Quella che segue e’ la straordinaria avventura di Paolo, di sua moglie Juliet e dei loro 3 figli: dalle montagne del Trentino alle spiagge delle Filippine, in un racconto ricco di emozioni, sentimenti, determinazione e desiderio di trovare la giusta dimensione.
Introduzione
Mi chiamo Paolo, 43 anni originario di Trento, sposato con Juliet, filippina di 41 anni. Lei non aveva ancora vent’anni quando entro’ in casa mia, nel piccolo paese di una valle trentina, casualmente. Era appena arrivata dall’Asia e lavorava come baby sitter assieme a mia cugina, a casa di un professionista, in centro citta’.
Convivemmo a lungo e poi ci sposammo, sempre ostacolati da chi diceva che non avrebbe funzionato. Oggi abbiamo 3 figli: Gieselle {20}, Kristian {13} e Thomas {6}, i testimoni viventi che le cose hanno funzionato e continueranno a funzionare.
In passato ho lavorato in proprio {ditta artigiana nel settore legno} per molti anni, anni in cui ho raggiunto discreti guadagni e tante soddisfazioni.
Un bel giorno pero’ ho deciso comunque che dovevo cambiare qualcosa nella mia vita. Avevo capito che essere un buon marito ed un buon padre non significava solo portare soldi a casa, perche’ stavo sacrificando i sentimenti e i rapporti famigliari… non poteva essere l’unica via per vivere.
Nel 2002 percio’ chiusi la ditta, stanco di fare 12/14 ore al giorno sabato compreso, per poi dedicare la domenica a preventivi e fatture. Juliet che non era mai stata da meno {lavorava fuori casa fino al primo pomeriggio e poi badava alla casa e ai figli} accetto’ di buon grado, conosceva e condivideva la scelta che da li’ a qualche anno avremmo intrapreso.
I ragazzi intanto passavano le giornate tra scuola/asilo e casa ed io che avevo vissuto un adolescenza allegra e vitale, sempre in strada a giocare, mi intristivo nel vederli in gabbia nell’eta’ piu’ spensierata della vita. Ma volevo ad ogni costo dar loro la liberta’ e la gioia che avevo avuto io da bambino; ci sarei riuscito, dovevano avere solo ancora un po’ di pazienza.
Trovai un lavoro e a 34 anni ricevetti la prima busta paga della mia vita: 1300 euro inclusi gli assegni famigliari, in proporzione al costo della vita non avevo mai guadagnato cosi’ poco, neppure a vent’anni. Restai a lavorare nello stesso posto per 3 lunghissimi anni, ogni giorno pensando a quando me ne sarei andato “a quel Paese”.
Tre anni dopo la mia prima busta paga eravamo tutti su un aereo destinazione Filippine a tempo indeterminato, anche il piccolissimo Thomas ultimo arrivato e senz’altro il piu’ desiderato tra i nostri figli.
Venivamo su queste isole quasi ogni anno dal lontano 1990, ma da turisti era assai diverso. Passammo quindi, con un autonomia economica limitata, diversi mesi nell’incertezza piu’ totale. In realta’ vi era una unica strada: avevamo diverse proprieta’ in campagna che volevamo vendere, cosi’ dopo l’oblio ci rimboccammo le maniche e le cose cominciarono ad andare meglio.
Vendemmo alcune delle proprieta’ a dei filippini e reinvestimmo i guadagni in altre terre sulla spiaggia. Da cosa nasce cosa e nel 2007 comincia l’avventura di spiaggefilippine.com il nostro sito. Altre vendite ci permisero poi di acquistare altre proprieta’, sempre piu’ interessanti.
Nel 2008 costruimmo la nostra prima beach house che vendemmo rapidamente e fu questo un nuovo scalino superato che ci diede modo di vedere nuovi orizzonti, promuovere nuovi investimenti ed aprire altre attivita’; il tutto mai guidato dalla voglia di arricchirsi ma dalla volonta’ di fare, spesso dall’istinto, anzi .. dal piacere di seguire l’istinto.
Raccontare come viviamo oggi non e’ semplice: abbiamo un resort in costruzione a Palawan, altre attivita’ e comunque molto tempo libero. Viaggiamo molto spesso, aereo, barche, traghetti e auto, per lavoro e per passione. Viviamo a volte come Robinson Crusoe, navigando tra le isole, mangiando pesce cotto in spiaggia sulla brace e lavandoci nei fiumi, per poi in poche ore ritrovarci a fare shopping nei lussuosi negozi della capitale.
Non viviamo in un posto fisso avendo 5 case in 4 diverse province e l’unico freno a questo nostro nomadismo stanziale {in fondo pur girando molto andiamo raramente all’estero} e’ la scuola dei nostri figli. Questo e’, questo eravamo ed oggi questi siamo.
