Sognare è una di quelle caratteristiche che ci fa diventare esseri umani.
Lo facciamo quando ci troviamo nelle difficoltà, o non sappiamo uscire da una situazione chiusa, senza via d’uscita. Oppure quando vogliamo superare ostacoli insormontabili e dare il via alla nostra immaginazione creando qualcosa di nuovo, che non c’era prima. O infine, semplicemente, ci capita nel momento in cui la nostra fantasia immagina di fare quello che ci piace di più.
Io lo ammetto, sono un travel addicted. Oppure, se lo diciamo in maniera diversa, sono pazzo per i viaggi. In più sono subacqueo e quindi i miei sogni sono spesso rivolti a località sparse per il mondo che sono uno spettacolo sopra e sotto la superficie. Non è detto che siano la stessa cosa: il Nord Europa o lo Stretto di Beqa alle Fiji sono eccezionali per le immersioni, ma certo meno per chi ti accompagna e che si trova magari sotto tonnellate d’acqua fuori stagione.
Ma allora, visto che a causa del Covid-19 non possiamo dar sfogo a queste passioni, perché non farlo almeno con la fantasia o semplicemente guardando un video di DiveCircle 360 su YouTube? Sogniamo quindi di avere tempo libero, di guardare con un martello in mano un bel salvadanaio pieno di euro e di prenotare così una meravigliosa vacanza di mare e immersioni, pensata per la nostra gioia di subacquei ma anche per quella dei nostri cari che magari prediligono la spiaggia, il relax oppure lo snorkeling. Ma dove potremmo andare?
Ecco allora una lista delle dieci località per viaggi per subacquei e crociere diving che vi faranno venire l’acquolina in bocca, non necessariamente in ordine di importanza e che sono l’ideale per un subacqueo con famiglia.
- Baia di Abu Dhabbab, Marsa Alam, Mar Rosso egiziano
- Cuba, mar dei Caraibi
- Khao Lak, costa delle Andamane, Thailandia
- Watamu, Oceano Indiano, Kenya
- Bahamas, mar dei Caraibi
- Nosy Be, Oceano Indiano, Madagascar
- Polinesia, Oceano Pacifico
- Isole Fiji, Oceano Pacifico
- Isola di Redang, Oceano Indiano, Malesia
- Indonesia, Oceano Indiano
- Le Maldive
Baia di Abu Dhabbab, Marsa Alam, Mar Rosso egiziano
Perché la metto per prima? Perché ho prenotato due volte quest’anno, senza riuscire ad andarci.
Le stagioni migliori: fine marzo e metà ottobre, quando il caldo non è eccessivo e il mare è semplicemente fantastico. Sembra che nella baia ci siano stanziali le tartarughe e a volte qualche dugongo curioso. Io non so, vi saprò dire (prima o poi).
Cuba, mar dei Caraibi
Fra mille località, una che conosco bene: Playa Santa Lucia.
Stagione ideale: da Capodanno a fine aprile/metà maggio. Una spiaggia lunga chilometri fatta di sabbia bianca finissima e palme, che finisce a Playa Coco, con la sabbia dorata e gli squali Leuca che vivono stanziali e che si possono andare a vedere.
Finita l’immersione, ritrovo al Bucanero per mangiare aragosta e bere Mojito, sempre in mezzo alla contagiosa allegria tipica dell’isola.
Khao Lak, costa delle Andamane, Thailandia
Un luogo bellissimo, abitato da gente altrettanto meravigliosa. Un posto che solo pochi anni fa fu devastato da una immane tragedia: quella dello Tsunami del 2004. Se il pensiero lascia dubbiosi sulla meta, poi ci si rende conto che stiamo dando un contributo non solo alle grandi strutture, ma soprattutto alla popolazione locale.
Imperdibili la gita sugli elefanti nella giungla, la nursery delle tartarughe marine e, chiaramente, le incredibili immersioni nel parco nazionale delle isole Similan.
Periodo ideale: il nostro inverno.
Watamu, Oceano Indiano, Kenya
So già che qualche subacqueo storcerà il naso, ma sono pronto a scommettere che tornerà soddisfatto (con un po’ di fortuna ci sono anche le balene). È una vacanza completa e perfetta per staccare dal mondo civilizzato: mare, immersioni, safari e visite a luoghi fuori dall’ordinario.
Periodo migliore: dicembre/marzo, luglio/settembre.
Bahamas, mar dei Caraibi
Eh, beh. Non per nulla sono un mito per chiunque. Mare, pesce, gite in barca, balli e relax. C’è però anche la famosa Tiger beach, per le immersioni con gli squali; ci vivono anche due famosi ricercatori italiani, che accompagnano i subacquei per immersioni in sicurezza con questi magnifici animali.
Periodo ideale: aprile/maggio, poi va a fortuna (come sempre).
Nosy Be, Oceano Indiano, Madagascar
La piccola isola vicino al Madagascar ed ancor più quelle intorno ad essa rappresentano un vero paradiso sopra e sotto la superficie del mare. A Nosy be ci sono anche grandi e rinomate strutture e puoi fare qualche escursione, mentre sulle piccole isole che la circondano si soggiorna in bungalow posti direttamente sulla spiaggia, mangiando il pesce pescato durante il giorno dal proprietario.
Immersioni fantastiche e ad agosto c’è anche il passaggio delle balene. Da evitare il periodo gennaio-marzo, quello delle grandi piogge.
