Tutti quelli che amano il mare, sognano prima o poi di andare alle Maldive. E fanno bene. Le Maldive sono un vero paradiso: spiagge da cartolina, palme, sole, mare stupendo, barriera corallina a due passi dalla spiaggia e una miriade di pesci colorati da guardare in acque poco profonde! Io ci sono stato lo scorso anno. In particolare, sono stato al Sandies Bathala Resort, nell’atollo di Ari nord, che ho recensito in fondo al post.
Tuttavia, più che raccontarvi il mio viaggio alle Maldive, voglio invece raccontarvi come sono arrivato alla scelta del Bathala. Infatti, per fare la vacanza perfetta è molto importante scegliere bene l’isola dove andare. Alle Maldive ci sono circa 1.200 isole e, di queste, circa 200 sono abitate. La scelta, quindi, è veramente enorme e le isole hanno caratteristiche diverse. Scegliere quella giusta e cioè quella più rispondente alle proprie aspettative, è pertanto fondamentale. Spendere i soldi per una vacanza alle Maldive (che non sono proprio economicissime) e poi ritrovarsi in un’isola che non è come ci si aspettava, è assolutamente da evitare.
Non vi consiglierò un’isola in particolare, perché non esiste quella che va bene per tutti. Ciascuno ha una idea diversa di vacanza e quindi cercherò di dare dei consigli su come scegliere l’isola perfetta per voi. Forse il post è un po’ lungo, ma è diviso in capitoli e potete saltare quelli che non vi interessano. Peraltro, la vacanza alle Maldive non costa poco ed è giusto prestare un po’ di attenzione alla sua organizzazione!
Cosa aspettarsi alle Maldive
Come detto, per andare alle Maldive, possiamo scegliere fra decine e decine di sistemazioni diverse. Tutte le isole hanno spesso caratteristiche diverse, ma una cosa le accomuna tutte: sono estremamente piccole.
L’isola più grande è Fua Mulaku, che è lunga circa 4,4 chilometri, ma è quasi una eccezione. La maggior parte delle isole misurano poche centinaia di metri e le più piccole sono anche meno di 100 metri. Per farvi una idea, considerate che a volte la dimensione di un’isola alle Maldive è misurata in minuti. Si, avete letto bene: minuti. Un’isola grande 15 minuti significa che, se scendete sulla spiaggia e girate a destra, impiegherete 15 minuti per fare il giro dell’isola e tornare al punto di partenza.
L’isola di Bathala, dove sono stato io, è lunga circa 250 metri e ci vogliono circa 12 minuti per fare il giro. A volte le isole sono così piccole, che la maggior parte dei bungalow sono costruiti direttamente sull’acqua! Tutto questo per dirvi che potete scegliere un’isola più grande o una più piccola, ma sarete comunque in un minuscolo paesino, dove ci si incontra tutti.
Il dubbio che a questo punto viene a qualcuno è: ma non mi annoierò una settimana su un’isola minuscola? Vi piace il mare? Allora posso assicurarvi che non vi annoierete affatto! Passerete le giornate fra bagni, snorkeling, escursioni in barca, deliziosi pasti. Andrete in giro senza scarpe (spesso la sabbia è anche negli spazi pubblici) e sempre con la macchina fotografica in mano, perché non potrete smettere di fotografare le acque turchesi o i rossi tramonti che renderanno la vostra vacanza indimenticabile.

