Per anni nascosta dalla celebre Zanzibar, sua vicina più famosa e turistica, la piccola Isola di Mafia sta da poco facendo capolino negli itinerari di quei viaggiatori che desiderano un angolo di tranquillità e sono alla ricerca di quelle autentiche atmosfere esotiche ormai sempre più difficili da trovare.
Quest’isola dal nome così particolare e dall’etimologia incerta tra arabo e swahili è parte di un piccolo e omonimo arcipelago di quattro isole al largo della Tanzania. Centinaia sono i banchi di sabbia sparpagliati attorno ad un intatto parco naturale marino che ospita un’ampia varietà di pesci, uccelli e piante.
Mafia è verdissima, ricca di alberi con fronde gigantesche e tronchi dalle mille forme, poche strade e ancor meno veicoli, qualche villaggetto sperduto e tanto, tanto silenzio. I pescatori fanno la spola dal porto all’oceano con i loro dhow, i negozianti mettono in mostra la poca merce su banchi improvvisati e i contadini coltivano le rare piantagioni sotto il sole cocente, tutto questo con discrezione, silenzio e un po’ di diffidenza verso i rari turisti.
Mafia è l’isola del dolce far niente, del relax e della vita di mare. Fatta eccezione per qualche sparuta e scomoda guest house a Kilindoni, il paesino principale, tutte le sistemazioni dell’isola offrono un lusso semplice, ma perfettamente integrato con il paesaggio e la natura. Pochi piccoli bungalow all’ombra di fruscianti palmeti a due passi dalla battigia con il mare che scandisce i minuti in maniera lenta e rilassante.
Su tutta l’isola si gira scalzi, gustandosi la sabbia tra i piedi ovunque si vada e la fretta e lo stress sono ricordi lontani. Il mare è bello, ma niente a che vedere con Caraibi, Sicilia, Sardegna e altre località famose in tutto il mondo. Questa è terra di mangrovie e maree, quindi sebbene il bagno si possa fare sempre e l’acqua sia pulita e limpida, sconsiglio questa meta se siete alla ricerca del blu più puro e lucente.
Quando ci si stanca di fare niente, le alternative non mancano. Se siete amanti del fai da te, potete esplorare i vari villaggi a piedi, avventurarvi nel parco marino camminando lungo la sua bellissima spiaggia che inizia dal porto e prosegue per chilometri, oppure prendere un kayak e ammirare l’isola da un’angolazione diversa.
Se invece volete scoprire zone più remote, basta unirsi a una delle tante e varie escursioni che Mafia offre ogni giorno. Anche in questo caso il bello di quest’isola è che si tratta di gite con poche persone, gestite da ragazzi del posto che si fanno in quattro per farvi scoprire gli angoli più belli della loro terra. Le attività più gettonate sono ovviamente lo snorkeling nella barriera corallina, la visita alla minuscola Isola di Chole tra vecchie rovine, case sugli alberi e colonie di pipistrelli della frutta e le immersioni nel parco marino, vera e propria mecca dei sub di tutto il mondo.
La nostra attività preferita è stato lo snorkeling con lo squalo balena, una delle esperienze più belle mai fatte in vita mia. Nuotare insieme a un bestione di 14 metri che si muove maestoso e silenzioso nelle acque blu dell’oceano regala sensazioni indescrivibili che vanno dall’agitazione iniziale quando ci si butta in mare fino alla felicità e all’eccitazione che si vive dopo averlo visto e aver nuotato con lui. Dopo le varie escursioni si torna sull’isola, si cena a lume di candela e si va a dormire presto accompagnati dalla musica del vento e del mare.
L’Isola di Mafia è un paradiso ancora intatto e preservato, un angolo perfetto per chi vuole fuggire dallo stress e dal caos e vuole solo camminare a piedi nudi sulla sabbia per chilometri senza nessuno intorno.
Romagnolo di origine, cuore e spirito, milanese per lavoro. Marketing, eventi e social media mi tengono occupato tra un viaggio e l’altro. Quando ho aperto il mio blog volevo solo sdebitarmi con tutti quelli a cui avevo chiesto consigli e informazioni, ma oggi alla passione per i viaggi si è unita anche quella per la scrittura.