Abbiamo passato molte difficolta’ durante la nostra vita fino ad ora, ma le abbiamo sempre superate uniti. Vi sarebbero tanti di quegli episodi da raccontare, da scriverci un libro {non fosse che mi spaventa, e’ come tirare la somma della propria esistenza e penso sia sempre troppo presto}. La cosa davvero importante, che forse puo’ essere una testimonianza utile ad altri, e’ che se noi siamo riusciti a raggiungere sempre i nostri obiettivi, lo dobbiamo a scelte della nostra vita mai indirizzate verso la via piu’ breve o piu’ comoda; inoltre abbiamo sempre accettato le nostre responsabilita’ riconoscendo in esse il carburante per crescere e migliorare.
In poche parole, abbiamo preso in mano le redini della nostra vita e ne siamo diventati i padroni, non certo per potercene poi vantare, ma perche’ e’ nel nostro DNA, non sapremmo vivere diversamente. Auguro a tutti di saper fare altrettanto, di saper prendere le decisioni importanti per la propria vita senza subirle o delegarle ad altri per poi poter avere qualcuno da incolpare in caso di fallimento. Meglio cadere e da soli imparare a curarsi le ferite. Chi non e’ mai caduto spesso non ha neanche mai provato a camminare.
1) Quando hai deciso di “cambiare vita” lasciando l’Italia?
R) Il primissimo pensiero mi ha sfiorato a vent’anni, mentre guardavo dei ragazzi tedeschi terminare i lavori per l’apertura del loro bar su una spiaggia tailandese. Ma me ne sono definitivamente convinto nel 2001. Ho pero’ dovuto aspettare 4 anni per riuscire a mettere in pratica il trasferimento {spostarsi in 5 non e’ stato semplice}.
2) Hai viaggiato molto prima di prendere la decisione finale e stabilirti nelle Filippine?
R) Ho viaggiato abbastanza, sopratutto fino ai 22 anni, poi la famiglia ed i figli hanno limitato le mie scorribande. Usa, Uk e Irlanda, Tunisia, Tailandia, Grecia, Jugoslavia {quando era ancora tale}, e diversi altri paesi europei. Se non avessi mai viaggiato non avrei mai potuto nemmeno immaginare di andare a vivere altrove.
3) Perché’ hai scelto proprio le Filippine come tua nuova casa e non un’altro paese come la Tailandia per esempio?
R) Conoscevo bene il Paese dal 1990 per le innumerevoli visite ai parenti e vacanze. Aveva le qualita’ che cercavo, la situazione sanitaria, economica e sociale erano nettamente migliorate in particolare dal ’98 ed era quindi diventato un Paese in cui ci si poteva vivere bene.
Piccolo chiarimento. Uno degli errori che spesso si fanno e’ quello di paragonare o ritenere simili i Paesi in quest’area del mondo. Malesia, Tailandia, Filippine, sono simili quanto lo possono essere Russia, Svezia e Italia. A parte gli occhi a mandorla ed il riso come cibo comune, per il resto non vi e’ alcuna similitudine. Sono Paesi diversi politicamente, per lingua, moneta, cultura e tradizioni, cucina, religione. Questa e’ una puntualizzazione che va’ fatta.
A parte cio’ le Filippine oltre ad essere l’unico Paese asiatico a maggioranza cattolica {che e’ assolutamente un punto di contatto importante anche culturalmente tra noi e loro} e’ la quinta nazione al mondo per estensione delle coste, ben 36.000 km di spiagge tropicali. Una linea costiera quindi piu’ lunga di quella degli Usa, della Cina, del Brasile e addirittura dell’Australia; a livello tropicale seconda solo all’Indonesia.
4) Nelle Filippine avete una attività’: in cosa consiste?
R) In realta’ abbiamo piu’ d’una attivita’: affittiamo barche ai turisti ad esempio, e tra qualche mese apriremo un nostro resort, ma in particolare da sempre forniamo assistenza a chi si vuole trasferirsi dall’Italia, a chi cerca una proprieta’ ed una attivita’ per vivere qui o anche solo una casa vacanza per starci qualche mese all’anno.
Con il nostro sito spiaggefilippine.com oltre a proporre proprieta’ frontemare, resort, spiagge e intere isole, mettiamo al servizio di chi acquista la nostra assistenza per un anno a 360 gradi, che va’ dall’ottenimento del visto permanente alla progettazione e permessi per costruire, dallo svolgere le pratiche di apertura di societa’ e attivita’ allo sdoganamento di container, dall’ottenimento della patente filippina, alla scelta del personale qualificato per il lavoro o per le pulizie domestiche, e molto molto altro.