Hotel o Resort?
Fino a qualche anno fa, alle Maldive c’era una rigida divisione fra le isole frequentate dai turisti e quelle abitate dai maldiviani. C’erano (e ci sono) le “isole resort” e poi c’erano le isole dei pescatori, che il turista poteva visitare solo con un tour guidato.
Oggi non è più così, perché sulle isole dove abitano i maldiviani sono stati aperti diversi hotel. La prima scelta da fare è quindi quella fra resort o albergo. E’ una questione di gusti e dipende dalla propria idea di vacanza. I resort sono un villaggio turistico che si identifica con l’isola, nel senso che sull’isola l’unica presenza è il resort stesso. Avrete quindi tutta l’isola a vostra disposizione, ma allo stesso tempo sarete “confinati” alla realtà del villaggio turistico. Scegliendo un hotel avrete invece la possibilità di vivere in mezzo alla popolazione locale e utilizzare le strutture locali (spiagge, ristoranti, ecc.). Generalmente i resort hanno servizi migliori, ma sono anche più costosi rispetto alla sistemazione in albergo.
Io, per mia scelta, ho sempre optato per i resort (Bathala è così), orientandomi su un livello medio (quelli di lusso hanno costi davvero proibitivi) e mi sono trovato bene. Anche nel resort incontri i maldiviani, perché tutto il personale di servizio è locale (credo sia un buon modo per far sì che una parte della ricchezza prodotta dal turismo resti alle Maldive). Sono però contatti limitati anche perché i maldiviani sull’isola (tutti rigorosamente uomini) vivono generalmente in strutture non accessibili ai turisti, una specie di villaggio nel villaggio. La scelta dell’hotel offre invece sicuramente più possibilità di contatto, ma ricordate che i maldiviani sono musulmani e che quindi le Maldive non sono Ibiza o Mykonos.

La distanza da Mahè
Un altro elemento di cui tener conto è la distanza dall’aeroporto e come arrivare all’isola che avete scelto. Le isole delle Maldive, infatti, non solo sono 1.200, ma sono anche disperse da nord a sud, lungo una striscia di atolli di ben 750 km. Voi arriverete all’aeroporto internazionale che si trova a Malé, più o meno al centro della lunga striscia.

La maggior parte delle isole turistiche sono abbastanza vicine a Malé e sono raggiungibili con mezzi locali e cioè in barca per quelle più vicine e in barca o idrovolante per quelle più lontane. In internet trovate siti specializzati sulle Maldive, che vi danno per ogni isola il tempo che ci vuole per raggiungerle in barca o in idrovolante. Per darvi una idea, Bathala è a circa 65 km dall’aeroporto di Malé ed è raggiungibile con 90 minuti di barca veloce o con 20 minuti di idrovolante. Generalmente il trasferimento in barca è compreso nel pacchetto, mentre quello in idrovolante comporta un sovrapprezzo (potete anche acquistare direttamente il biglietto).
Ci sono due motivi per scegliere l’idrovolante, sicuramente più costoso:
- Il primo è rappresentato dalla distanza: fare magari 2 ore di barca dopo averne fatto 10 di aereo potrebbe non piacere a tutti.
- Il secondo è il piacere del viaggio: gli idrovolanti volano bassi e viaggiano sostanzialmente a vista e quindi durante il volo si gode un panorama veramente bello.
Se scegliete l’idrovolante, considerate che a volte bisogna attendere un po’ prima del decollo (l’aeroporto degli idrovolanti è accanto a quello internazionale). Infatti, le compagnie cercano di massimizzare i voli raggruppando i passeggeri e quindi, se voi siete arrivati di mattina e c’è un altro passeggero per la stessa destinazione che arriva nel primo pomeriggio, voi aspetterete l’arrivo di quest’ultimo, prima di poter partire.
Un ultimo consiglio: alcune isole non sono raggiungibili con l’idrovolante, perché non hanno la piattaforma per lo sbarco dei passeggeri; accertatevi che l’isola da voi scelta sia idonea, perché ho sentito di turisti che, dopo aver pagato l’idrovolante, sono stati sbarcati su un’isola vicina e poi portati in barca a destinazione (e allora tanto vale partire in barca da Malé).
Isole lontane

