Montagnana, poco a sud-ovest dei Colli Euganei, è un comune della provincia di Padova caratterizzato, al centro del suo territorio, da un nucleo urbano fortificato: è qui, dentro le mura, che si situa il borgo. La città, oltre a far parte della lista dei Borghi più belli d’Italia dal 2014, detiene la Bandiera Arancione, il simbolo turistico-ambientale ottenuto per le sue numerose bellezze storiche.
Arrivati sul posto, la prima cosa che colpisce è la maestosità e l’imponenza della cinta muraria: di forma quadrilatera, con un perimetro di circa 2 km, occupa un’area di 24 ettari. Questa grande opera, che in alcuni versanti tocca un’altezza di 8 m, si mostra coronata di merli guelfi e valorizzata da ben 24 torri, la più alta delle quali arriva ad una quota di 19 m. Tutt’attorno alla struttura correva un tempo un ampio fossato, oggi divenuto un pittoresco vallo erboso con alberi verdeggianti. Il primo impatto è assolutamente indimenticabile.
La maggior parte della fortificazione è datata alla metà del XIV secolo – eretta durante la guerra tra i Carraresi, signori di Padova, e gli Scaligeri, che dominavano a Verona –, ma risale al secolo precedente il castello, intitolato a San Zeno, che oggi è possibile visitare per immergersi in maniera ancor più profonda nell’atmosfera del luogo.
Di grande fascino sono anche le porte di accesso delle mura, tra le quali spicca l’ingresso occidentale, Rocca degli Alberi (o Porta Legnago).
L’interno del borgo risulta facilmente percorribile, i monumenti sono indicati in modo adeguato e si possono trovare nei punti principali tabelloni con mappe e luoghi segnalati.
Molte vie sono porticate, e sotto i portici è possibile passeggiare o fermarsi in ristoranti, bar, osterie, pub, enoteche… l’offerta non manca di certo, e il tempo vola via!
Sulla piazza centrale, Piazza Vittorio Emanuele II, s’affaccia il Duomo di Santa Maria Assunta, dalle forme architettoniche tardo-gotiche unite ad aggiunte di lessico rinascimentale. Edificato tra il 1431 e il 1502, al suo interno si possono ammirare dei veri capolavori, come la grande pala d’altare con la Trasfigurazione di Paolo Veronese, tre tavole a tema sacro di Giovanni Buonconsiglio detto il Marescalco, una tela votiva che rappresenta la battaglia di Lepanto (1571) e, tra i molti affreschi che arricchiscono le pareti e le cappelle dell’ambiente religioso, la decorazione dell’abside maggiore, sempre del Buonconsiglio.
Infine, una piccola curiosità: in controfacciata, ai due lati dell’ingresso, vi sono raffigurati David e Giuditta, opere che recentemente la critica ha ipotizzato esser state eseguite da Giorgione.
In merito alle altre fondazioni sacre del borgo, tra le più interessanti si possono ricordare la chiesa di san Francesco, riferibile al tardo periodo romanico, e la chiesa di San Benedetto, in stile barocco.
È facile “perdersi” per le strade di Montagnana, con lo sguardo sempre rivolto verso l’alto. Per quanto riguarda gli edifici storici, ancora in Piazza Vittorio Emanuele II si trovano l’antico Monte di Pietà e il Palazzo Valeri, mentre in via Carrarese sorge l’attuale Municipio, compiuto, secondo attribuzione, da Michele Sanmicheli, uno dei più importanti architetti italiani della prima metà del Cinquecento.
A poca distanza, in via Matteotti, si può osservare invece l’elegante Palazzo Magnavin-Foratti: caratterizzato da un’architettura gotico-veneziana, forse fu la residenza di Jacopa, moglie di Erasmo da Narni detto il Gattamelata, il capitano di ventura la cui statua equestre, realizzata in bronzo da Donatello, mostra tutto il suo splendore a Padova, nella centralissima Piazza del Santo.
Per concludere al meglio il nostro viaggio alla scoperta delle bellezze di Montagnana, appena fuori dal borgo, proprio di fronte alla porta della cinta muraria dove s’innalza Castel San Zeno, vi è Villa Pisani, progettata da Andrea Palladio nel 1552. Assieme alle altre ville palladiane del Veneto, fa parte, dal 1996, del patrimonio dell’UNESCO.
Ho due lauree in storia dell’arte, la passione del viaggio e tanta curiosità, così spesso unisco le tre cose. A queste, poi, si aggiunge la voglia di raccontare. Vivo a Verona, ma mi piace avventurarmi alla scoperta del mondo e, in particolare, dell’Italia.