Se il mare Adriatico mi ha visto crescere tra le spiagge abruzzesi, il Tirreno da ben otto anni mi accoglie tra la primavera e l’estate per la mia annuale tappa in quel di Ostia, ospite di una mia carissima amica.
Lido di Ostia, il cosiddetto mare di Roma, ma anche Ostia Antica con le rovine della più grande città romana a ridosso del mare. Storia, archeologia, arte urbana in un’area metropolitana intrisa di salsedine.
Ma cosa vedere?
L’area del porto e dell’idroscalo
Ad Ostia è legato il nome di Pasolini, proprio all’idroscalo l’autore e regista cadeva investito e ucciso nel 1975. Proprio qui oggi vi è un parco dedicato a lui, tenuto curato dai volontari Lipu in quanto, purtroppo, il luogo è chiuso a causa di continui atti vandalici alle steli che riportano alcune frasi dello scrittore. Al centro di esso un monumento in ricordo.
Ci troviamo non molto distante dal porto turistico e, poco distante dal Parco Pasolini, si può ben notare Tor San Michele, altri detto Maschio dell’idroscalo. Trattasi di un imponente torrione voluto dal pontefice Pio IV per controllare il mare ed i suoi naviganti. Progettata da Michelangelo, che morì prima di vederla terminata, la struttura fu portata a compimento, sotto il pontificato di Pio V, da Giovanni Lippi e quello che si erge oggi sull’altura del porto è una torre imponente di assoluta bellezza.
Come Parco Pasolini, anche Tor San Michele è di difficile accesso, anche se ultimamente capitano aperture straordinarie che permettono una visita.
Lasciata l’area dell’idroscalo alle spalle, una camminata rilassante tra le barche alla fonda e i portici ricchi di negozi e bar del porto turistico è d’obbligo, soprattutto se si è sul finire della giornata e si vuole godere il tramonto.
Il lungomare, il pontile e il liberty ostiense
Lasciato il porto alle spalle, il lungomare è una delle grandi attrattive della città. Ottimo per le passeggiate, ma anche per andare in bici, coi rollerblade o in skateboard, dato che le corsie sono ben definite in modo da non ostacolare nessuno, o quasi. Si giunge poi al Pontile, forse uno dei simboli più noti di Ostia Lido, dove è sempre piacevole passeggiare durante ogni stagione. La zona è poi a pochi passi dal centro ed ospita numerosi bar, fast food e ristoranti.
In contrasto poi con la tipica architettura del ventennio e quella moderna, lo stile liberty dei villini sul lungomare, in grado di compiacere la vista e dare uno schiaffo al degrado urbano, che colpisce la cittadina in alcune zone.
La pineta e il borghetto dei pescatori
La pineta e il borghetto dei pescatori sono luoghi in cui il tempo pare essersi fermato, in particolare il secondo. Siamo lontani dal centro cittadino e a ridosso del porto canale. Il piccolo borgo è un posto pittoresco e suggestivo, dove il mare appaga i cinque sensi, accogliendo il visitatore per una passeggiata, una storia al sapore di salsedine e per gustare sia piatti di pesce, sia della cucina tipica romana.
La pineta, invece, è un luogo dove la tranquillità regna sovrana e dove dopo un’impervia e lunga passeggiata tra i pini marittimi, ginepri ed altri alberi, si giunge alle rovine della villa di Plinio il Giovane, situata a Castel Fusano. Un bene archeologico non accessibile a detta dei vari siti web della soprintendenza, ma non dalle recinzioni; un bene che andrebbe valorizzato al meglio, per dare alla zona ulteriore visibilità archeologica e per renderla grande come un tempo, che si osserva in silenzio cercando di immaginare il passato.
Ostia Antica
Di archeologia si continua a parlare con gli scavi di Ostia Antica, poco distanti dal Lido. Li si può raggiungere in macchina o con il trenino Freccia del Mare. Trattasi di una delle aree archeologiche più immense che io abbia mai visitato. Vi sono sempre scavi attivi agli angoli più remoti e ad essi sono da aggiungere numerosi ambienti: i mercati, le domus, il foro, il tempio, la basilica, il teatro, ancora oggi importante ed utilizzato per numerosi spettacoli nelle stagioni di primavera e estate.
Moltissimi mosaici danno colore e sono in contrasto con il classico pavimento lastricato del decumano. Statue, colonne, capitelli, adornano il resto. Stili diversi, si passa infatti dall’età regia al periodo repubblicano fino a quello imperiale. Nel complesso archeologico non sono soltanto visitabili le rovine, ma vi è anche un museo con numerosi reperti, un bookshop ben fornito e un bar dove poter fare una pausa all’ombra dei pini coccolando qualche gatto.
Come muoversi ed arrivare ad Ostia
Dalla stazione di Piramide, a Roma, si prende il trenino Freccia del Mare e dopo circa mezzora, quaranta minuti, ritardi a parte, si è arrivati a destinazione.
Ostia Lido la si gira prevalentemente a piedi, ma se avete a disposizione un’auto fa sempre comodo sia per raggiungere in fretta un capo o l’altro della città, soprattutto se volete godervi il mare dei Cancelli, spiagge libere distanti dai lidi a ridosso del lungomare e dove gli scogli non la fanno troppo da padrone, sia per arrivare senza troppi problemi presso gli scavi che circondano l’area di Ostia e Fiumicino. Se scegliete l’opzione auto, però, un consiglio: occhio alle buche sulla strada!
Laureata in Storia Contemporanea con una grande curiosità per il passato, il presente e tutto ciò che ci circonda. Amo l’Italia e l’Irlanda, ma sogno di visitare quanti più paesi possibili. Adoro toccare con mano la realtà delle cose e scambiare anche solo un sorriso con chi abita in un luogo diverso dal mio. Divoratrice compulsiva di film, libri e fumetti. Viaggio sempre con la mia fedele triade: taccuino, zaino e macchina fotografica.