Oltre alle isole “vicine” alla capitale Malè, ci sono quelle troppo lontane anche per gli idrovolanti e che richiedono quindi un volo interno (le Maldive hanno altri 8 aeroporti). Le isole più lontane si sono sviluppate turisticamente più tardi e quindi i resort sono generalmente più nuovi e i fondali meno sfruttati. A volte hanno anche un miglior rapporto qualità/prezzo perché devono cercare di invogliare i turisti. Se però la vostra vacanza ha la durata classica di una settimana, forse aggiungere un altro volo di linea a quello fatto per arrivare dall’Italia è un po’ troppo, anche perché poi molto probabilmente avrete sempre un trasporto in barca per arrivare alla destinazione finale.
Barriera o laguna?
Un’altra grande caratteristica che differenzia le diverse isole è la vicinanza e l’estensione della barriera corallina alla spiaggia e cioè la presenza o meno di quello che si chiama “house reef”. Se andate alle Maldive per fare snorkeling, dovreste preferire un’isola con un house reef ed anche abbastanza esteso. La presenza dell’house reef vi consentirà infatti di fare snorkeling in autonomia, senza essere cioè legato ai tour organizzati. Se invece andate soprattutto per fare mare e magari viaggiate con bambini, allora dovreste scegliere un’isola con una bella laguna. Le isole con l’house reef hanno generalmente fondali più profondi e spesso con coralli che arrivano vicino alla riva. Le isole con laguna hanno fondali poco profondi, sabbiosi e con acque generalmente più calde. Ci sono anche isole con la barriera da un lato e la laguna dall’altro.
Sempre sui siti specializzati sulle Maldive trovate l’indicazione sulla presenza o meno dell’house reef e sulla sua estensione, generalmente espresso con un numero compreso tra 0 (nessuno house reef) e 4 (house reef su tutto il perimetro).


Attenzione all’erosione delle spiagge
Alle Maldive il problema dell’erosione delle spiagge è molto concreto. Le isole sono praticamente al livello del mare e quindi anche il più piccolo innalzamento provoca la scomparsa di metri di spiaggia. Anche le correnti contribuiscono molto a modificare nel tempo la forma delle isole.
La situazione è molto varia: ci sono isole che non hanno alcun problema (poche), altre che hanno qualche lato eroso ed hanno realizzato qualche “pennello” di protezione (la maggior parte) e altre ancora che si sono dovute circondare interamente da muretti. Quando scegliete l’isola, studiatevi quindi la situazione. Non fidatevi delle foto dei depliant o del sito ufficiale del resort, non perché siano “false”, ma perché spesso risalgono a qualche anno addietro e il fenomeno dell’erosione può essersi verificato più recentemente. Guardate le foto su Google map o quelle allegate alle recensioni dei viaggiatori, facendo attenzione alla data delle foto.
Detto questo, il problema dei muretti è solo un fatto estetico e comunque non pensate a chissà quale struttura possente. Si tratta generalmente di barriere realizzare stesso con pezzi di corallo, a pelo d’acqua e che diventano veramente visibili solo con la bassa marea. Io sono stato in isole con i muretti e non mi hanno disturbato più di tanto. Anzi, rendono le acque “interne”, che lambiscono la spiaggia, più calme e più calde. Certo, le foto vengono però molto meno evocative!

Diverso è il tema dell’erosione. In alcune isole il fenomeno rende praticamente prive di spiaggia alcuni dei bungalow, scoprendo magari i sacchi che erano stati messi a protezione. Non dovrebbe essere un problema, perché i resort tendono a non utilizzarli, ma in periodi di affollamento potrebbero essere tentati. A Bathala, ad esempio, i bungalow dal n. 104 al 109 sono privi di spiaggia e con i sacchi di protezione ormai a vista, ma appunto non erano utilizzati.

