Oggi, voglio rimanere in Italia e vorrei raccontarvi di una festa che ha una storia centenaria. Ci troviamo in Sicilia, a Palermo e il 15 luglio si festeggia Santa Rosalia o meglio “la Santuzza”. Il festino (U fistìnu), come viene chiamato, è sicuramente la festa più importante di Palermo e ha sempre rappresentato un momento di grande attrazione per i turisti soprattutto per l’enorme devozione dei palermitani e la sfarzosa festa.
Quando si festeggia Santa Rosalia
Il festino celebra la liberazione della città dalla peste del 1624, dopo il ritrovamento delle reliquie di Rosalia sul Monte Pellegrino. Si inizia il 10 luglio ma tra la notte del 14 e 15 luglio, migliaia di persone accompagnano la lunga marcia del carro con la statua della Santuzza in un mix di folklore e religione che finisce con dei bellissimi fuochi d’artificio.
La processione popolare inizia dalla Cattedrale, prosegue verso il Foro Italico, piazza Bologni, Quattro Canti e Porta Felice finché non rientra a mezzanotte. Tra musiche, canti e coreografie viene trainato un carro a forma di barca ( diverso ogni anno).
I giorni precedenti la festa
Nei quattro giorni precedenti alla processione, iniziano due programmi di festeggiamenti: quello religioso composto da celebrazioni liturgiche e quello con spettacoli lungo la città, ma tutto giunge all’apice la sera del 14 con una rievocazione storica della vita di Rosalia che chiama numerosi attori e artisti sul palco con grandi spettacoli di luci, suoni e colori.
I Palermitani in questi giorni, trovano un’identita’ collettiva e sarà facilissimo sentire urlare più volte ” Viva Palermo e Santa Rosalia!”. Ho assistito circa tre Anni fa al festino e vi assicuro che ne vale la pena almeno una volta nella vita. Non è necessario essere credenti per rimanere affascinati da questa immensa festa!
Durante le celebrazioni si mangiano pietanze tipicamente palermitane come: la Pasta con le sarde ( la pasta chi sardi), i babbaluci (lumache bollite con aglio e prezzemolo), lo sfincione, il polpo bollito ( ‘u purpu), calia e semenza (‘u scacciu), la pannocchia bollita ( pullanca) e l’anguria ( ‘u muluni). Il cibo è parte fondamentale della cultura siciliana e non può di certo mancare in queste occasioni.
Chi era Santa Rosalia?
Ma chi era questa donna? Santa Rosalia o Rosalia Sinibaldi (1130-1156), apparteneva a una nobile famiglia che visse alla corte di re Ruggero prima di ritirarsi come eremita. Un giorno il conte Baldovino durante una battuta di caccia, salvo’ il Re da un attacco di un animale. Il Re normanno, grato al conte, gli chiese cosa volesse in cambio e la richiesta fu proprio Rosalia. La giovane si ribello’ a questa decisione prendendo i voti e rifugiandosi in una grotta sul Monte Pellegrino. Il 4 settembre 1165 fu trovata morta a soli 37 anni. Secondo la leggenda apparve in sogno a un cacciatore indicandogli dove avrebbe potuto trovare i suoi resti, che portati in processione fermarono l’epidemia di peste . Nel 1624 salvò la città e ne divenne la patrona, spodestando santa Cristina e Sant’Agata (Ora patrona di Catania).
Il festino termina il 15 luglio con la processione delle reliquie all’interno dell’Urna argentea e questo giorno è dedicato al ringraziamento con la preghiera. Aprono la processione le Confraternite di Palermo, gli ordini religiosi e il clero. Accompagnano canti di devozione in dialetto: ” Notti e ghiornu farìa sta via! Viva Santa Rusulia!”, ” Ogni passu ed ogni via! Viva Santa Rusulia”…
La devozione è cosi radicata che a settembre, in onore della sua morte, si celebra la festa liturgica sul Monte Pellegrino. I palermitani fanno la famosa “acchianata”, un sentiero di 4 km che porta sul monte fino al santuario.
La festa ai tempi del Covid
Nel 2020 purtroppo, a causa del Covid-19, i festeggiamenti sono stati in forma leggera e virtuale. Il Comune di Palermo ha trasmesso un documentario chiamato ” Palermo sospesa- il Festino che non c’è”, insomma una festa completamente diversa che non è piaciuto a molti cittadini attaccati per fede o per tradizione. Vedremo per il 2021 cosa potranno fare, ma a mio avviso credo che continueranno con eventi online.
Come potete leggere, questa celebrazione è davvero qualcosa di caratteristico e unico al mondo. Avete mai partecipato a un festino? Se si, scrivetemelo nei commenti!
Inguaribile sognatrice, cinofila nel sangue, un po’ folle, spirito libero dalla nascita e femminista da sempre. Blogger da poco con studi turistici alle spalle, nata a Monza ma cittadina del mondo dal suo primo viaggio a 10 anni. Ama e crede nel potere della diversità culturale e ha fatto del viaggio uno stile di vita.