A casa delle streghe perché da sempre c’è un’attenzione collegata al regno misterioso di queste rappresentanti femminili che sono state, per secoli, ingiustamente condannate di fare malefici e sortilegi. Tutto ciò, in epoca moderna, ha portato a un turismo sui vari Borghi delle Streghe, luoghi dove si dice che abbiano abitato queste donne misteriose.
Queste donne, fin dai tempi dei tempi, con le loro cerimonie occulte, i balli intorno al fuoco, con gli avvistamenti del diavolo di cui si narra fossero dei tramiti, gli intrugli d’amore hanno sempre affascinato grandi e piccini.
Ecco una piccola, ma spero interessante selezione di questi luoghi particolarissimi e indubbiamente magici!
Liguria: Triora (Imperia) il Paese delle Streghe
“Fatemi bruciare, che quanto a me la verità l’ho detta. Levatemi dagli affanni”. È quanto afferma con vigore Franchetta Borelli dopo tante ore appesa con le braccia legate dietro alla schiena. La donna doveva confermare di aver provocato carestie e di essere una strega, ma nonostante il dolore lei non vuole dire una cosa per un’altra.
Era il 1588 e a Triora c’era una forte carestia e la colpa di questa situazione fu data a un gruppo di donne, delle guaritrici tra cui anche la Borelli, che abitavano appena fuori dalle mura del borgo e che si pensava che fossero anche in combutta con il diavolo.
Questo pensiero si diffonde sempre più tanto è vero che il Consiglio degli Anziani chiama anche due inquisitori da fuori che fanno arrestare una ventina di donne tra cui anche la Franchetta. Solamente un anno dopo, nel 1589, si chiude il processo. E da allora sarà il “Paese delle Streghe” con tanto di statua che lo certifica e c’è pure una piazza in ricordo di Franchetta Borelli.
Se sei qui devi andare anche al Museo Etnografico e della Stregoneria dove è raccontata tutta quanta la storia. Una piccola curiosità a Cabotina (quartiere di Triora dove si dice che abitassero le streghe) c’è ancora un edificio senza più il tetto con una fitta vegetazione tutt’intorno e questo fa paura.

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Trentino Alto Adige: Balbido e le Panche delle Streghe
In Trentino nella Val Marcia c’è il paese di Balbido che è conosciuto anche come il Paese Dipinto. E, difatti, su ogni casa sono stati fatti dei murales che vogliono raccontare la vita del borgo tra cui anche le leggende collegate alle streghe.
Balbido era considerato il rifugio delle streghe che erano ritenute responsabili delle calamità naturali che si erano abbattute sulla zona. Si dice che queste streghe erano anche molto dispettose tanto che gettavano sassi contro le ruote dei carretti di chi passava. Per questo motivo, così da tenerle lontano dal paese, nel 1656 furono costruite ben 5 croci in ferro.
E lo sapevi che qui c’è anche un Guinness dei Primati? Si tratta di una strega alta ben 10,77 metri che fatta con canne di bambù e legno. Per maggiori informazioni clicca qui.

Passiamo ora all’Alto Adige con le Panche delle Streghe che altro non sono che dei massi squadrati che si trovano sulla cima del Monte Bullaccia. Cosa sono “Le Sedie”? “Le Sedie” sono dei grandi blocchi di porfido che pesano svariate tonnellate.
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Lazio e Calcata il borgo dei Falisci
Il masso dove Calcata (Viterbo) si trova è stato il luogo di culto dei Falisci (nda era una popolazione antica come gli Etruschi) e si narra che si facessero dei riti misteriosi.
Le case del borgo è come se nascessero dalla roccia e tra i vicoli (se sei un’amante dei gatti questo borgo farà per te dato che qua si aggirano tanti felini) sembra che risuonino ancora i canti delle streghe anzi se ci andrai in una giornata ventosa potresti sentirli anche tu!
E che tu creda o meno alle streghe già che sei a Calcata fai un passaggio nella Chiesa Parrocchiale con stupendi stucchi tardo rinascimentali e perché non fare un giro per botteghe dove potresti prendere un simpatico souvenir?

Basilicata e Colobraro il borgo innominabile
La Basilicata è “famosa” per essere la terra delle fattucchiere che con il loro olio fatato che si raccoglie nelle cavità di un albero di ulivo e che, quindi, facevano dei rituali magici e gesti vari per curare i malanni e i malati. Tra i tanti borghi ricordo Calobraro (Matera) che è meglio non nominare e, difatti, è detto “quel paese”. Gli abitanti del borgo su questa diceria hanno fatto, in estate però, “La Notte dei Rituali Magici”, ma è altrettanto bello girovagare senza meta per il paese anche durante l’inverno dove ti consiglio di arrivare fino al castello medievale.

La Campania e Benevento
Benevento e le streghe di cui sono il simbolo che richiamano ai misteriosi riti orgiastici dei Longobardi che proprio in questo luogo avevano fatto la capitale del loro ducato meridionale. Costoro si dice che si ritrovassero lungo il corso del fiume Sabato nei dintorni di una pianta di noce, imponente, e su questo albero mettevano una pelle di caprone per poi correre avanti e indietro per colpirla ogni tanto oppure per mangiarne un pezzo.
Con il passare del tempo le donne-streghe presero il posto dei guerrieri che qui si ritrovavano per il loro Sabba. Queste donne erano soprannominate “Janare” in quanto legate al culto di Diana oppure dal latino ianua ossia porta. Come la porta delle stalle di quelle cavalle che le streghe andavano ad aprire per rapire gli animali da cavalcare e sulla cui porta lasciavano dei rametti di ginepro.
Perché mai lo facevano? Perché le streghe venivano preso da una voglia matta di contare tutte le foglie però poi perdevano il conto e ricominciavano fino a quando non si stancavano di farlo e lasciavano perdere tutto quanto!
E questo mio viaggio tra i Borghi delle Streghe è concluso 😊 che ne abbia parlato perché, forse, sono anch’io una streghetta? 😉

Sono nata un po’ di anni fa a Bergamo dove tuttora vivo. Amo molto viaggiare perché mi piace vedere posti nuovi, ma anche rivedere “quelli vecchi” in quanto hanno sempre un loro fascino.
Sono diplomata come perito turistico e conosco bene l’inglese, il francese, il tedesco e un giorno vorrei imparare anche lo spagnolo. Adoro sia leggere (Il genere di libri che amo di più? Beh, non ne ho uno prestabilito poiché i gusti di lettura variano come le stagioni della vita!) sia scrivere. Un’altra mia passione è la cucina e i miei piatti “forti” sono sia il risotto, in tutte le sue forme, sia i dolci come la torta con le mele. Stravedo per gli animali soprattutto i cani.
Vieni a trovarmi anche sul mio blog personale https://monicajollystella.wixsite.com/di-tutto-un-po