Servizio, animazione ed escursioni
L’ultima caratteristica che differenzia i vari resort (oltre ovviamente al prezzo!) sono i servizi offerti. In tutti i miei viaggi alle Maldive ho sempre trovato disponibilità e cortesia da parte del personale locale, come detto, interamente maschile (se trovate qualche donna che lavora nella struttura, difficilmente sarà maldiviana). I servizi possono essere invece diversi. Se ad esempio fate immersioni, verificate che ci sia un centro sub sull’isola, cosa che faciliterà molto la vostra vacanza. Anche se, come me, fate solo snorkeling, la presenza di un centro sull’isola, con la possibilità di prendere in prestito maschere e pinne, vi eviterà di riempire la valigia con la vostra attrezzatura. Inoltre, questi centri organizzano tour guidati, che potrebbero esservi utili se siete alle prime armi. Può essere interessante anche la disponibilità sull’isola di attrezzature sportive, quali tavole o kayak.
Infine, c’è il tema dell’animazione. Come già detto, le Maldive non sono Ibiza o Mykonos, ma ci sono resort con una animazione “vivace”, stile villaggio, altri con una animazione soft e altri ancora del tutto privi di animazione. Insomma, ce n’è per tutti i gusti e si tratta solo di scegliere l’isola giusta, magari studiandosi il sito ufficiale del resort che si sta pensando di scegliere.
Un’ultima informazione, ma è più una “perla” da conservare per il secondo o terzo viaggio alle Maldive. Tutti i resort organizzano escursioni ad attrazioni più o meno vicine, che siano “l’isola dei pescatori” o l’uscita di snorkeling o subacquea a qualche punto della barriera particolarmente interessante. Alle Maldive ci sono però alcune attrazioni “speciali” che si possono vedere solo in certi periodi o solo in certi posti e quindi offerti solo da alcuni resort, che si trovano vicino.
Squalo Balena
Una di queste attrazioni è l’avvistamento dello squalo balena. Si tratta di uno squalo del tutto innocuo (mangia plancton) ma di dimensioni gigantesche. Gli squali balena possono essere avvistati solo accanto ai pass e cioè ai canali che mettono in collegamento le acque interne all’atollo con l’oceano, dove si posizionano per nutrirsi del plancton trasportato dalla corrente. Inoltre, alle Maldive il verso delle correnti si inverte ogni 6 mesi e quindi gli squali balena si spostano da un lato all’altro dell’atollo con la stessa periodicità.

Manta Point
Un’altra attrazione molto affascinante sono le mante. Alle Maldive ci sono diversi “manta point” e quindi questa escursione è un po’ più frequente. Io l’ho fatta al Bathala e vi assicuro che nuotare in mezzo a questi grandi animali è veramente emozionante!

Bioluminescenza
Infine, c’è il fenomeno della bioluminescenza. Le onde del mare si accendono di notte di una luce blu intensa, per effetto di un plancton bioluminescente presente nel mare. Purtroppo, per osservare questo fenomeno, c’è poco da fare. Si può manifestare in qualsiasi punto delle Maldive, ma dipende essenzialmente da una serie di fattori, tra cui la temperatura dell’acqua, la salinità, le maree e i livelli di nutrienti. Per vedere il plancton bioluminescente è quindi necessario semplicemente trovarsi nel posto giusto al momento giusto. E’ solo questione di fortuna!

Bungalow sulla spiaggia o sull’acqua?
Ora che avete scelto l’isola, magari scegliendone una con tanto verde (rende il tutto più “esotico”), resta da scegliere la sistemazione e quindi: bungalow sulla spiaggia o bungalow sull’acqua? Quest’ultimo è da tutti ritenuto più romantico, ma io preferisco i bungalow sulla spiaggia e vi spiego perché. In generale, nel water bungalow avrete a disposizione una terrazza con le sdraio e con la scaletta per scendere direttamente in acqua. Molto bello, ma se volete fare una passeggiata lungo la spiaggia, con i piedi nella sabbia, dovete andare sull’isola. Inoltre, i water bungalow sono costruiti sulla barriera corallina (lasciamo perdere i danni fatti per costruirli, perché tanto ormai sono lì) e questo significa che sotto i piedi non avrete la sabbia, ammesso che il fondale sia tanto basso da toccare.
Con il bungalow sulla spiaggia invece, a meno che l’isola non sia affollatissima, avrete in vostro pezzetto di spiaggia praticamente privata e potrete sguazzare a riva quando vi pare. Anche tutti i servizi dell’isola saranno più vicini, rispetto ai water bungalow, che invece spesso sono abbastanza lontani dall’isola.

