Ravenna, la città dei mosaici Prima del 2018 conoscevo Ravenna per sentito dire. Comune romagnolo con poco più di 150.000 abitanti e, insieme a Rimini e Riccione, meta turistica prediletta dell’estate. Poi mi sono ritrovata a visitarla più volte e mi sono ricreduta sull’ideale di questa cittadina che mi era stato inculcato.
Ravenna, infatti, nella sua storia ha subito tre grandi dominazioni: quella dell’Impero Romano d’Occidente, quella degli Ostrogoti e quella dei Bizantini. Cosa hanno lasciato queste occupazioni? Monumenti paleocristiani che, nel 1996, sono diventati Patrimonio dell’UNESCO.
Questa città è famosa, inoltre, per i mosaici che abbelliscono appunto i luoghi di culto: per questo motivo è definita “la città dei mosaici”, una definizione che le calza a pennello.
Vista l’importanza storica che questo luogo riveste e la bellezza dei suoi monumenti, ho deciso di consigliarvi quelli che, assolutamente, non potete perdere.
Basilica di San Vitale
Non tutti sanno che Ravenna in origine era una palude, circondata dall’acqua e quindi, per gran parte dell’antichità, accessibile solo ed esclusivamente via mare: questo comporta che tutti i suoi edifici non siano dotati di fondamenta. Questa premessa è importante per capire la Basilica di San Vitale, che ha un punto in cui l’acqua di falda sale e scende a seconda delle precipitazioni atmosferiche.
Tornando ai mosaici, la Basilica ne è abbondantemente decorata nella zona del presbiterio e del coro: uno dei più importanti raffigura l’imperatore Giustiniano con il suo seguito mentre porta con sé offerte, mentre un altro mosaico altrettanto famoso è quello che si trova nella volta a crociera della Basilica che raffigura l’Agnus Dei (cioè l’agnello di Dio), un chiaro riferimento all’eucarestia.
Mausoleo di Galla Placidia
Per le splendide decorazioni musive è in assoluto il mio monumento preferito di Ravenna.
Galla Placidia, sorella dell’imperatore Onorio (che trasferì la capitale dell’Impero Romano d’Occidente da Milano a Ravenna), fece costruire questo piccolo mausoleo per sé, ma non fu mai utilizzato a scopo funerario in quanto l’imperatrice morì e venne seppellita a Roma.
Esternamente è un edificio che risulta molto modesto, ma la vera magia è al suo interno, dove la parte inferiore delle parete è rivestita in marmo, mentre quella superiore è ricoperta da meravigliosi mosaici: il mio preferito? Quello che si trova sulla cupola e che raffigura un cielo blu costellato da splendide stelle dorate con al centro una croce e ai quattro lati della cupola i quattro simboli degli Evangelisti.
Battistero Neoniano
Il Battistero Neoniano è uno degli edifici più antichi di Ravenna, con una forma ottagonale e un’enorme vasca al centro.
Il suo mosaico più famoso è quello che si trova al centro della cupola e che rappresenta un medaglione con la scena del battesimo di Gesù, raffigurato immerso nelle acque del fiume Giordano. Attorno al medaglione, su uno sfondo blu, si trovano le figure dei 12 apostoli.
Battistero degli Ariani
Il Battistero degli Ariani fu fatto costruire dall’imperatore Teodorico e prende spunto dal più antico Battistero Neoniano. La sua enorme particolarità è quella di essere interrato di 2-3 metri. Delle decorazioni che una volta adornavano le pareti non rimane nulla se non la cupola rivestita di mosaici raffiguranti il corteo dei 12 apostoli e al centro, ancora una volta, il battesimo di Gesù.
Mausoleo di Teodorico
Il Mausoleo di Teodorico venne fatto costruire da quest’ultimo come luogo di propria sepoltura. E’ realizzato con blocchi di pietra d’Istria e la sua caratteristica principale è quella di essere strutturato su due ordini decagonali sovrapposti.
Al di sopra del mausoleo si innalza una grande cupola monolitica. Gli storici non sanno ancora spiegarsi come sia stato possibile non solo il trasporto della cupola, ma anche e soprattutto il suo posizionamento essendo, appunto, una struttura unica.
Al piano superiore del Mausoleo si trova una vasca di porfido in cui si presume fosse stato sepolto Teodorico, le cui spoglie però furono rimosse durante il dominio bizantino, quando il mausoleo fu destinato al culto ortodosso.
Sant’Apollinaire in Classe
Alle porte di Ravenna si trova la Basilica di Sant’Apollinaire in Classe, definita il miglior esempio di Basilica Paleocristiana.
La Basilica, formata da tre ampie navate, è di per sé molto spoglia al suo interno se non per gli splendidi mosaici che la decorano soprattutto nell’area dell’abside, dove troviamo uno dei più celebri mosaici ravennati, raffigurante Sant’Apollinaire (il Santo protettore della città) ritratto su un paesaggio verdeggiante e sovrastato da una splendida croce color oro su sfondo blu ceruleo.
Sono Melania, classe 1993 e una passione per il viaggio da quando sono piccola! Non riesco a rimanere ferma in un luogo, anche se solo per una semplice gita fuori porta. Viaggiare mi ha aiutato a scoprire me stessa, a non avere pregiudizi e, soprattutto, a vivere intensamente: è diventata una necessità di cui non posso e non voglio fare a meno!
Ad oggi ho visitato 16 Nazioni nel mondo e non ho alcuna intenzione di fermarmi qui! Come diceva Sant’Agostino: “Il mondo è un libro e chi non viaggia ne conosce solo una pagina.