L’arte dell’ospitalità Bettoja nei tre alberghi nei pressi della Stazione Termini.
Sono tante le occasioni per visitare Roma, recandosi ad alcune delle numerose mostre o per ritrovare le molteplici suggestioni culturali che essa offre, in una sorta di museo a cielo aperto.
Anche il luogo in cui soggiornare, consente di assaporare il fascino della cosiddetta Città eterna.
Hotel Mediterraneo di Roma
A pochi passi dalla Stazione Termini e dalle principali attrazioni turistiche, l’Hotel Mediterraneo di Roma, costruito fra il 1938 e il 1942, si erge con un palazzo vincolato dal Ministero dei Beni Culturali per il valore storico ed architettonico; un’ambiente elegante grazie all’arredamento Déco che la famiglia dei gestori Bettoja ha voluto conservare.
Entrando nella hall ci si stupisce piacevolmente per i lussuosi arredi, i lampadari disegnati da Giò Ponti, le appliques di vetro di Murano.
Ma anche i mosaici come “Il ritorno di Ulisse da Itaca” di Franco d’Urso nella Lobby, una gigantesca mappa in pergamena del Mare Nostrum, i busti di marmo antichi di imperatori romani, una scena di caccia rinascimentale e un San Giorgio che uccide il drago del 1939; il prezioso intarsio di Achille Capizzano “Allegoria della scrittura attraverso la storia”.
Altri arredi nella Sala delle Polene, in cui si svolgono le colazioni, lo rendono un luogo di assoluto prestigio.
Progettato nel 1938 dall’architetto Mario Loreti, l’albergo si erge sulla cima del colle Esquilino, per un’altezza di 50 metri, con 11 piani su cui sono distribuite 242 camere; in molti particolari affiora il tema del mare che contraddistingue il suo nome, ispirato al Mediterraneo.
Molto bello il Bar 21 che stupisce per l’eleganza che lo ha reso una fantastica location per molte scene di film, come The Young Pope, così come il Centro congressuale, tecnologicamente avanzato.
Di pregio è anche la terrazza con sala ristorante che offre una vista spettacolare sulla città. Come se non bastasse, proseguono i lavori di restyling che hanno interessato circa 70 camere, dando vita alle nuove Déco Premium, suddivise in Classic, Superior, Deluze, Junior Suite.
La famiglia Bettoja svolge da circa 145 anni un ruolo di primo piano nell’ospitalità, da quando nel 1875 il nobile mercante di vini Maurizio Bettoja acquistò un’osteria nei pressi della Basilica di Santa Maria Maggiore.
Aperta nel 1600, in occasione dell’Anno santo, la taverna venne poi ampliata e intitolata allo statista piemontese Massimo d’Azeglio.
Dopo la costruzione della nuova stazione ferroviaria di Termini (1874), venne eretto l’albergo omonimo, con stile fin de siècle, che vantò ospiti illustri, quali Pietro Mascagni, il Generale Diaz, Louis Armstrong e Pier Paolo Pasolini.
La struttura, dotata di 185 camere, ha un eccellente ristorante curato dallo chef Renzo Di Filippo e per le sue boiseries, dipinti e stampe risorgimentali, è membro dei Locali Storici d’Italia.
Collegato all’Hotel Mediterraneo da un graziosa scala lignea che ricorda l’interno di una nave, vi è a poca distanza, il piccolo Hotel Atlantico con le sue 65 stanze arredate in stile art dèco.
Una vacanza di stile quella vissuta in ambienti di notevole pregio come gli Hotel Bettoja, per assaporare l’arte dell’accoglienza nella città di Roma, eterna… mente affascinante.
Oltre alla passione per la scrittura, un modo per “viaggiare” con le parole nelle molteplici sfaccettature della realtà, mi piace dedicarmi al trekking e al cicloturismo. Ho iniziato a viaggiare a quattro mesi, quando i miei genitori si sono trasferiti dal sud a Milano per motivi di lavoro, ripetendo lo stesso percorso, ogni anno, fino alla maggiore età. Ho visitato molti stati europei organizzando meticolosamente il viaggio e documentandolo grazie alla mia inseparabile macchina fotografica.