Polinesia, Oceano Pacifico
Beh, visto che stiamo sognando, facciamolo in grande. D’altronde stiamo viaggiando in coppia e queste sono le più famose isole dell’amore. Sono un po’ lontanucce, ma sono convinto che un’immersione nella pass di Rangiroa toglierà la stanchezza dalle vostre ossa, mentre la dolce metà sorseggia un cocktail sotto le palme.
Periodo migliore: giugno/settembre.
Isole Fiji, Oceano Pacifico
Avevo promesso di non parlarne, ma non ce la faccio. Fate così: prenotate una settimana nell’arcipelago delle Mamanucas, per sole, mare, cuore e Monuriki, l’isola di Castaway, facendo così felice il vostro amore. Poi con la scusa di visitare l’isola principale, riservate qualche giorno a Pacific Harbour, Stretto di Beqa, sull’isola di Viti Levu. Qui con i BAD divers farete le più belle immersioni della vostra vita, in mezzo a 50 Bullshark (quelli che mangiano).
Punto negativo? Piove SEMPRE, anche nella stagione secca tra maggio e luglio, a causa degli alisei dell’Antartide che scaricano l’acqua sui vulcani. Però vi ricorderete di questo viaggio per tutta la vita (non intendo perché verrete probabilmente assaggiati).
Isola di Redang, Oceano Indiano, Malesia
Un paradiso in terra sulla costa orientale della penisola malese, quella da visitare durante i nostri mesi estivi, spettacolare sia per lo snorkeling che le immersioni subacquee. La Malesia è poi sempre una scoperta, per la sua gente, le cascate, la giungla, il cibo.
Io conosco Langkawi, sulla costa occidentale, strepitosa da vedere a Capodanno, ma priva di interesse subacqueo; malgrado questo me ne sono innamorato.
Indonesia, Oceano Indiano
La nazione indonesiana è costituita da oltre 17000 isole. Fra queste le più famose per mare e immersioni sono Komodo (con i varani, cui far mangiare la consorte se siete stufi), Flores, Sipadan (dicono abbia le immersioni più belle del mondo) e chiaramente Bali con il relitto della Liberty e le vicine Nusa Lembongan e Nusa Penida.
A parte le spiagge e le immersioni, Bali è uno dei posti più belli da visitare al mondo, senza tema di smentita.
Periodo top: maggio/ottobre.
Finito? Direi proprio di no.
Manca il posto più bello del mondo per chi ama il mare. Dove ogni immersione è una scoperta, ogni uscita in snorkeling con maschera e pinne diventa un’avventura. La sabbia è fresca e le palme sono sempre sopra di voi a proteggervi dalle scottature. Un luogo dove posso spendere 50.000€ e più solo per passare una notte, oppure posso viaggiare low cost e dormire in comodissime guest houses, in mezzo ai sorridenti locali, spendendo molto meno di quanto si possa immaginare. Un posto il cui ricordo non mancherà mai di riscaldarvi il cuore durante le gelide notti d’inverno. Le isole che in ogni modo dovremo salvare da loro stesse, dal cambiamento climatico e dalla globalizzazione forzata, per far sì che rimangano un paradiso. Le Maldive, il posto più bello del mondo per chi, come me, ama il mare ed i suoi abitanti.
Le Maldive
Racconto spesso questa scena. Arriviamo alle Maldive dopo un lungo volo con scalo a Mosca, prendiamo la barca veloce e arriviamo sull’isola di pescatori che abbiamo scelto per la nostra prima vacanza fai da te in una guest house. Stravolti dalla stanchezza prendiamo asciugamani, maschera e pinne e andiamo a cercare la bikini beach. È di una bellezza totale, e siamo solo noi due. Mia moglie rimane a giocare con i paguri, io indosso l’attrezzatura e mi dirigo verso la barriera. Destra o sinistra? Scelgo la direzione a caso e ben presto mi trovo in mezzo a nuvole di pesce di barriera, sopra coralli dalle mille forme e colori. Sono semplicemente estasiato. Mi accorgo di movimento vicino a me, è un barracuda in caccia che mi passa a mezzo metro, poi due Jackfish alla mia sinistra e due cernie a destra mi fissano incuriositi. In quel momento una freccia grigia con le pinne bianche mi passa sopra la spalla, poi altre due. Squali pinna bianca. Torno tutto contento da mia moglie sulla spiaggia, per trovarla dubbiosa e preoccupata. C’è una macchia nera vicino a riva, che si stringe poi si allarga. Vado a vedere, certo che si tratti di una macchia di petrolio, lo stesso che si allunga sul mio cuore. Mi avvicino e invece mi accorgo che è un piccolo branco di sardine. Tre squaletti pinna nera lunghi una quarantina di centimetri e una giovane murena le tengono compatte, poi a turno si tuffano in mezzo per mangiarne il più possibile.
Sarà una bella vacanza profetizzo in quel momento. Avevo ragione.
Sono area manager di una multinazionale alimentare, ma in realtà viaggiatore “compulsivo” da tutta la vita, senza possibilità di guarigione, da quando ho capito che i viaggi sono la benzina per il motore della mia anima.
Alterno viaggi di scoperta o fatti per nutrire la mente ad altri specificatamente pensati per le immersioni, fatte ovunque ci sia abbastanza acqua.