All inclusive o no?
Parlando della sistemazione, un cenno va fatto anche alla formula scelta per la ristorazione. Esistono formule con colazione e cena, formule all inclusive soft, con i 3 pasti e solo alcune bevande e la formula all inclusive con dentro tutto, anche i superalcolici. Non in tutti i resort potrete scegliere (alcuni offrono una sola formula e bisogna prendersi quella), ma se potete farlo, allora pensateci un po’ su. Io a volte ho scelto la prima, con il pranzo escluso. Certo bisogna mangiare sempre nelle strutture del resort anche a pranzo, pagando un costo aggiuntivo. A me, al mare, a pranzo basta però un’insalata o un toast e si spende meno che con altre formule.
All’altro estremo, l’all inclusive con compresi anche i cocktails e i superalcolici conviene solo se ne fate veramente uso ed anche abbastanza spesso. Il costo è infatti generalmente elevato, perché tarato su asiatici e australiani, grandi bevitori.
Consigli per lo snorkeling
Ora siete finalmente sull’isola che avete scelto e siete sulla vostra sdraio, sotto una palma, in riva al mare. Avete fatto un giro al centro diving o al watersport e vi siete informati sulle escursioni.
Se avete però scelto un’isola con l’house reef, non volete rinunciare alla possibilità di fare snorkeling anche per vostro conto, in piena libertà, quando volete.
Se siete già esperti, allora prendete maschere e pinne e andate. Altrimenti, di seguito trovate qualche consiglio ricavato dalla mia esperienza.
Ho visto spesso turisti fare snorkeling all’interno della barriera e cioè tra la riva e il bordo esterno della barriera. Le acque sono più calme e più calde e ci si sente più sicuri. Si vedono un po’ di pesci e di coralli, ma lo spettacolo vero è sul bordo esterno della barriera. Quindi il modo migliore per fare snorkeling è quello di uscire all’esterno della barriera, utilizzando i pontili o attraverso i canali scavati appositamente e poi costeggiarne il bordo, seguendo il limite del muro di corallo che sprofonda sotto di voi. Avrete modo così di vedere pesci più grandi, squaletti di barriera, tartarughe, ecc.. Fate attenzione dove ci sono rocce con anfratti, perché potreste avere l’opportunità di vedere una murena.

Snorkelling fuori dalla barriera corallina
Se fate snorkeling fuori la barriera, ci sono alcune regole di prudenza da rispettare. La prima è quella di non andare mai da soli; l’imprevisto è sempre possibile ed è meglio essere in due. La seconda è quella di alzare spesso la testa per vedere quando ci si è allontanati; a volte, infatti, per seguire qualche pesce, si corre il rischio di spingersi troppo a largo. Inoltre, è buona norma portarsi un palloncino di segnalazione (sgonfiato, occupa poco spazio in valigia) o utilizzare una delle boe di salvataggio che spesso i resort mettono a disposizione dei clienti. Particolare attenzione deve essere prestata quando ci si avvicina ai moli o quando comunque ci si trova in una zona di transito delle barche.

