta in vigna rappresentava il primo lavoro per i ragazzi del luogo. Oggi invece richiede personale qualificato, in grado di vendemmiare nel rispetto della vite e della qualità dei suoi frutti.
Portate le uve in cantina mancherà poco alla comparsa delle prime nebbie, attrazione anch’esse se ammirate dall’alto delle colline o dei belvedere che di paese in paese si affacciano sull’orizzonte.
Potendo scegliere non avrei dubbi, visiterei Casale e il Monferrato tra fine estate e inizio autunno. Questo periodo dell’anno è ricco di profumi e colori e consente di godere della varietà enogastronomica di questa terra.
Vini e cibi della tradizione
Terra di viticoltori, il Monferrato esprime la propria vocazione attraverso una varietà di vini rossi corposi e perfettamente abbinabili ai piatti della tradizione.
Barbera, Grignolino, Ruché si sposano a bolliti, agnolotti, arrosti della vena, bagna caoda, affettati. Un trionfo per il palato al quale, almeno una volta nella vita, va regalato il tipico fritto misto piemontese. Composto da carni, mela, semolino e amaretti tutti rigorosamente pastellati e fritti, lo potete prenotare nei ristoranti tipici casalesi.
Innovazione in cucina
Da qualche anno non manca però l’estro in cucina. Grazie all’intraprendenza di alcuni giovani chef, si è sviluppata una nuova tendenza culinaria. Alla base dell’innovazione si trova la sperimentazione di nuovi accostamenti pur se nel segno della tradizione. Lavorando nel rispetto della genuinità delle materie prime, vengono studiati abbinamenti insoliti particolarmente apprezzabili. I ristoranti con questa identità si trovano prevalentemente in centro e sono facilmente identificabili attraverso le guide dedicate.
Pane e grissini come una volta
Per chiudere, una menzione a parte la meritano pane e grissini. Qui è facile trovarli ancora fatti in casa anche se vi sedete al ristorante.
Le colline hanno sempre ospitato forni a legna tradizionali dove si sfornava il pane cotto alla vecchia maniera. Oggi è difficile trovarne ma, con un po’ di fortuna, non è escluso che possiate scovare queste preziose pagnotte, le Monferrine, in una piccola panetteria di paese.
In conclusione
Casale Monferrato, un tempo tristemente nota per le vicende legate alla fabbrica di eternit, oggi vive una nuova vocazione turistica. La rinascita è legata oltre alle sue attrattive architettoniche ed enogastronomico, al desiderio di riscattarsi da un passato difficile che si vuole superare senza dimenticare.
Le nuove generazioni hanno riscoperto e valorizzato il ricco patrimonio di questi luoghi. Le colline si sono ripopolate e di conseguenza anche le colture sono rifiorite. Inserita oramai a pieno titolo nei percorsi turistici più rinomati, Casale ha ritrovato il prestigio che merita.
Sagre, mostre, eventi culturali, musica dal vivo fanno oggi parte della quotidianità. Questo a dimostrazione di quanto questa terra, mai vinta, abbia imboccato la via del turismo, strada dalla quale non si torna più indietro.
Laureata in Lingue, prestata al Business Management per anni, ho ritrovato la mia vera natura quando ho finalmente potuto scrivere. Sono nata nel Monferrato ma ho vissuto a Milano, Genova, Sestri Levante, Firenze, Prato e Roma. Attualmente in transito insieme a mia figlia e tre gatti. Prossima meta Tenerife. Non amo volare ma via mare e via terra posso arrivare ovunque. Negli anni ho imparato a farmi domande alle quali non necessariamente trovare risposta. L’essenza.