In pratica offriamo un anno di appoggio post-acquisto { un servizio nel suo genere unico al mondo } per sciogliere tutti i nodi burocratici e non che s’incontrano nel primo periodo, il tutto gia’ incluso nei prezzi di vendita delle nostre proprieta’. Un traghettamento in totale sicurezza che include un bagaglio di informazioni e conoscenze per saper entrare in contatto nel modo migliore con questo popolo ospitale ed orgoglioso.
Un sistema personalizzato e su misura per ognuno, per cambiare vita in tutto relax, senza rischi, senza errori e senza stress. Perche’ cambiare deve voler significare certezza di migliorare le proprie condizioni di vita, non giocarsele mettendo a repentaglio tutta la propria esistenza futura.
5) Quale e’ stato il momento più’ difficile da quando siete partiti? e il momento più’ bello?
R) I primi mesi sono stati difficili, tra gioia incoscente della nuova condizione mista all’incertezza piu’ totale sul cosa fare. La domanda che ci veniva mentre a Manila guardavamo giocare i nostri figli era; ” …e adesso, che si fa?”. Mi sentivo come chi si trova in un enorme parcheggio vuoto e non sa dove mettere la propria auto. Una sensazione non bella se si ha con se un intera famiglia. Ma il sale della vita e’ anche in quei momenti in cui ci si sente un equilibrista. Da li’ esce la concentrazione profonda che permette di trovare sempre la soluzione.
Non c’era Spiaggefilippine allora ad aiutarci. Ecco perche’ e’ nato il sito, per evitare ad altri le traversie che ben conosciamo e dar loro da subito una direzione precisa. I momenti belli sono stati tanti, praticamente tutti quelli seguiti a quel primo periodo. Il piu’ bello in assoluto e’ bene augurarsi che debba ancora arrivare.
6) Cosa vi piace di più della vostra nuova vita nelle Filippine?
R) La liberta’ nel senso piu’ completo del termine. Un po’ come trovarsi di nuovo nell’enorme parcheggio vuoto, ma non avere dubbi sul dove mettere l’auto. Mille porte aperte per mille orizzonti nuovi e diversi. Ad ogni progetto che realizziamo se ne schiudono numerosi altri, tutti validi.
Aggiungerei un altra cosa; la piena consapevolezza dell’ incertezza del vivere, che in occidente manca completamente e ammette una dose di fatalismo necessaria, che permette di non sopravvalutarsi come uomini, di trovare il senso vero delle cose, di far affidamento solo sul passato e al limite sul presente, di godersi ogni attimo.
7) Cosa vi manca di più’ dell’Italia? Pensate di ritornarci un giorno?
R) Personalmente l’unica cosa di cui ho un minimo di nostalgia sono le mie montagne trentine, per il resto cibo italiano volendo si trova anche qui. Non abbiamo intenzione di far ritorno in Italia se non da turisti, per far vedere il Paese di nascita ai nostri ragazzi {il piu’ piccolo non lo ha mai praticamente mai conosciuto}. Ma credo passera’ ancora qualche anno. l’Italia di oggi in tutta onesta’ mette un po’ paura. Io poi … per come sono e per come la penso mi sentirei ormai un pesce fuor d’acqua.
8) Che suggerimento vi sentite di dare alle persone che vorrebbero cambiare vita ma non hanno il coraggio di farlo?
R) Di restare dove stanno. Se non si ha il coraggio per un passo simile non lo si fa’ e basta. Vuole dire che il “voler cambiar vita” non e’ sostenuto da motivazioni abbastanza importanti e profonde. Ci vuole prima di tutto determinazione e la forza di non guardarsi indietro. Tanti sono spinti dalla bella vita che si prospetta {illusorio nella quasi totalita’ dei casi} o dalla noia della vita occidentale, troppo troppo poco.
Ci vogliono convinzioni forti, sentimenti profondi altrimenti al primo ostacolo si torna a casa. Le prove da superare nella vita in genere a qualsiasi latitudine non mancano mai. Fuori dalla propria societa’, dal proprio mondo risulta piu’ complesso trovare le risorse psicofisiche per andare avanti se mancano le basi.
Queste sono scelte in cui si lascia qualcosa per trovare dell’altro, ed in cui vanno considerate le difficolta’, la fatica , l’incertezza, la pioggia e non solo il sole, la bella spiaggia, il guadagno, l’ozio. Chi vuole l’Italia ai tropici o solo la faccia bella della medaglia credo non debba nemmeno pensare a tentare di cambiar vita all’estero, nel migliore dei casi andrebbe incontro ad una delusione.
9) Ritornando alle Filippine, che attività’ si possono fare, sportive e non?
