Il tempo in quarantena scorre troppo lentamente, devo impegnare la mente in qualche modo, cosi attacco gli auricolari al telefono e faccio partire la radio: dopo le notizie del giorno, danno Enola Gay, brano dance anni ottanta degli OMD oppure Orchestral Manoeuvres in the Dark.
Il ritmo è frizzante, la melodia orecchiabile, come uno di quei tormentoni estivi che non vi esce mai dalla testa, eppure… il cantante pronuncia ‘’Enola Gay, la madre è orgogliosa del suo Little Boy oggi? Questo bacio che dai non svanirà mai e poi mai’’.
Parole strane per una canzone che suona cosi allegra alle nostre orecchie, vero? Ma analizziamo bene il testo: cos’è l’Enola Gay? Cos’è Little Boy? A quale bacio si riferisce l’autore della canzone?
L’Enola Gay
L’Enola Gay è l’aereo americano che sganciò la prima bomba atomica su Hiroshima. Il nome scelto per il velivolo è un omaggio alla madre del comandante. Little Boy, invece, è il nome della bomba. Il bacio di cui parla l’artista è l’esplosione stessa di Little Boy.
Tante volte, quando usciamo da un periodo di crisi lungo e difficile, rimaniamo increduli, ci sembra impossibile esserci ripresi dopo tutte le avversità che la vita ha piazzato sul nostro cammino, ma la rinascita non è un miracolo cosi difficile da vedere realizzato e Hiroshima ne è la prova: dopo l’evento tragico che la mise in ginocchio, la città portuale nipponica, riuscì a rifiorire e a riprendersi lentamente.
Hiroshima oggi
Oggi Hiroshima ci appare pulita, sana e gioiosa, ma il bacio che l’Enola Gay le lasciò, effettivamente non è mai svanito… La città ha voluto mantenere attivo quanto accaduto nella memoria del Giappone e del mondo intero. Perché?
La risposta non è cosi difficile: quale modo migliore di ricordare il tragico evento per far capire l’importanza di spegnere i fuochi, far cessare la guerra e preservare la pace?
Fra gli elementi che più colpiscono vi sono gli edifici ristrutturati e rimasti in piedi dopo la caduta di Little Boy. Tale scelta, assieme a quella di riprodurre virtualmente i danni dell’atomica e di conservare gli oggetti ritrovati dopo l’esplosione, potrebbe risultare triste e dolorosa, ma è un modo per lanciare due messaggi di estrema rilevanza: la pace è importante per la salute mentale e fisica di tutti gli esseri umani e rifiorire è sempre possibile, anche dopo la catastrofe causata dall’Enola Gay.
Cosi, ad Hiroshima, avrete modo di visitare diverse strutture e opere connesse al sofferto episodio.
Lo scheletro dell’edificio realizzato nel 1915
Potete recarvi in visita presso lo scheletro dell’edificio realizzato nel 1915 al fine di ospitare le fiere commerciali della città. Il palazzo viene ristrutturato periodicamente, ma appare fatiscente e annerito, trasmette un angosciante senso di devastazione e degrado post-tragedia, tuttavia lancia un messaggio di speranza: la possibilità di resistere, continuare a vivere e lottare esiste veramente.
Museo della pace
Il museo della pace ci aiuta a comprendere quanto è importante mantenere delle condizioni di tranquilla convivenza tra popoli ed evitare la guerra ad ogni costo, perché i suoi effetti possono essere struggenti per l’animo umano.
Per renderci chiaro questo concetto, il museo, ci mostra il confronto tra immagini di una serena e ariosa Hiroshima prima del bombardamento e immagini dell’Hiroshima dopo lo scoppio.
Questo museo, però, ci fa anche notare quanto dolore la guerra ha inflitto agli abitanti, attraverso una ricostruzione video della bomba che colpisce la città, propagando le sue onde di energia sotto forma di calore e luce.
Il monumento dei bambini
Il monumento dei bambini deceduti a seguito dello scoppio ci fa capire che in guerra non muoiono solo pericolosi soldati nemici, ma scompaiono soprattutto innocenti civili.
La fiamma della pace
La fiamma della pace, invece, si spegnerà solo quando non ci saranno più armi atomiche o nucleari nel mondo. La fiamma continua ad ardere, dimostrandoci che i pericoli non sono finiti e lanciare messaggi pacifici risulta ancora necessario.
Hiroshima ha saputo raccogliere le sue forze, rimboccarsi le maniche, rialzarsi e lottare, nonostante l’immenso dolore provocatole dal conflitto. La città giapponese ha dato un senso a quanto le è capitato, trasformando la tragedia in un’occasione per lanciare messaggi positivi dei quali il mondo ha un bisogno estremo e diventando esempio di rinascita per tutte quelle nazioni che stanno affrontando i sanguinosi effetti della guerra.
In conclusione
Se avete intenzione di visitare questa destinazione giapponese, quello che troverete vi farà sicuramente venire la pelle d’oca, ma dovete capire e ricordare che ogni struttura connessa al bombardamento esalta la pace ed è simbolo di un ritorno alla vita.
Per oggi è tutto.
Saluti, buona fortuna e buon viaggio.
Sono Tina Salatino, cosentina laureata con lode in scienze turistiche presso l’Università della Calabria, ho 25 anni e sono appassionata di arte, moda e turismo.