Uscire e rientrare dalla barriera, può essere facile con l’alta marea, ma può diventare complicato invece con la bassa marea. I pontili saranno sempre disponibili, ma è opportuno che vi studiate la mappa dell’isola che troverete nel resort, o anche la foto satellitare di Google map. Dovete infatti capire dove sono i passaggi nella barriera (canali scavati appositamente), che vi consentono di rientrare a riva, se siete troppo lontani dai pontili.
Attenzione poi alle correnti. Cercate di fare snorkeling sempre seguendo la corrente, per non stancarvi troppo; poi uscite dall’acqua e tornate indietro lungo la spiaggia. Solitamente il mare è più mosso da un lato dell’isola e più calmo dal lato opposto e quindi scegliete il lato giusto, in base al vento.
Infine, i coralli si danneggiano facilmente e quindi attenzione alle pinne! Evitate anche di toccarli, sia per non danneggiarli, sia perché alcuni coralli sono urticanti. Fate attenzione anche ai pesci, ammirateli, ma con cautela, perché non tutti sono innocui; ad esempio, se vi avvicinate troppo ad una murena, potrebbe cercare di mordervi e il bellissimo lion fish ha gli aculei altamente velenosi.
Dove Soggiornare alle Maldive – Sandies Bathala Resort
Come già accennato in precedenza, ho soggiornato sull’isola di Bathala presso il Sandies Bathala Resort. Si tratta di un’isola piccola, ma con un house reef che la circonda su tutti i lati. Si può uscire fuori dalla barriera utilizzando uno dei due pontili o attraverso i canali appositi, segnalati da boe arancioni. Lo scenario in acqua è interessante: il corallo è in ripresa e c’è una grande varietà di pesci. Ci sono anche delle escursioni che si possono fare, per avvistare ad esempio lo squalo balena o le mante (io ho fatto quest’ultima e l’incontro è stato emozionante).
Al water sport troverete pinne e maschere gratis. C’è anche un centro diving, ma non l’ho utilizzato e quindi non mi esprimo.
I beach bungalow sono ampi e ben attrezzati, con il tipico bagno maldiviano, anch’esso ampio. Sono posizionati sul contorno dell’isola, di fronte al mare. Hanno la climatizzazione, il ventilatore a soffitto, la cassaforte, il frigo per le bottiglie e il phon, ma mancano di tv. Io non ne ho sentito la mancanza, ma se voi non potete farne a meno, portatevi un tablet con le vostre serie tv scaricate oppure con Netflix o similare (il Wi-Fi dell’isola, gratuito, ha retto lo streaming, quando l’ho provato).
Il servizio è efficiente e discreto, e comprende una fornitura costante di acqua. L’animazione è soft. Il programma della giornata è esposto accanto alla reception e comprende attività varie, come pilates, bocce, pallavolo. In alcuni pomeriggi vengono organizzate delle festicciole e la sera poi ci sono giochini, film o musica, anche dal vivo, karaoke o anche brevi lezioni di biologia sull’ambiente maldiviano. L’atmosfera del villaggio è nel complesso accogliente, professionale, ma allo stesso tempo familiare. Anche il servizio al bar e al ristorante è efficiente e cortese.
Il cibo è discreto e non manca. Per chi non può farne a meno, c’è il punto della pasta e quello della pizza. Poi c’è in punto grill (pesce solitamente), oltre al resto. Infine la pulizia dell’isola e la manutenzione del verde, che è abbastanza presente; mi è sembrato di un livello sopra la media.


Conclusione
Le Maldive offrono un’ampia varietà di isole, dalle più autentiche e immerse nella cultura locale ai resort esclusivi circondati da panorami spettacolari. Che si tratti di un viaggio all’insegna del relax, dell’avventura o della scoperta della vita marina, questo arcipelago regala esperienze indimenticabili. Con spiagge di sabbia bianca, acque cristalline e una natura straordinaria, le Maldive restano una destinazione senza tempo, capace di affascinare e sorprendere in ogni stagione.
Ringraziamenti
Alcune delle foto sono mie, altre no. Per queste ultime, ringrazio:
- chiunque sia stato a fare l’immagine iniziale, che però non ho identificato (1 copertina)
- Shifaaz Shamoon su Unsplash per la foto aerea dell’isola minuscola con la lunga serie dei water bungalow (2 esempio isola piccola)
- Asad Photo Maldives per la veduta aerea dall’idrovolante e quelle delle isole con l’house reef intorno e con la laguna (6 house reef su 4 lati, 7 laguna)
- Masroor Ahmed su Unsplash per la foto aerea dell’isola con i muretti intorno (8 isola con muretti)
- Lachlan Ross su Pexels per lo squalo balena (10 squalo balena)

Ho sempre avuto la passione dei viaggi anche se, per motivi vari, non riesco a farne quanti vorrei.
Mi piace organizzarli e creare dei tour personali, da fare in autonomia e nei quali coinvolgo poi i
miei familiari. Non ho aree geografiche preferite, ma cerco di trovare destinazioni che siano
“spettacolari” o per l’ambiente naturale o per l’opera dell’uomo, con una certa attenzione ai siti
Patrimonio Unesco. Dedico alla preparazione molto tempo, cercando di scovare dettagli meno noti
e di creare sempre un pizzico di avventura, quando possibile. Essendo nato al mare, ho anche una
passione per le spiagge e lo snorkeling e quindi alterno ai viaggi “culturali” anche destinazioni di
questo tipo. Oggi, da pensionato (ahimè gli anni passano), ho più tempo a disposizione e quindi ho
pensato di condividere queste mie esperienze, sperando di poter essere utile e anche perché
raccontare un viaggio fatto è un po’ come riviverlo ancora una volta.