Intervista a Paolo Ponga, autore di Piemonte da scoprire, 30 località tra arte, cultura e storie affascinanti

Paolo Ponga è un giornalista e scrittore che abita in Piemonte, nostro collaboratore da molti anni grazie a numerosi articoli che parlano di viaggi effettuati in giro per il mondo. Paolo ha recentemente pubblicato con l’editore Priuli e Verlucca il volume “Piemonte da Scoprire – 30 località tra arte, cultura e storie affascinanti”. Sentiamo cosa ci racconta del suo ultimo libro.

Paolo, sei piemontese dunque

Veramente no: sono nato a Milano e sono giunto in Piemonte per amore. La ragazza che sarebbe divenuta mia moglie abitava nel cuneese e, quando abbiamo deciso di provare a vivere insieme, abbiamo aperto Google Maps e cercato un luogo che fosse a metà strada, comodo per il lavoro e le famiglie di entrambi. Puntato il dito sulla mappa, è uscita un’area verde con un piccolo laghetto e una piscina azzurra: si trattava di un golf club del Monferrato con annessa una struttura residenziale. La zona e le persone ci sono piaciute così tanto che qualche anno dopo abbiamo acquistato una casetta sul crinale di una collina, dove un tempo c’era un vigneto, e l’abbiamo ristrutturata completamente. Mentre una volta rientravo a casa nel traffico e nello smog, adesso dal mio giardino sento solo silenzio e guardo le colline di fronte a me; se esco di casa mi salutano tutti con un sorriso, anche quelli che non conosco.

paesaggi tipici monferrini

Un piemontese d’adozione

Hai detto bene: questa regione e i suoi abitanti mi sono entrati nel cuore, tanto da dedicare loro un libro: Piemonte da scoprire. Quello che si dice su questa regione è verissimo, le manca solo il mare per essere perfetta. Attraversandola in lungo e in largo si scoprono perle meravigliose: castelli, chiese, montagne, tradizioni antiche, laghi, borghi speciali, grotte, segreti e misteri, sempre accompagnati dalla naturale gentilezza dei suoi abitanti e, ovviamente, da un’offerta enogastronomica di prim’ordine.

Di cosa parla il tuo libro Piemonte da scoprire

Il mio libro narra la storia, i segreti e le meraviglie di 30 località piemontesi, posizionate nelle otto province della regione. A volte si tratta di gioielli ben noti, ma nella maggior parte dei casi di piccole perle meravigliose perlopiù sconosciute agli stessi piemontesi. Per realizzarlo mi sono armato di pazienza e buona volontà, ho raccolto la mia macchina fotografica e sono partito alla caccia di luoghi che valesse davvero la pena conoscere. Poi sono andato alla ricerca della loro storia, narrandola come un racconto di vicende antiche.

Il volume ha quindi uno schema che accomuna le località?

In un certo senso sicuramente. Lo spirito che accompagna i diversi capitoli è il desiderio di trasmettere la voglia di prendere un mezzo e partire alla ricerca di una delle attrazioni descritte. È quindi una guida di viaggio con le indicazioni per la visita, indirizzi, siti internet e numeri di telefono, ma è anche un insieme di racconti storici a volte sorprendenti, corredati da moltissime fotografie.   

Un lungo lavoro, immagino

Hai ragione, un lungo lavoro carico di emozioni, alla scoperta di luoghi affascinanti. Ci sono la chiesa antichissima e carica di misteri dove le sirene scolpite aprono la coda e due personaggi fanno l’amore sopra l’ingresso, il ricetto medievale, la chiesa ricca di affreschi, il forte di montagna, la cripta celata nei sotterranei di un liceo classico, il castello dei cavalieri, le sorgenti del Po, il ponte del diavolo e molto di più.

La cosa che ti ha colpito di più?

Impossibile dirlo. C’è una chiesetta esternamente anonima con all’interno un pazzesco ciclo di affreschi che fornivano alla povera gente le istruzioni per l’Aldilà, con un Inferno tratteggiato come un grande fumetto dalle mille torture e dove il diavolo dai piedi palmati mangia le anime dei dannati con le sue molte bocche, mentre schiaccia i personaggi più temuti del tempo: non predoni o soldati di ventura, ma advocatores e procuratores, avvocati e procuratori. C’è il castello con il fantasma del pittore, che però è gentile e si fa sentire senza spaventare gli ospiti, oppure il monastero fortificato che divenne una casa di tolleranza.

È stato difficile pubblicare il libro?

Assolutamente no. L’editore Priuli e Verlucca di Scarmagno (TO) ha voluto credere nel mio progetto facendo un’accurata revisione del testo e scelta delle fotografie; lo ha poi proposto a La Stampa di Torino con la quale è uscito in vendita in abbinamento al quotidiano nelle edicole del Piemonte. Ora è disponibile in tutte le librerie italiane allo stesso prezzo: 9,90€.

Lo abbiamo poi presentato al recente Salone del Libro di Torino, dove ho fatto una più che emozionante intervista per una rete televisiva della regione.

Mi consigli di leggerlo, allora?

Questo è certo, ma ti avviso: ti prenderà la mia stessa curiosità e ti sentirai costretto ad alzarti dal divano di casa per andare alla scoperta di luoghi affascinanti. Immagino che poi le forze perdute durante la visita dovranno essere recuperate in uno dei meravigliosi ristoranti del territorio piemontese, dove anche la sete verrà placata grazie a un ottimo vino locale. Finirai così di saziarti di emozioni e di cultura, ma anche di battuta al coltello, tajarin e Barbera.

Una faticaccia, insomma.

Piemonte da Scoprire di Paolo Ponga è disponibile presso lo store online dell’editore www.priulieverlucca.it, tutte le librerie fisiche d’Italia anche su ordinazione e tutte quelle online come Mondadori Store, Ubik, Ibs, LibreriaUniversitaria, LaFeltrinelli e altre, nonché su amazon.it

libro Piemonte da scoprire

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