Ilhabela, il nome di quest’isola dice già tutto. Situata nello stato di San Paolo, a circa 215 km dalla metropoli, Ilhabela è frequentata perlopiù da turisti locali.
Le origini vulcaniche di quest’isola regalano una varietà di paesaggi che spaziano da foreste tropicali, torrenti, cascate e spiagge paradisiache.
Prima di essere scoperta, Ilhabela era dominata dalle tribù Tupi-Guaranai, nei primi anni del 1600 diventa colonia Portoghese e inizia a popolarsi di schiavi che lavoravano nelle coltivazioni di canna da zucchero e per la produzione della cachaca. La sua costa è stata frequentata da pirati e corsari e a causa delle sue acque e correnti insidiose ha visto affondare una decina di navi, la più recente negli anni ’80, tanto da essersi guadagnata la fama di triangolo delle bermuda del Sud America.
Ma lasciandoci alle spalle la storia, oggi Ilhabela, grazie al suo clima ventilato, è nota per la vela e il surf e ci offre sia la possibilità di vivere il mare che quella di fare escursioni tra cascate e foreste.

Cosa vedere a Ilhabela
Sono tante e diverse le cose da fare a Ilhabela, dalle spiagge alle cascate, passando per l’incontaminata foresta pluviale. Le spiagge di Ilhabela sono circa quaranta. Un lato dell’isola affaccia sul canale di Sao Sebastiao e quindi sulla terra ferma, il mare qui ha acque calme ed è frequentato da praticanti di vela e kayak, lungo questa costa troverete le spiagge più affollate, vicine all’area urbana. L’altro lato dell’isola si affaccia sull’oceano e offre spiagge più incontaminate.
Consiglio di non perdere la baia de Castelhanos: si raggiunge in barca, o con una guida a bordo di una jeep attraversando la foresta, con soste nei punti di interesse per ammirare cascate e belvedere.
L’isola si attraversa passando per il Parque Estadual solo accompagnati da una guida locale in jeep perchè non ci sono strade asfaltate. Ci sono però dei percorsi che si possono fare a piedi, come il Pico do Baepi, circa 14 km tra andata e ritorno di trekking facile, con una tappa alle cascate Cachoeira da Toca.
La sera consiglio di fare una passeggiata a la Vila, il centro abitato dell’isola, ideale per una cena e un drink in uno dei tanti locali.


Dove e cosa mangiare a Ilhabela
La specialità di Ilhabela è il gambero, che potrete gustare in diverse ricette proposte dai ristoranti locali. Nel periodo estivo organizzano anche il Festival do camarao.

Per la cena consiglio Manjericao dove ho preso un tipico piatto a base di gamberi e riso, prezzi nella media, circa 25€ per una cena. Per una serata più esclusiva potreste provare Makai rooftop dove la proposta di cucina è fusion, si spazia dai piatti brasiliani al sushi e altre ricette a base di latte di cocco, frutta e prevalentemente pesce, qui i costi salgono un po‘ ma restano sempre accessibili.
Sulla spiaggia, alla Baia de Castelhanos al Quisque do Alemao è possibile mangiare pesce fresco e gli immancabili gamberi in diverse ricette spendendo circa 20€ per un pasto completo.

Dove dormire a Ilhabela
Sono tanti gli hotel e le case su Airbnb ma noi abbiamo optato per una pousada, il corrispettivo del nostro bed and breakfast.
La nostra esperienza alla Pousada Maria Felipa è stata perfetta. Gonzalo e la sua famiglia sono stati molto accoglienti e ci hanno dato tanti consigli utili su come visitare l’isola in pochi giorni. Ogni mattina la colazione è preparata da loro e si possono gustare dolci, frutta e tipici panini al formaggio, il pan de queso. Questo posto è meraviglioso, le camere sono nuove e accoglienti e le aree condivise curate in ogni dettaglio, la piscina e la zona relax è davvero molto piacevole da vivere al rientro dalle giornate trascorse in giro tra mare e passeggiate.

Come raggiungere Ilhabela da San Paolo
Partendo da San Paolo ci sono tre soluzioni per raggiungere Ilhabela:
- L’autobus è la soluzione più economica e vi porterà fino alla cittadina di Sao Sebastião, da qui un traghetto vi condurrà a Ilhabela in soli 10 minuti, alcuni autobus si imbarcano sulla balsa e vi portano direttamente sull’isola.
- L’alternativa è un transfert privato tramite agenzie e servizi di taxi, addirittura è possibile prenotare anche su Uber, questa opzione è di sicuro più economica di taxi e transfert privati.
- Noi invece abbiamo deciso di noleggiare un auto e muoverci in completa autonomia. Decisone saggia per poter girare anche a Ilhabela. I costi sono inferiori a quelli del noleggio auto in Europa e con la nostra patente italiana è possibile guidare in Brasile.
Se optate per il noleggio di un auto, potrete scegliere tra due percorsi:
Litoral Norte: richiede pazienza ma in alcuni punti si è ripagati da paesaggi mozzafiato. Ci sono tanti autovelox e rallentatori perché lungo la costa si passa per le zone abitate. Ci vogliono quasi 5 ore per raggiungere Sao Sebastiao dove ci imbarcheremo sulla “balsa”, il nostro traghetto, e poi i tempi sono dettati dalla fila che troverete agli imbarchi. Noi siamo stati fortunati all’andata ma al ritorno ci sono toccate quasi due ore di fila.
L’autostrada: oltre ad essere più veloce taglia una foresta montuosa, offrendo così degli scenari meravigliosi. Lungo il percorso troverete delle aree di sosta che servono principalmente piatti a base di mais, noi abbiamo provato una specie di polenta molto buona e i soliti pan de queso, squisiti panini al formaggio. Attraversata la foresta inizia una zona di fattorie fino a raggiungere Sao Josè dos Campos centri abitati nei pressi di San Paolo. Percorrerete strade che costeggiano favelas ma non sentitevi in pericolo perchè resterete sempre sull’autostrada. Consiglio un navigatore gps, in alcuni punti potrebbe non esserci linea, noi abbiamo scaricato Sygic a pagamento ma esiste anche Mapsme gratuito che consente di scaricare mappe da usare offline.

Consigli utili
Partendo dall’Italia, suggerisco di prendere un volo per San Paolo. Ita Airways viaggia con una frequenza giornaliera con voli diretti da Roma. Non occorre un visto per viaggiare in Brasile, è sufficiente il passaporto.
Concludo con un consiglio da non sottovalutare: occhio ai burrachudo di Ilhabela! I piccolissimi mosquito neri che con le loro punture rischiano di lasciare il segno anche per lunghi periodi. Per fortuna non sono noti come portatori di malattie ma consiglio di usare un repellente locale anche di giorno e soprattutto in spiaggia.

Se usate l’immaginazione scoprirete che le vostre fantasie di esplorazione e le vostre esperienze possibili sono letteralmente infinite.
Provo ad esplorare la vita tutti i giorni e raccolgo le mie esperienze in ciò che scrivo e fotografo.
Su Instagram sono @antocsgram