R) Non ci sono limiti per le attivita’ sportive, si puo ‘ fare di tutto: dal surf, al rafting, dal trekking, al climbing, si puo’ scegliere se fare immersioni incredibili o starsene ad oziare in spiaggia. Si puo’ fare una passeggiata a cavallo lungo le verdi risaie o nuotare a fianco di uno squalo balena, andare a pesca oppure fare birdwatching. E’ un Paese che in ogni caso riserva sorprese ad ogni angolo.
4 domande con risposta secca sulle Filippine:
1) Posto migliore da visitare:
R) Per me le piccole isole disabitate delle Calamian, ma davvero ce n’e’ per tutti i gusti. Dalle risaie a terrazze nella zona montana di Banawe, al maestoso vulcano Mayon.
2) Posto sconosciuto al turismo di massa:
R) Tantissimi, i turisti vanno sempre negli stessi luoghi, pochi escono dalle rotte classiche alla ricerca d’altro. Potrei consigliare le centinaia e centinaia di isolette sparse per questo arcipelago, un paradiso per chi ama la pace e a bellezza selvaggia della natura, oppure il paese nativo di Juliet nella estrema provincia di Quezon. Un villaggio che si apre sull’oceano ed e’ raggiungibile solo percorrendo per alcuni chilometri la linea ferroviaria con dei carretti a motore.
3) e quello troppo turistico
R) Senza dubbio Boracay, una delle spiagge piu’ famose al mondo con oltre mezzo milione di turisti all’anno.
4) periodo dell’anno migliore
R) Nelle Filippine e’ sempre il momento migliore, ma per chi non piace usare l’ombrello e’ meglio venire da novembre a giugno. Il top e’ marzo/aprile/maggio che collima con le vacanze scolastiche.
Paolo & Juliet, Manila – Philippines
Informazioni utili
Costo della vita: Con casa di proprieta’ (per cibo, vestiario, spese fisse di casa, ed extra) 500 euro al mese per vivere bene; dai 1.000 per vivere di lusso. 400 euro corrispondono a circa 1.200 euro in Italia
Case in vendita: Appartamento taglio piccolo: 40.000 euro; Mini appartamento in grattacielo a Manila: 50.000 euro; Villa con piscina e giardino {terreno incluso}: tra i 100.000 e i 200.000 euro; Terreno con casa in legno sulla spiaggia: dai 60.000 euro in su. Importante! Questi prezzi valgono solo come esempio per dare non piu’ di una minima idea. I prezzi delle proprieta’ non sono soggetti ad alcun vincolo e quindi alla sola discrezione di chi vende.
Case in affitto: appartamenti in città: 300 euro circa; appartamenti sulla spiaggia: tra i 400 e i 600 euro; ville: da 800 euro in su al mese
Costo di un pasto: in un fast food: 1 o 2 euro; ristorane di livello medio: dai 4 ai 7 euro a persona; di alto livello: 15-20 euro a persona
Costo carburanti: Benzina; 70 cent di euro per litro. Gasolio; 50 cent di euro per litro.
Assicurazione auto: Obbligatoria; 50 euro l’anno. Polizza casco per auto grossa cilindrata nuova; circa 500 euro l’anno
Per chi volesse trasferirsi dall’Italia:
Indirizzi utili: Ambasciata italiana nelle Filippine: Zeta Bldg 6/f, 191 Salcedo Street, Legaspi Village, Makati City, Metro Manila – tel. +63 8924531/4
Come arrivare: Voli da Roma e Milano a Manila da 600 euro in su. Le compagnie aeree che volano dall’europa alle Filippine con i prezzi migliori sono la Qatar Airways, Etihad, Emirates, Klm
Lingua: Filippino {tagalog}. Seconda lingua: inglese
Moneta: Peso filippino (1 euro sono circa 60 Php)
Fuso orario: +7 (+6 con l’ora legale)
Religione: 83% cattolica
Clima: Tropicale. Stagione asciutta da dicembre a giugno; stagione delle piogge da luglio a novembre. Temperatura media: 29 gradi
Vaccinazioni: Nessuna obbligatoria. Consigliate: epatite A e B, antitifica, copertura antitetanica.
Visti: Non necessari fino a 21 giorni di permanenza. Si può prolungare il soggiorno con rinnovi di visto ogni due mesi, fino a un massimo di un anno
Fondatore e autore di NonSoloTuristi.it e ThinkingNomads.com.
110 nazioni visitate in 5 continenti. Negli ultimi 6 anni in viaggio per il mondo con mia moglie Felicity e le nostre due bambine. Instagram @viaggiatori
Molto interessante. Mi piace molto il vostro spirito, e condivido in pieno il vostro punto di vista su chi “vorrebbe andarsene” ma non ha il coraggio di farlo. In bocca al lupo per tutte le vostre attività!