Lucca è la terza provincia della Toscana per numero di abitanti. Rinomata per la sua cucina, la cinta muraria rinascimentale e il lago di Massaciuccoli, offre tanti itinerari naturali e di benessere lungo la sua estesa provincia. Fra questi troviamo Bagni di Lucca, centro termale, luogo di ispirazione per poeti, scrittori e musicisti, ma anche sede di uno dei primi casinò italiani.
Bagni di Lucca: la “Svizzera della Toscana” tra mito, realtà e gioco
Bagni di Lucca è un piccolo comune in provincia di Lucca, conosciuto principalmente per le attività benefiche delle proprie acque termali, apprezzate sin dall’antichità dai romani prima e da longobardi e inglesi poi.
Bagni di Lucca si trova vicinissimo alla Via Francigena, già Via Clodia, e questa posizione geografica portava numerosi viandanti a fermarsi nel piccolo comune e ad approfittare della frescura del luogo e delle sue acque curative.
Storia e tradizioni di Bagni di Lucca
Che si sia trattato di un luogo sacro per tutte le popolazioni che hanno avuto il piacere di vivere in questi posti è chiaro: varie leggende narrano di divinità celtiche che proteggevano le acque termali in epoca anglosassone e il tempio eretto in onore di Diana nei pressi delle terme ne è un altro esempio.
Prima che il turismo di massa si spostasse sulle spiagge e sui litorali balneari, era proprio Bagni di Lucca a essere considerata una meta d’élite, tanto da essere soprannominata la “Svizzera della Toscana” dagli inglesi, che consideravano questo angolo in provincia di Lucca come la loro seconda patria.
Il comune lucchese deve gran parte del proprio prestigio all’ingegnosità e all’estro della Contessa Matilde di Canossa, vissuta fra l’anno 1046 e il 1115. La contessa fece infatti erigere il Ponte della Maddalena, detto successivamente del Diavolo, per permettere a viandanti, mercanti, religiosi e pellegrini di poter trovare ristoro presso le sorgenti termali di Bagni di Lucca.
La tradizione vuole che per precisa volontà della contessa Matilde, ai poveri e ai pellegrini venisse offerto un pasto caldo e un bagno curativo e ristoratore nelle acque termali, il tutto a spese delle terme. La cosa non lasciò indifferente la Repubblica di Lucca, che per far quadrare i conti, decise di regolamentare le osterie e le bische che a quel tempo spopolavano.
Il primo casinò in Italia
Fu così che la Repubblica, per garantire ai viaggiatori e agli amanti del luogo un gioco regolare e onesto e allo stesso tempo ai poveri e ai pellegrini un pasto gratuito, fondò quella che viene considerata la prima casa da gioco e casinò in Italia, primato che viene conteso con il Ridotto di Venezia.
In realtà quello di Bagni di Lucca non sarebbe soltanto il primo casino in Italia, bensì del mondo, precursore del Regio Casinò e del Casinò sorto poi successivamente a Viareggio.
A Bagni di Lucca si può far visita al museo del casinò in cui sono esposti alcuni dei giochi e degli strumenti utilizzati fra il 1700 e il 1945.
Bagni di Lucca ha un altro primato legato al mondo del casinò: la roulette del Casino delle Terme, di cui si parla per la prima volta in assoluto in Europa in epoca pre-napoleonica.
Personaggi storici in visita a Bagni di Lucca
Bagni di Lucca è stata fonte di ispirazione per artisti del calibro di Mary Shelley, Lord Byron, Lamartine, Carducci e Montale e per compositori come Verdi, Puccini, Rossini e Mascagni.
Inoltre, Boccaccio e il novellista Sercambi ambientarono una novella proprio in questi luoghi e Dante ha frequentato la zona circostante prendendo vari spunti per il suo “Inferno”, mentre Richard Church a fine anni ‘50 dedicherà a Bagni di Lucca una lirica.
Tutto ciò ci fa pensare che in questo piccolo comune in provincia di Lucca ci sia qualcosa di magico che fin dall’età del bronzo colpisce e ammalia passanti e viandanti, anche grazie alle sue acque termali.
Marco e Felicity, fondatori di questo blog e di Thinkingnomads.com – In viaggio per il mondo dal 2004 con oltre 110 nazioni visitate nei 5 continenti. Prima viaggiatori e poi travel blogger, sognatori e sempre in cerca di nuove avventure.